Milan-Chievo 3-2, le pagelle: Calhanoglu determinante, André Silva golden boy
Si è giocata Milan-Chievo, match della ventinovesima giornata di campionato.
Le pagelle di Milan-Chievo, ventinovesima giornata di Serie A 2017/2018.
G. Donnarumma: 6
Nel giro di due minuti prende due gol, incolpevolmente. Spettatore non pagante per i restanti 88 più – infinito – recupero.
Borini: 5,5
Si fa uccellare da Giaccherini in occasione del pareggio clivense, viene sacrificato sull’altare delle due punte.
dal 60′ André Silva: 7
Altra partita da subentrante, altro gol vittoria nel finale, altri tre punti portati a casa. Golden boy.
Bonucci: 6+
Qualche leggerezza di troppo, ma nel frenetico secondo tempo è quasi normale. Giocare in diffida perenne prima della doppietta Juve-Inter non è per nulla semplice.
Zapata: 6
La sorpresa di giornata non tradisce le attese: limita al minimo i cali di tensione, sbaglia poco o nulla. Cross a parte.
Rodriguez: 5
Non ci siamo proprio: lento, goffo, impreciso. Delusione totale.
Kessie: 6
Uomo ovunque, nel corso della gara finisce per fare il finto terzino al posto di Borini. Peccato per l’errore – per fortuna ininfluente – dal dischetto.
Biglia: 6
Lotta come un disperato in mezzo al campo, prende una marea di botte, propizia il pareggio di Cutrone. Bene così.
Bonaventura: 5
Rallenta sempre la manovra, sembra giocare perennemente condizionato dall’obbligo di incidere solo in prima persona.
Suso: 6,5
Ossigeno puro nel momento peggiore della gara, è la scintilla che accende la manovra offensiva rossonera.
Cutrone: 6,5
Il primo ad avventarsi tanto sulla respinta di Sorrentino per il 2-2 quanto su André Silva per festeggiare il gol vittoria.
dall’84’ Musacchio: s.v.
Il grande escluso della vigilia entra e, come se niente fosse, si mette al servizio della squadra. Un gruppo sano si riconosce da questo.
Calhanoglu: 7
Apre la partita con il secondo gol in tre giorni, sfiora almeno due volte la doppietta, nel finale conquista il rigore del potenziale 4-2. Determinante.
Gattuso: 7,5
La partita l’ha vinta lui, poche storie: parte 433, passa a una sorta di difesa a tre mettendo un’altra punta per riprenderla, blinda il risultato con Musacchio nel finale. André Silva per Borini sembrava una mossa folle, alla fine ha deciso la partita. Chapeau.