90 mila rossoneri a Barcellona, Giovanni Galli racconta: “Venivano non solo dall’Italia ma da tutto il mondo e a quel punto ci siamo detti… «Ma come facciamo a mandarli via da qui senza la Coppa?»
24 maggio 1989, proprio 28 anni anni fa. Dopo il 5-0 al Real Madrid, il mondo voleva vederci chiaro. Quella semifinale era stato un episodio legato magari al calo della squadra blanca, oppure stava nascendo un Milan epocale in grado di incidere non solo sull’albo d’oro, ma soprattutto sulla natura del gioco, sulla evoluzione dello sport del calcio? Era il grande dubbio, il grande pensiero che accompagnava Milan e Steaua Bucarest al fischio d’inizio, nella Finale di Coppa dei Campioni del 1988-89. Di fronte i rossoneri in maglia bianca che avevano conquistato l’Europa per l’ultima volta 20 anni prima e i rumeni allenati da Lordanescu, vincitori nel 1986, ma che non erano stati seguiti da nessuno dei loro tifosi, tenuti in patria da Nicolae Ceausescu.
GIOVANNI GALLI RACCONTA: “DOPO LA STELLA ROSSA…”
“Poi in campo è andato tutto bene – ricorda e racconta Giovanni Galli, portiere del Milan Campione d’Europa 1989 – ma noi sapevamo che quella Steaua era composta da otto/undicesimi che erano i titolari della Nazionale rumena. Non dimentichiamo poi che loro potevano schierare un signor giocatore che molti di noi stimavano, come Gheorghe Hagi. Un altro aspetto da considerare era la loro imbattibilità. Fra Campionato rumeno e Coppa di Romania erano imbattuti da più 100 partite e in quella Coppa dei Campioni avevano quasi sempre vinto, tranne la sconfitta di misura per 1-0 nell’andata dei Quarti di finale sul campo del Goteborg. Quindi eravamo tutti in campana… e non ci aspettavamo la partita tra virgolette facile che poi è stata”.
GIOVANNI GALLI: “TIFOSI DEL MILAN DA TUTTO IL MONDO”
“Nel corso del nostro cammino europeo avevamo avuto problemi negli Ottavi di finale contro la Stella Rossa, sapevamo che le squadre dell’Est amavano palleggiare e il nostro pressing rischiava di girare a vuoto. Poi però abbiamo visto quanti tifosi c’erano dentro il Camp Nou… in 90.000, venivano non solo dall’Italia ma da tutto il mondo. A quel punto ci siamo detti «ma come facciamo a mandarli via da qui senza la Coppa?». Ecco come è nata quella Finale, una miscela di attenzione per l’avversario e di dedizione alla causa dei tifosi del Milan. Dopo il 4-0 finale, ci sono stati due momenti belli. Prima l’ubriacatura di emozioni in campo, anche perchè molti di noi stavano vivendo sensazioni assolutamente sconosciute. Poi in albergo, non è successo molto, una mezz’oretta di confusione e via. Ci siamo accorti davvero, invece, di quello che avevamo fatto, quando siamo arrivati alla Malpensa. È stato bellissimo”.
IL TABELLINO
MILAN-STEAUA BUCURESTI 4-0
MILAN: G. Galli, Tassotti, P. Maldini, An. Colombo, Costacurta (29’st F. Galli), Baresi, Donadoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit (15’st Virdis), Ancelotti. All.: Sacchi.
STEAUA BUCURESTI: Lung, Petrescu, Ungureanu, Stoica, Bumbescu, Iovan, Lacatus, Minea, Piturca, Hagi, Rotariu (1’st Balint). All.: Iordanescu.
Arbitro: Tritschler.
Gol: 18′ Gullit (M), 27′ Van Basten (M), 39′ Gullit (M), 1’st Van Basten (M).
Fonte: AC Milan