Aprile 2017 – Milanismo

Archivio Mensile: Aprile 2017

Ancelotti campione di Germania, le congratulazioni del Milan

Successo in Bundesliga per Carlo Ancelotti. Il tecnico di Reggiolo, indimenticato calciatore e allenatore del Milan, si è laureato campione di Germania con il Bayern Monaco: decisivo il 6-0 rifilato al Wolfsburg, che ha consegnato ai bavaresi l’aritmetica certezza del primo posto in classifica. Dopo Serie A, Premier e Ligue 1, Ancelotti ha vinto anche il campionato tedesco, tagliando un suggestivo e importante traguardo. Il club rossonero si è voluto congratulare con Carletto tramite l’account twitter ufficiale: “Complimenti a mister Ancelotti per aver vinto la Bundesliga, un’altra straordinaria conquista!”

Montella: “Non sono preoccupato, la squadra mi è piaciuta”

Il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato nel post partita del match tra il Crotone e i rossoneri:

Non sono preoccupato. Dopo un inizio con un Crotone superiore, la squadra si è calata nella mentalità della partita e non è stata distratta. Siamo cresciuti coi minuti e il secondo tempo abbiamo avuto 4-5 occasioni per vincere. La squadra mi è piaciuta, anche se è vero che Donnarumma ha fatto delle parete importanti. Ma la squadra ci ha creduto fino alla fine e ha fatto una partita di temperamento. Dobbiamo fare di più però, siamo poco risolutivi rispetto a quanto creiamo e facciamo fatica contro squadre più compatte. Dispiace il pari – ha dichiarato il mister a Sky Sport – ma il Crotone nelle ultime gare ha un ritmo da Champions. Ma oggi la squadra mi è piaciuta, non ho nulla da rimproverarle. Torno a casa con un punto ma non deluso: siamo vivi e stiamo mettendo in campo ogni energia, lavoriamo già per la prossima gara”.

“Io nervoso? È normale che ci fosse qualche distrazione, ma squadra tranne i primi 15 minuti ha risposto alla grande. C’è ambizione di tutti di andare in Europa ed è inevitabile che la società lavori per il futuro. Dobbiamo però fare meglio nel presente e concentrarsi sul presente. Nei 90 minuti abbiamo dimostrato di credere all’Europa e di essere un gruppo unito, vanno fatti anche i complimenti al Crotone. Il nostro destino dipende da noi. Dobbiamo essere costruttivi e non distruttivi”.

“I gol dei difensori? È una virtù e nell’andata non li avevamo avuti. È una risorsa in più che segnino, ma vanno su solo sui calci piazzati. La squadra ha pregi e difetti, ma i ragazzi quest’anno hanno avuto una crescita individuale e di squadra. Sono felici di stare insieme, sono un gruppo e sono felici di stare insieme, oltre ad aver riavvicinato i tifosi al Milan. C’è una vicinanza continua dei tifosi in tutta Italia. Sono orgoglioso di questo, nella mentalità sono cresciuti tutti”.

Milan, altro passo falso: a Crotone è solo 1-1

Il Milan non riesce più a vincere. Anche sul campo del Crotone non arriva la vittoria scaccia crisi: i rossoneri ottengono un 1-1 che non serve a nessuna delle due squadre, impegnate rispettivamente nella corsa all’Europa League e nella lotta Salvezza. Al gol lampo di Trotta ha risposto una rete in mischia di Paletta. In attesa del risultato di Inter-Napoli di questa sera, il Diavolo resta al 6^ posto in classifica: resta invariato il distacco dall’Atalanta (-5), mentre si amplia il gap con la Lazio (-8) vittoriosa nel derby con la Roma.

Male Deulofeu, incerta la difesa, disastroso Kucka; iperattivo – ma troppo egoista – Suso, generoso Lapadula, ancora decisivo Donnarumma. Nel complesso, il Milan ha offerto un’altra prestazione non all’altezza, sopraffatto in avvio da un Crotone più grintoso e voglioso e incapace di colpire e portare a casa i tre punti. La ripresa porta il pari e qualche occasione da rete, che comunque non può far coltivare a Montella recriminazioni per il risultato: il pareggio dello “Scida” è più che giusto. Ora l’Europa diretta è sempre più lontana e difficile.

Milan, Kucka indisponibile per la Roma

Montella dovrà fare a meno di Kucka per la prossima partita di campionato del Milan, in programma a San Siro contro la Roma. Lo slovacco, diffidato, è stato ammonito nel corso del match contro il Crotone e sarà dunque squalificato per la sfida ai giallorossi. Kucka che, nella ripresa, è stato anche espulso per doppio giallo e dunque salterà anche la gara successiva di campionato tra Atalanta e Milan.

Rudiger, rosso nel derby: salterà Milan-Roma

Espulsione pesante per Antonio Rudiger. Il difensore della Roma, espulso nel finale di gara del derby perso 3-1 contro la Lazio, salterà la prossima partita dei giallorossi, i quali verranno a giocare in casa del Milan: il match è in calendario a San Siro domenica 7 maggio.

Crotone-Milan, le formazioni ufficiali: conferma Lapadula

Di seguito le formazioni ufficiali di Crotone-Milan, match valevole per la 34^ giornata di Serie A.

Crotone (4-4-2): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella; Rohden, Barberis, Crisetig, Nalini; Falcinelli, Trotta. All.: Nicola.

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Paletta, Vangioni; Kucka, Locatelli, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu. All.: Montella.

8 curiosità su Crotone-Milan

Numeri e dati della sfida tra i rossoneri e la formazione rossoblu

Il Crotone deve fare necessariamente punti per sperare nella salvezza, il Milan ha bisogno solo della vittoria per avvicinarsi all’Europa. Per i rossoneri l’occasione – sulla carta – è molto ghiotta, in un weekend dove si giocheranno contemporaneamente Atalanta-Juventus, Roma-Lazio e Inter-Napoli. Ma prima grande attenzione ai rossoblu, nel momento di forma migliore di tutta la loro stagione. Entriamo già nel vivo della sfida, analizzando 8 statistiche legate proprio a Crotone-Milan.

1- Una sola sfida in Serie A tra Milan e Crotone, la gara di andata terminata con il successo dei ragazzi di Montella per 2-1 grazie al gol decisivo di Lapadula. L’altro precedente ufficiale tra Milan e Crotone è la sfida vinta dai rossoneri nel quarto turno della scorsa Coppa Italia, 3-1 a San Siro dopo i tempi supplementari.

2- Il Milan sta dimostrando attenzione sulle palle inattive avversarie: solo la Roma ha subito meno gol su corner (due contro i quattro rossoneri), 10 le reti in generale su palla inattiva (terzo miglior dato della Serie A).

3- Gli ultimi sette gol del Milan hanno visto sette realizzatori diversi: Suso, Pasalic, Bacca, Delofeu, Romagnoli, Zapata e Lapadula.

4- Suso è ad un assist dalla doppia cifra in campionato (nove in 30 presenze): prima di questa stagione, lo spagnolo in Serie A ne aveva trovati due in 25 gettoni. Lo spagnolo è anche, tra i giocatori in Serie A che hanno provato almeno 100 dribbling, quello con la miglior percentuale di riuscita, il 60% (64 su 106).

5- Gianluca Lapadula ha segnato quattro gol in otto presenze da titolare in Serie A: tra i giocatori del Milan, è quello che ha la miglior media minuti/gol, uno ogni 142 giocati.

6- Mario Pasalic ha segnato il suo primo gol in Serie A proprio nella gara di andata – quattro reti per lui in questo campionato, incluse due nelle ultime tre presenze.

7- L’ultimo gol in Serie A per Lucas Ocampos è stato realizzato al Crotone, il 22 gennaio, con la maglia del Genoa.

8- Tre i precedenti in Serie A tra Vincenzo Montella e Davide Nicola, la gara di andata vinta dal Milan (2-1) e le due sfide ai tempi in cui allenavano rispettivamente Fiorentina e Livorno: entrambi i derby sono stati vinti dai viola dell’attuale tecnico rossonero per 1-0.

Fonte: acmilan.com

Milan, le situazioni Pellegrini e Biglia

Per quanto concerne il capitolo Pellegrini, invece, la Roma resta forte di un diritto di recompra da tempo fissato per il giocatore a quota 10 milioni, valido solo ed esclusivamente in caso di firma del calciatore stesso: il centrocampista del Sassuolo, al momento, non ha ancora deciso sulla prossima destinazione, intenzionato a valutare con il proprio agente tutte le offerte pervenute, con lo stesso Milan e la Juventus interessate.

Nel caso relativo a Biglia, invece, da registrare un contatto esplorativo tra Mirabelli e l’agente del giocatore, che non ha ancora rinnovato il proprio contratto con la Lazio: in caso di mancato accordo, il Milan potrebbe infatti affidare al centrocampista argentino le chiavi della squadra. Esplorando, tra Kessié, Pellegrini e il nazionale albiceleste, nuovi profili per la linea mediana rossonera.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, intesa con Kessié: ora serve parlare con l’Atalanta. Fiducia sul buon esito della trattativa

Il rinnovo di Donnarumma, la ricerca di un grande attaccante in un parco offensivo da rivoluzionare, l’aggiunta di un difensore centrale d’esperienza e di un terzino e…il nodo centrocampo. Oltre ad un’Europa da centrare ad ogni costo, che passerà inevitabilmente anche per la sfida di domani contro il Crotone, il nuovo Milan di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli ragiona anche sulla campagna acquisti da mettere in atto in vista della prossima stagione, con l’obiettivo di migliorare sensibilmente, a livello qualitativo, la rosa a disposizione di Vincenzo Montella.

E proprio dal capitolo relativo alla linea mediana, in questo senso, arrivano le principali novità, principalmente su un vecchio obiettivo rossonero tornato quantomai d’attualità. Rimasto alle spalle dell’operazione Kessié-Roma, attendendo possibili novità su un eventuale, mancato accordo tra l’agente del giocatore e la società giallorossa sull’ingaggio, il Milan è infatti pronto ad inserirsi per strappare l’ivoriano alla concorrenza, fiducioso su un possibile buon esito della trattativa: il club rossonero accontenterebbe le richieste del giocatore, al momento non soddisfatte dalla dirigenza della Roma (1.2 milioni), arrivando tra 1.8 e 2 milioni, pur non avendo ancora tuttavia avviato alcun dialogo con l’Atalanta, possibile già nella prossima settimana, con Percassi comunque intenzionato a mantenere il più possibile l’accordo raggiunto con i giallorossi a quota 30 milioni di euro. Il centrocampista, in ogni caso, resta intenzionato a capire quali possibilità si possano aprire anche in Premier League, destinazione particolarmente gradita, valutando poi le proposte contrattuali di Roma e Milan in un vero e proprio intrigo sull’asse giallorossonero.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Crotone-Milan, la probabile formazione: riecco Locatelli e Kucka, c’è Lapadula

È un Milan inedito quello che domani affronterà il Crotone sul campo dello “Scida”. Infortuni e squalifiche, uniti ad alcune scelte tecniche di Montella, renderanno l’undici di partenza rossonero del tutto nuovo e mai visto, lontano dalla formazione ideale dell’Aeroplanino. Innanzitutto la notizia saliente della rifinitura: Romagnoli è ancora out causa dei problemi al ginocchio sinistro e salta la trasferta calabrese. Data anche la squalifica di De Sciglio, dietro gli uomini sono contati: la linea difensiva sarà Calabria-Zapata-Paletta-Vangioni, con uno dei due centrali pronto a raccogliere anche i galloni di capitano.

Anche in mediana tante novità. Col Principito Sosa indisponibile, davanti alla difesa tornerà titolare Locatelli dopo quasi due mesi: il “73” sarà affianco dall’altro rientrante Kucka sul centrodestra e da uno tra Mati e Pasalic da mezzala sinistra, con il cileno favorito per partire dal 1′. In attacco, altra notizia importante: Lapadula ha convinto Montella e giocherà ancora al posto di Bacca, supportato ai lati dagli intoccabili Suso e Deulofeu. Il colombiano, alla seconda panchina consecutiva, sarà l’asso da giocare a gara in corsa. Tra i pali, infine, presente Gigio Donnarumma.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Crotone-Milan:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Paletta, Vangioni; Kucka, Locatelli, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu.

Milan forte su Ghoulam. Ma la moglie…

È il nome più caldo per la fascia sinistra del Milan. Faouzi Ghoulam piace ai rossoneri e ieri c’è stato il primo contatto tra la società e gli agenti: il Diavolo è forte sull’algerino, che piace anche ad Atletico Madrid e Tottenham. Ma più degli altri club, il Milan potrebbe “temere” la moglie di Ghoulam: la consorte – scrive La Gazzetta dello Sport – vorrebbe che il loro terzo figlio nascesse a Napoli, città in cui vivono da ormai tre anni.

Il misterioso caso De Sciglio: più richiesto di Marcelo e Alaba messi insieme

Ci sono calciatori i quali, dopo un paio di stagioni così così, finiscono nel dimenticatoio, vengono etichettati come bidoni, ceduti a squadre improponibili. A volte basta anche meno – qualche partita storta, un infortunio, una mancata corrispondenza immediata tra attese e risultati – per sparire dal calcio che conta. Ma non è così per tutti. Prendete Mattia De Sciglio, titolare del Milan da ormai 5 stagioni, che diventano 6 se si considera anche la stagione di esordio, probabilmente la migliore. Prendete De Sciglio, dunque. Di lui si è subito detto un gran bene, già dopo un paio di partite positive. Positive – non trascendentali, chiariamolo.

Dicevano, in coro, giornalisti e addetti ai lavori, che sarebbe diventato un grande terzino, uno dei migliori d’Europa. Forse non sarebbe diventato Maldini, perché come lui ne nascono uno ogni mezzo secolo, ma sicuramente sarebbe stato una colonna portante del Milan e della nazionale. Uno su cui puntare a occhi chiusi. Belle parole, bellissime. Peccato che le stagioni passavano, ma di risultati calcisticamente rilevanti nemmeno a parlarne. De Sciglio è rimasto quello che era agli esordi. Un’eterna promessa. Uno che potrebbe diventare qualcun altro, ma che rimane se stesso. Un giocatore discreto, che se gioca al massimo delle sue possibilità si merita un 6 e mezzo in pagella, altrimenti non arriva nemmeno alla sufficienza. De Sciglio non eccelle in nessun fondamentale. Non è un difensore insuperabile, non ha una velocità fuori dalla media, non è abile di testa, non rischia un dribbling, indovina un cross con la stessa probabilità con cui Di Pietro indovina un congiuntivo. Gol? Non scherziamo. Ad oggi zero.

Ora, io non voglio affermare che De Sciglio non sia un giocatore valido per la Serie A. Se ha vestito anche la maglia della nazionale, significa che tanto di meglio in giro non c’è. Quello che però non capisco è per quale motivo De Sciglio, da 5 anni, e costantemente, sia accostato ai migliori club del mondo. Real Madrid, Barcellona, Juventus, Napoli, Bayern Monaco… Incredibile, no? Roba che nemmeno Marcelo e Alaba messi insieme. Spiegare questo interesse clamoroso per De Sciglio è per me, sinceramente, un mistero. Magari un domani diventerà tre volte più forte di Maldini (e Balotelli diventerà più forte di Van Basten e Shevchenko sommati). Per carità, non mettiamo limiti alla provvidenza. Però il futuro non posso prevederlo e dunque mi limito al presente e al recente passato: cosa giustifica l’esaltazione a reti unificate di questo giocatore che nulla sembra avere in più rispetto a un De Ceglie, un De Silvetri o ai nostri stessi Antonelli e Calabria? Ripeto: non lo so.

So però che se davvero arrivasse un’offerta intorno ai 10 milioni di euro, anche se della Juve, sarebbe folle dire no. Molti diranno: “Vedrai, alla Juve giocherà bene e vincerà trofei a volontà”. Forse andrà così, non lo nego. Ma parliamoci chiaro: in questa Juve, e visto il livello della Serie A, anche Costacurta (anni 51) vestito di bianconero farebbe figuroni e vincerebbe scudetti. Da titolare. Ci sono riusciti Padoin, Estigarribia, Matri, Quagliarella, Pepe… Perché non dovrebbe riuscirci De Sciglio? Sei anni abbiamo aspettato che Mattia esplodesse e a esplodere è stata solo la frustrazione: sua e nostra. Che si fa quando qualcosa non funziona o funziona poco da troppo? Si cambia. Magari si sbaglia. Ma andare avanti così – per altri 6 anni? – sarebbe un non senso.

Milan, Galliani riparte senza calcio dopo 42 anni: nuova vita in Fininvest

A 72 anni Adriano Galliani è pronto a ripartire. Fuori dal calcio. Ieri è stato nominato presidente delle società immobiliari del gruppo Fininvest, martedì trascorrerà la sua prima giornata di lavoro nella sede della holding in via Paleocapa a Milano. Niente più trattative per i calciatori, blitz a Milanello per caricare la squadra, riunioni in Lega, ma una full immersion in un settore nuovo, quello del mattone, che già da un paio di settimane sta studiando con l’entusiasmo di un ragazzino. È chiaro che il core business di Fininvest è un altro – cioè i media -, ma la gestione e lo sviluppo delle proprietà immobiliari sono da sempre un pallino della famiglia Berlusconi. La parabola di Silvio è cominciata proprio da lì: la Edilnord, Milano 2, Milano 3…

QUARTA VITA — A Galliani piace l’idea di cominciare una quarta vita con Fininvest. Tutto cominciò il primo novembre 1979 con la stretta di mano con Silvio: la sua Elettronica Industriale entrò nell’orbita di Fininvest, Galliani cedette le antenne all’imprenditore rampante e fu quello il primo passo della rivoluzione dei media in Italia. La prima vita è maturata, quindi, nel settore delle telecomunicazioni. Poi è arrivata la tv, con Galliani a ricoprire il ruolo di amministratore delegato di Mediaset. Quindi l’approdo nel calcio, al Milan. Ed eccoci al quarto step in Fininvest, con l’incarico di coltivare gli asset immobiliari, anche se non è escluso che Galliani possa occuparsi di altro all’interno del gruppo.

LEGA — La sua posizione non è incompatibile con un’eventuale presidenza di Lega, ma per ora Galliani non vuole nemmeno pensarci, anche perché si è appena insediato il commissario Tavecchio e ci vorranno mesi prima delle elezioni. E poi bisognerà capire che tipo di statuto i club voteranno, se ci sarà o meno un presidente di garanzia con compiti esclusivamente istituzionali, se si creeranno le condizioni politiche per una sua nomina. Nel frattempo l’ex a.d. rossonero continuerà a seguire le sue squadre del cuore: il Milan, il Monza e l’Olimpia Milano di pallacanestro. Dopo le dimissioni, ha già osservato in tv il derby e allo stadio la partita con l’Empoli, il prossimo evento calcistico dal vivo sarà Milan-Roma del 7 maggio. Ciò che non cambierà è il trasporto e la passione con cui ha sempre vissuto le partite. Tifoso rossonero, né più né meno di prima.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Ghoulam e lo scatto del Milan. De Sciglio favorevole a uno scambio?

Nella giornata di ieri il Milan ha messo un mattoncino importante per la squadra che verrà. A Casa Milan, nel viavai di agenti, c’è stato un incontro proficuo con l’entourage di Faouzi Ghoulam, terzino algerino legato al Napoli da un contratto in scadenza tra poco più di un anno. Il club rossonero ha messo sul piatto un contratto quinquennale da due milioni di euro netti a stagione, una offerta importante per un calciatore di 26 anni che sottoscriverebbe, quindi, il contratto della vita. E a Napoli guadagna meno di un milione.

Ci sarà adesso da trattare col Napoli e le indiscrezioni spifferano di un club partenopeo che – a differenza di quanto accaduto con Insigne – non considera il calciatore un elemento imprescindibile anche per la prossima stagione. Qualche contatto per il rinnovo c’è stato, ma dinanzi a un’offerta da 15 milioni di euro Ghoulam potrà partire.

Per la sostituzione dell’ex Saint-Etienne, il Napoli sta valutando anche Mattia De Sciglio, terzino che al Milan sta vivendo una situazione molto simile a quella di Ghoulam: contratto in scadenza nel 2018 e nessuna voglia di rinnovarlo per dar via a una nuova esperienza calcistica. Indizi che lasciano presagire a uno scambio, anche perché la valutazione del terzino del Napoli è molto simile a quella di Ghoulam: 13-15 milioni di euro. Una ipotesi che, però, dovrà fare i conti con la volontà dello stesso De Sciglio, che preferisce la Juve e lo scorso agosto disse no a una proposta piuttosto importante del Napoli. Ha cambiato idea rispetto a otto mesi fa?

Fonte: tuttomercatoweb.com

Milan, accordo con Kessié: scavalcata la Roma

Scatto Milan: adesso Kessie è davvero ad un passo. I rossoneri hanno lavorato a lungo sotto traccia bruciando la concorrenza della Roma grazie all’accordo raggiunto col calciatore. 1.8 milioni di base fissa più bonus, questa la proposta di Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone, dall’altro lato la Roma, con un ingaggio da un milione di euro più bonus. C’è distanza, troppa.

L’ACCORDO – Mercoledì 26 George Atangana ha raggiunto l’accordo con il Milan e stretto un patto solidissimo. Giovedì l’incontro con la Roma, una formalità per informare il neo ds Monchi dell’offerta rossonera. Il Milan della nuova proprietà cinese, dunque, è vicinissimo a chiudere il primo colpo. In settimana, probabilmente martedì, Marco Fassone chiamerà Percassi per presentare all’Atalanta la stessa offerta in precedenza presentata dalla Roma: il Milan ha promesso di investire 28 milioni di euro cash per arrivare al centrocampista ivoriano. 

TRATTATIVA CHE DURA DA MESI – Una trattativa, quella tra Kessie e il Milan, iniziata oltre due mesi fa, fatta di continui approcci, telefonate, contatti. La porta alla Roma non è ancora definitivamente chiusa, se il Milan dovesse tardare a presentare l’offerta all’Atalanta, così come promesso, tutto potrebbe clamorosamente riaprirsi. Ma saremmo all’inverosimile. I rossoneri hanno prodotto lo scatto decisivo, hanno l’accordo totale con il giocatore e presto definiranno il tutto con l’Atalanta.

Fonte: calciomercato.com

Montella: “Milan, niente distrazioni: dobbiamo vincere e mettere il timbro Europa

La conferenza del Mister prima di Crotone-Milan: “Dobbiamo mettere il timbro a questa stagione”

Alla vigilia di Crotone-Milan, in programma domenica alle 15.00 allo stadio Scida, Vincenzo Montella è stato il protagonista della giornata a Milanello prima della partenza per la Calabria. Il tecnico rossonero ha parlato a Milan TV e poi in conferenza stampa, presentando la sfida e soffermandosi sull’attualità.

NIENTE DISTRAZIONI
“Ci sono troppe distrazioni in giro e non mi piacciono, ma dipende dalle situazioni e non è colpa di nessuno. Alla squadra chiedo di isolarsi dalle voci, di pensare solo al presente e quindi alla qualificazione in Europa League dopo un cammino entusiasmante. Siamo cresciuti e abbiamo superato tante difficoltà, non possiamo distrarci né mollare. Adesso come non mai la differenza la farà l’aspetto mentale”.

PARTITA
“Ci sarà bisogno di pazienza e agonismo. Il Milan è superiore al Crotone, ma deve dimostrarlo dopo aver pareggiato il loro agonismo. In termini fisici e di partecipazione, questa è stata una delle settimane migliori come allenamenti: la squadra è convinta e consapevole della partita che dovrà fare. Stiamo molto bene fisicamente: dobbiamo vincere”.

CROTONE
“Il Crotone è una squadra viva, mi piace molto. Voterò Davide Nicola come miglior allenatore dell’anno perché ha costruito un gruppo vero, organizzato e che ha il coraggio di attaccare, facendo 10 punti nelle ultime 4 partite. Sono pieni di orgoglio e hanno un pubblico molto appassionato”.

OBIETTIVO
“Stiamo un po’ mancando nella finalizzazione, soprattutto per il numero di occasioni che creiamo. Di recente abbiamo lavorato particolarmente su questo aspetto. Dopo una Supercoppa vinta contro una squadra quasi imbattibile e l’obiettivo Europa ancora vivo, dobbiamo mettere il timbro a questa stagione. All’inizio c’era sfiducia attorno al Milan, poi siamo riusciti a creare una bella realtà: credo sia un piacere vederci. Tutti si sono messi a disposizione, ora serve l’ultimo sforzo”.

EUROPA LEAGUE
“L’Atalanta sta facendo un campionato straordinario, complimenti a loro. Sono difficili da affrontare, ma pensiamo a noi stessi perché se domani vinciamo recupereremo 2 punti importanti proprio ai nerazzurri. Con le concorrenti per l’Europa League siamo in vantaggio negli scontri diretti: i punti li abbiamo persi più con le ‘piccole’. Eventuali preliminari di Europa League? Per me non ci sarebbe nessun problema ad arrivare al 6° posto”.

I SINGOLI
“Su Romagnoli abbiamo deciso di non rischiare per averlo al meglio per le ultime partite della stagione, non è a disposizione. Locatelli? A 19 anni è più difficile giocare a San Siro che a Crotone, questa occasione sarà una grande palestra per lui: è una risorsa importante per il presente e per il futuro. De Sciglio? Ha subito dei fischi quando era capitano e stavamo perdendo in casa con l’Empoli, capisco e rispetto i tifosi. Ma De Sciglio rimane un patrimonio tecnico ed economico del Milan e ha tutte le carte in regola per riscattarsi e rispondere alle critiche”.

MERCATO
“C’è la volontà di rinforzare questa squadra, senza stravolgere il gruppo. Il resto sono speculazioni. Credo sia normale parlare inevitabilmente di mercato, a livello mediatico e per la nuova proprietà. Fassone e Mirabelli stanno facendo benissimo il loro lavoro e a Milanello, in settimana, ci ha chiesto di pensare solo al campo. E così faremo”.

Fonte: acmilan.com

Crotone-Milan, 22 i convocati: out Romagnoli

Al termine dell’allenamento di rifinitura a Milanello, Vincenzo Montella ha diramato l’elenco dei 22 giocatori convocati per Crotone-Milan, 34° giornata di Serie A. Ecco la lista completa:

PORTIERI: Donnarumma, Plizzari, Storari
DIFENSORI: Calabria, Gomez, Paletta, Vangioni, Zapata, Zucchetti
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Fernandez, Honda, Kucka, Locatelli, Montolivo, Pasalic
ATTACCANTI: Bacca, Cutrone, Deulofeu, Lapadula, Ocampos, Suso

L’ALLENAMENTO
Dopo il torello iniziale la squadra è stata suddivisa in due gruppi, ognuno dei quali ha svolto entrambe le esercitazioni: sul campo rialzato, nello specifico, focus sulle palle inattive; invece sul centrale spazio alla tattica. La partitella, sempre a tema tattico, ha chiuso la rifinitura.

Fonte: acmilan.com

Milan, obiettivo Biglia: contatto con l’agente. Kessié…

L’obiettivo della dirigenza rossonera è chiaro: costruire il nuovo Milan che verrà. Competitivo, forte, in grado di tornare a lottare per i primi posti della classifica grazie alla nuova società. Acquistando, poi, anche giocatori “italiani”. Ovvero gli stranieri che giocano meglio in Serie A. Mirabelli ha già una bella lista da cui attingere, da Lucas Biglia a Lorenzo Pellegrini. Partiamo dal primo: il regista della Lazio interessa da tempo, è un profilo che piace. Intriga. Al momento, quindi, c’è stato anche un contatto con l’agente dell’argentino, Biglia un obiettivo. Pellegrini? Altro nome “caldo” in casa rossonera, l’interesse c’è. Anche se il Milan non ha ancora parlato col Sassuolo, società in cui il calciatore si sta mettendo in mostra. Si vedrà col tempo.

Capitolo Kessiè infine, col Milan ancora in corsa. Anche se… in ritardo. Eh sì, perché la Roma ha già trovato l’accordo con l’Atalanta sulla base di 30 milioni di euro. Manca l’intesa col giocatore, a cui è stato proposto un contratto di 1,2 milioni (Kessiè ne vuole 2 e prende tempo, su di lui c’è anche il Chelsea di Conte e gli è stata data una settimana per decidere il da farsi). Milan ancora in corsa quindi, cercherà di inserirsi. Sperando di essere ancora in tempo per farlo.

Fonte: Sky Sport

Belotti: “Sheva il mio idolo, sognavo di diventare come lui”

L’attaccante del Torino e della Nazionale, Andrea Belotti, ha parlato del suo tifo per il Milan e dell’idolo Shevchenko:

Correvo come un pazzo e sognavo di diventare come Shevchenko, perché Shevchenko era ed è rimasto un idolo. La sua fame in campo, la sua tranquillità e la sua capacità di essere professionista fuori. Ce ne sono stati pochi di giocatori che sono stati al suo livello. Io lo ricorderò sempre come un idolo. L’ho visto più che altro nei video, ogni tanto andavo a vedere qualche partita perché mi ci portavano mio papà e mio fratello, ma la maggior parte erano studiate da casa alla televisione”.

“Non l’ho mai incontrato – ha proseguito il Gallo in un’intervista per Sky Sport – però c’è stata una sorpresa che mi hanno fatto la mia ragazza e il ragazzo che mi cura l’immagine: il giorno del mio compleanno mi hanno fatto avere un messaggio di auguri da parte sua. Mi ricordo che ero felice come un bambino, al punto che mi sono messo a piangere di gioia… Ho sentito dire di tante somiglianze, però il mio pensiero è sempre lo stesso: credo che ogni giocatore sia diverso da tutti gli altri. O magari ci possono essere piccole caratteristiche in comune, ma ogni giocatore è unico nel suo genere, unico nelle proprie caratteristiche. Io sono Belotti e spero che un giorno possa essere ricordato da Belotti“.

Berlusconi cade in casa a Portofino, medicato a Milano

Incidente domestico per il leader di Forza Italia. Il medico: “Niente di grave, è una sciocchezza”

Incidente domestico per Silvio Berlusconi la notte scorsa a Portofino. A quanto si è appreso il leader di Forza Italia è inciampato in un tappeto in casa nella sua villa e ha battuto la testa. In via precauzionale ha deciso di rientrare a Milano subito e di farsi medicare alla clinica Madonnina, dove gli sono stati applicati tre punti di sutura. A quanto si apprende, le sue condizioni sono buone. “Niente di grave, è una sciocchezza” ha commentato il suo medico curante, professor Alberto Zangrillo.

“Il presidente Berlusconi – fanno sapere da Forza Italia – è scivolato accidentalmente e si è procurato una lieve ferita al labbro superiore, che ha richiesto un breve ricovero alla casa di cura La Madonnina per le suture e le medicazioni del caso”. Per questo, “non potrà essere presente a Pietrasanta alla manifestazione Ripariamolitalia organizzata dal sindaco Massimo Mallegni e dal responsabile enti locali di Forza Italia Marcello Fiori”.

Fonte: ansa.it

Milan, clamoroso Raiola: offerto Donnarumma all’Inter

«Parliamone». E’ stata questa la risposta dell’Inter all’offerta di Raiola. E si è trattato di un’offerta molto particolare, se non singolare, di sicuro non facilmente paragonabile ad altre. Qualche giorno fa, infatti, il procuratore campano ha bussato alla porta nerazzurra proponendo addirittura Donnarumma. Sostanzialmente la domanda sarebbe stata questa: «Sareste interessati al mio assistito a contratto scaduto?». E la risposta di corso Vittorio Emanuele, come premesso, è stata una clamorosa apertura. Da sottolineare che Raiola, non facendo da anni affari con l’Inter, avrebbe tutto l’interesse ad aprire un canale con Suning, che recentemente ha lodato.

SONDAGGI – I movimenti di Raiola evidentemente fanno parte di una più ampia strategia. Ovvero sondare le intenzioni di tutti i principali club europei per capire se e quanto interesse ci possa essere per un Donnarumma a costo zero e libero di firmare con qualsiasi squadra. Con il contratto in scadenza nel giugno 2018, sarebbe possibile già a gennaio. E l’obiettivo conseguente sarebbe quello di quantificare quell’interesse con una potenziale offerta di ingaggio. A quel punto, raccolte le varie disponibilità, l’agente si troverebbe in una posizione di forza rispetto al Milan, inevitabilmente costretto ad avvicinare le proprie proposte a quelle degli altri club. Attenzione, però, ci sarà anche un’altra variabile di cui tenere conto. Inciderà, infatti, anche la commissione promessa allo stesso Raiola.

Fonte: Corriere dello Sport

Milan, Luiz Gustavo in vantaggio su Badelj

Luiz Gustavo più di Badelj. Il Milan è a caccia di rinforzi per il centrocampo: tra il sogno Fabregas e l’obiettivo Pellegrini, i rossoneri seguono anche i profili del brasiliano del Wolfsburg e del regista della Fiorentina, con il sudamericano in leggero vantaggio. In un ballottaggio tra i due – scrive la Repubblicaa spuntarla sarebbe infatti Luiz Gustavo, nonostante Badelj sia un pupillo di mister Montella.

Milan, incontro con l’agente di Pellegrini: “Interesse che lusinga”

Giornata piena oggi in quel di Casa Milan. Dopo l’incontro con gli agenti di Ghoulam – l’algerino è il primo obiettivo per la fascia sinistra – e Lapadula, Fassone e Mirabelli hanno avuto un vertice di mercato anche con Giampiero Pocetta, procuratore di Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista del Sassuolo è tra i profili più graditi al d.s. e a mister Montella per rinforzare la mediana, accanto a nomi più “pesanti” come quelli di Fabreagas, Kovacic e Luiz Gustavo: questo pomeriggio è stato utile per approfondire ancor di più la conoscenza tra le parti.

La situazione di Pellegrini è in pieno divenire. Il giocatore è al Sassuolo in prestito con diritto di riscatto, ma la Roma – club da cui il giocatore proviene – ha la possibilità di esercitare un controdiritto di riscatto sul cartellino per 10 milioni di euro: una cifra tutto sommato contenuta, in virtù dell’ottima stagione in neroverde e delle prospettive di ulteriore crescita. Molto dipenderà dalla volontà del giocatore: se Pellegrini vorrà avere spazi certi potrebbe rifiutare il ritorno nella Capitale, chiuso da calciatori del calibro di Strootman, De Rossi e Nainggolan.

E qui si potrebbe inserire proprio il Milan. Mirabelli e Montella lo seguono con attenzione e stima e lo stesso entourage di Pellegrini guarda con attenzione all’ipotesi rossonera: “L’interesse del Milan ci lusinga, ma è molto seguito in Italia e all’estero. La Roma? Per ora non voglio rispondere”, ha dichiarato a calciomercato.com l’agente Pocetta. Tutto, come detto, dipenderà dalle volontà dei giallorossi – in particolare dell’allenatore – e dal giocatore stesso: se vorrà provare altre esperienze, il Milan potrà cogliere l’occasione.

 

Anche la Samp su Lapadula

Per quanto riguarda il fronte uscite, invece, importante sarà decidere il futuro di Lapadula, per il quale cominciano a muoversi numerosi club di serie A. Dopo il Genoa, anche la Sampdoria ha iniziato a seguire il giocatore dal momento che Giampaolo lo apprezza molto e lo avrebbe indicato come il giusto profilo per ovviare alle eventuali partenze di Schick o Muriel. Il nome di Lapadula, però, non è l’unico annotato sul taccuino della Samp, dal momento che i blucerchiati seguono anche Driussi e i giovani Ardaiz e Sarr come punte.

Fonte: Gianluca di Marzio

Accadde oggi: 21 anni fa il 15° Scudetto

28 aprile 1996, il Milan batte la Fiorentina e vince il primo scudetto da 3 punti e con i nomi sulle maglie

Il quarto Scudetto in cinque anni. Ma non solo: uno Scudetto vinto contro una Juventus di Marcello Lippi già nel pieno del suo ciclo, il primo conquistato dal Milan nella sua storia con i 3 punti in palio per ogni vittoria. Il campionato 1995-96 è stato anche il primo con le maglie personalizzate, con il numero abbinato al cognome del giocatore stampato sulle sue spalle. Tanto è vero che la stagione iniziò con il dibattito fra Dejan Savicevic e Roberto Baggio: a chi la maglia numero 10? Alla fine, 10 a Savicevic e maglia numero 18 a Roberto Baggio che è nato il 18 febbraio 1967 e che dichiarava in estate: “Nessuna gelosia, Dejan quella maglia se l’è sudata e ci teneva giustamente molto. Ho rinunciato volentieri e non esiste nessun dualismo: Savicevic è bravissimo con gli assist, io vedo di più la porta”.

LA PRIMA STAGIONE SENZA VAN BASTEN DOPO 8 ANNI
Marco Van Basten ormai non giocava più dal maggio 1993, ma per due anni il Milan ha covato la speranza, forse anche solo il sogno, di poterlo rivedere sui campi di gioco con la propria maglia. Ma nell’agosto 1995, il Cigno getta la spugna. Il suo posto lo prende George Weah, avversario del Milan pochi mesi prima nella semifinale di Coppa dei Campioni con la maglia del Paris Saint Germain. Quasi a farlo apposta, a marcare la differenza, è proprio del bomber africano il primo dei 60 gol con cui il Milan vincerà il Campionato. Prima giornata, stadio Euganeo, Padova-Milan 1-2. In gol anche Franco Baresi contro i veneti di Lalas e Galderisi.

LE 2 VITTORIE “BIANCONERE” DEL MILAN
Ci sono due vittorie-chiave nell’avvio di campionato del Milan. La prima alla seconda giornata contro la nascente Udinese di Alberto Zaccheroni. A cinque minuti dalla fine il risultato è in parità e Roberto Baggio non sta giocando benissimo, ma Fabio Capello lo tiene in campo: “A gente come lui basta una palla, anche durante una prestazione non brillante”. E infatti il Codino segna il gol del 2-1. Un mese dopo arriva la Juventus campione d’Italia a San Siro e il Milan deve riscattarsi perché, dopo le prime quattro vittorie consecutive nelle prime quattro giornate di campionato, era arrivata una sconfitta a Bari firmata da Gautieri. Contro la Juventus, la prima mezz’ora del Milan è devastante: non solo i gol di Simone e Weah, ma tanto ritmo e tante occasioni. Poi Del Piero accorcerà le distanze, in ogni caso il confronto diretto dice 2-1 a favore del Milan.

SIMONE E BAGGIO, GLI AMICI DI RE GEORGE
Capello alternava Marco Simone e Roberto Baggio come partner offensivi di George Weah. Il campione liberiano era amico di entrambi. Passava tante ore con Marco Simone, ma amava scherzare con Robi. Tanto è vero che a fine carriera Weah ricorderà spesso divertito proprio quello che gli diceva sempre Baggio: “Il calcio, George, è tutto un magna magna generale”. E Giorgione rideva… A novembre proprio Simone firma il 3-2 sul Cagliari nella gara in cui Lulù Oliveira morde il polpaccio di Savicevic, mentre Weah guida il Milan al successo a Roma contro la Lazio in una partita-chiave per il titolo rossonero. Dal canto loro, Weah e Baggio segnano nella stessa partita a Firenze, nella gara pre-natalizia che termina 2-2 ma che i rossoneri avrebbero meritato di vincere. A proposito di Fiorentina: il 28 gennaio il Milan privo di Weah impegnato in Coppa d’Africa, è di scena a Udine in una difficile trasferta, mentre i viola sono attesi da un turno sulla carta favorevole in casa contro il Vicenza. I viola potevano quindi superare il Milan in classifica e quel giorno su TMC, rete di Vittorio Cecchi Gori, va in onda il film “Il sorpasso”. Ma in realtà il Milan vince 2-0 a Udine grazie ai gol di Maldini e Boban, mentre il Vicenza blocca la Fiorentina sull’1-1…

LA LUNGA MANOVRA DI ATTERRAGGIO VERSO IL 28 APRILE
Nel girone di ritorno, il Milan gestisce sostanzialmente il suo vantaggio. Incamerato il Pallone d’Oro per Weah, campione d’inverno a metà gennaio, il Milan 1995-96, la squadra dello scudetto numero 15, deve superare un solo momento davvero difficile. Siamo a metà marzo e dopo aver perso beffardamente il derby di ritorno per via di un gol di Branca, i rossoneri vengono sconfitti 3-0 a Bordeaux ed escono dalla Coppa UEFA. I tifosi si arrabbiano molto, pensano che il Milan abbia perso per malavoglia contro Zidane e Dugarry e nel pre-gara di Milan-Parma contro il pullman rossonero arrivano le uova. Poi però, in campo, Baggio e Savicevic giocano una grande partita: 3-0 per il Milan e grande prestazione. Da quel momento in poi, i rossoneri ottengono le vittorie più pesanti in trasferta, contro Piacenza, Cagliari e Napoli. Si arriva così alla partita decisiva del 28 aprile 1996: Milan contro Fiorentina, Baggio e Savicevic contro Rui Costa. I rossoneri vincono 3-1 e parte la grande festa per il titolo. Dopo le due gare successive, Sampdoria-Milan 3-0 e Milan-Cremonese 7-1, il campionato si chiude e Fabio Capello lascia Milanello.

Fonte: acmilan.com

Milan, incontro con gli agenti di Ghoulam

Closing archiviato, lavori per il nuovo Milan già partiti. Fassone e Mirabelli non perdono tempo e, in vista del prossimo mercato estivo, stanno già muovendo i primi passi. Per quanto riguarda le entrate, i rossoneri hanno individuato già da un po’ di giorni in Ghoulam il profilo giusto per la propria fascia sinistra. Primi contatti avvenuti oggi in un incontro a cui hanno partecipato i dirigenti del Milan e gli agenti del calciatore, durante il quale le parti hanno provato a capire la fattibilità dell’operazione oltre a cercare l’accordo sull’ingaggio. Lo step successivo sarà ovviamente quello di discutere con il Napoli, club con cui Ghoulam non ha raggiunto ancora l’accordo per il rinnovo del proprio contratto che scade nel 2018.

Fonte: Gianluca di Marzio

Milanello: -2 al Crotone

Nell’allenamento di venerdì si è lavorato anche sui calci d’angolo

Ultima seduta prima della rifinitura a Milanello, a quasi 48 ore da Crotone-Milan, con la rosa a disposizione di Vincenzo Montella impegnata nel completare la preparazione di questa sfida fondamentale.

Nell’unica sessione prevista per venerdì, alla mattina (come giovedì), i rossoneri – dopo il torello e il riscaldamento basato su corsa e mobilità degli arti – hanno effettuato un doppio lavoro specifico: una parte del gruppo, sul campo centrale, ha svolto un esercizio tattico col pallone; invece il resto della squadra, sul rialzato, ha curato i calci d’angolo a favore. In chiusura, partitella tattica.
I singoli: Bertolacci in gruppo, personalizzato per Romagnoli.

Fonte: acmilan.com

Milan, cercasi bomber. Di Ibrahimovic l’unico exploit

La rinascita tecnica del Milan dovrà passare, necessariamente, dall’acquisto di un centravanti di grande caratura e che, soprattutto, possa garantire un gran numero di gol all’interno di una stagione. E’ questa la riflessione fatta stamane da Tuttosport: i numeri dei bomber milanisti, negli ultimi dieci anni, dicono che in una sola circostanza è stata superata quota 20 gol (Ibrahimovic, campionato 2011/2012): un traguardo che rappresenta al meglio l’incisività della punta su una squadra e sulla sua classifica finale. Il Diavolo dovrà dunque rilevare sul mercato un “9” di spessore: sarà questa una delle priorità di Fassone e Mirabelli.

Inzaghi: “Milan? Nessun tecnico ha ancora fatto meglio di me, pur con rose superiori. I cinesi…”

È l’anno di Filippo Inzaghi. L’indimenticato Pippo rossonero è tornato Super, conducendo il Venezia alla promozione diretta in Serie B e alla vittoria della Coppa Italia di Lega Pro: un en plein in piena regola che esalta il club di Tacopina e attenua l’amarezza per la brutta parentesi sulla panchina del Milan, arrivata forse troppo presto nella carriera di Inzaghi. Ma ora Pippo si gode il suo momento e parla così a La Gazzetta dello Sport di Venezia e di Milan.

Sulla soddisfazione veneziana dopo la delusione al Milan: “Io mi sono goduto il campo, il lavoro, il rapporto con i giocatori. Senza pensare al passato. Al Milan ho avuto molte difficoltà, ma non ho mai perso forza e convinzioni. Conosciamo le problematiche che ci sono lì, nessuno in questi anni ha fatto meglio pur spendendo cento milioni o con rose superiori alla mia. Io sapevo che se mi avessero dato la possibilità di lavorare bene avrei potuto incidere, anche grazie al mio staff. E sono contento di averlo dimostrato. Non mi interessava la categoria. Penso di essere una persona onesta, appassionata, preparata, informata. Lavoro venti ore al giorno per dare ai miei giocatori le informazioni giuste. Una rivincita? No, io sono un allenatore giovane e felice. Nulla mi toglie il sorriso. Sono una persona fortunata e di questo ringrazio ogni mattina: è il primo pensiero della mia giornata insieme alla famiglia. Il calcio è la mia vita, ma è solo un gioco, meglio non dimenticarlo mai”.

Sul Milan venduto da Berlusconi: “È finita un’epoca. Tutte quelle vittorie sono nel nostro cuore. Spero che la nuova proprietà riporti il Milan in alto e soprattutto in Champions”.

Su Atene: “Dopo la doppietta al Liverpool non dormii per dieci notti. Sono stati anni stupendi, ricchi di soddisfazione. È cambiata la mia vita, ma non sono cambiate le emozioni. E non cambia la voglia, dopo ogni vittoria, di alzarmi presto al mattino e andare a leggere sulla Gazzetta cosa scrivete di me e della mia squadra. A proposito, che titolo fa domani…?”.

Derby per de Vrij, ma il Milan è avanti: c’è l’accordo per 25 milioni

Derby totale all’ombra della Madonnina. Tra il campo con la volata Europa League e la scrivania con il duello tra le due nuove proprietà cinesi, Milan e Inter affilano le armi per darsi battaglia anche in sede di calciomercato: i club meneghini – si legge su La Gazzetta dello Sportsi apprestano a contendersi Stefan de Vrij, difensore della Lazio e della Nazionale olandese. Classe ’92, centrale, de Vrij è considerato uno dei migliori interpreti del ruolo del campionato italiano.

Sarebbe il Milan a essere in vantaggio per il giocatore: i rossoneri avrebbero già parlato con gli agenti e sarebbero già in accordo con i procuratori dell’olandese per avere un secondo incontro nella prossima settimana. Fassone e Mirabelli – continua la Rosea – avrebbero già un accordo di massima con Lotito: il presidente laziale, che qualche mese fa chiedeva 40 milioni, ora si dovrebbe accontentare di 25, data la scadenza del contratto di de Vrij a giugno 2018.

Insomma: il Diavolo sembra fare proprio sul serio per accaparrarsi il talentuoso difensore della Lazio. Tanto da aver messo sul piatto un’offerta importante anche per il giocatore: un quadriennale da ben 4 milioni netti all’anno, con bonus legati al raggiungimento della Champions League. Resta viva, in ogni caso, la pista che porta a Musacchio: l’argentino resta sul taccuino del d.s. Mirabelli.

Romagnoli ancora ko, salta Crotone-Milan

Niente da fare per Alessio Romagnoli. Il difensore di Anzio, assente a Milan-Empoli a causa di un problema al ginocchio sinistro, salterà anche l’importante gara di domenica contro il Crotone: l’ex Samp – si legge su La Gazzetta dello Sport – non sta ancora bene e salvo sorprese dovrà dare forfait per la trasferta in terra calabrese. Allo “Scida”, dunque, spazio ancora al tandem Zapata-Paletta.

Il piano del Milan per tenere Gigio, un contratto al fratello Antonio

I rossoneri partiranno dalla proposta di un contratto base di 3,2 milioni, a salire, proposta che probabilmente però Raiola considererà insufficiente

Se il procuratore Mino Raiola prende tempo, aspettando «garanzie tecniche» che chissà quale campagna acquisti sarà in grado di assicurare (tipo da Messi in su), il Milan non può veder arrivare la fine dell’estate per blindare Gigio Donnarumma, il pilastro da cui vuole cominciare a costruire la squadra del presente-futuro. La trattativa prima o poi comincerà e inizieranno le schermaglie, che includeranno clausole, affronteranno il tema dei soldi (il Milan partirà dalla proposta di un contratto base di 3,2 milioni, a salire, proposta che probabilmente Raiola considererà insufficiente), oltre alla crescita del ruolo di Donnarumma che — se lo vorrà — potrà anche diventare capitano (non subito però: domenica a Crotone la fascia seguirà i soliti criteri di «esperienza» e i candidati paiono Zapata e Paletta). Però non sarà (solo) da questi particolari che si arriverà alla firma (o meno) del rinnovo di contratto, come tutti sanno in scadenza nel 2018. Anche perché se fosse solo una questione di maxi ingaggi, non ci sarebbe gara: più di un club europeo è disposto a pagare di più.

A Gigio piacerebbe restare a Milanello che considera casa sua, ma, assieme alla famiglia, in questo momento ha legittime necessità di essere rassicurato. Un ruolo fondamentale in questo senso potrebbe svolgerlo Alfredo Magni, il preparatore dei portieri, che ha dato un contributo decisivo alla crescita di Gigio e che è molto ascoltato dai genitori. Ma il Milan sta valutando di mettere sul tavolo un altro argomento: ingaggiare il fratello Antonio, 27 anni, rossonero da ragazzino, quando fece da apripista a Gigio, e seguito sempre da Raiola. Ora Antonio (un passaggio anche al Genoa) gioca in Grecia, ha firmato un contratto di tre anni con l’Asteras Tripolis, dove non si trova neanche male, però tornare al Milan e per di più giocare con suo fratello sarebbe un sogno, anche se naturalmente gli capiterebbe di rado di giocare per davvero, dato che sarebbe il portiere di riserva. Chissà che questa, però, non si trasformi nella mossa giusta, il grimaldello in grado di sbloccare la trattativa. La volontà di Gigio, se chiaramente espressa, non potrà poi essere ignorata da Raiola.

Fonte: di Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera

Milan, oggi l’incontro con l’agente di De Sciglio: il difensore non rinnoverà

Oggi è in programma l’incontro tra i rappresentanti del giocatore e la dirigenza rossonera: si pianificherà l’addio

Il futuro di Mattia De Sciglio è sempre più lontano dal Milan. Nell’incontro in programma oggi tra i nuovi manager sportivi milanisti e i rappresentanti del terzino, verrà esposta la volontà del giocatore di non rinnovare il contratto in scadenza nel giugno 2018. Più che parlare di prolungamento dell’accordo in essere, dunque, nel colloquio odierno probabilmente si pianificherà l’addio dell’attuale capitano rossonero, attratto dalla prospettiva Juve o dall’estero.

SETTIMANA DELICATA — Si chiuderà dunque oggi un periodo decisamente poco positivo per De Sciglio. Durante la partita contro l’Empoli, al momento della sostituzione con Ocampos, il terzino rossonero era stato sommerso dai fischi di San Siro, mentre a fine gara la sua auto era stata accerchiata dai tifosi. Due episodi che, secondo chi è vicino al giocatore lo avrebbero particolarmente toccato. Soprattutto il secondo, perché non “condannato” a dovere dalla società. Anche per questo, il futuro di Mattia De Sciglio è sempre più lontano dal Milan.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Il padre di Andrea Conti svela: “Il Milan l’aveva preso, poi…”

Andrea Conti, un milanista mancato. Il laterale dell’Atalanta, una delle tante rivelazioni della Dea di Gasperini, prima di sposare la causa bergamasca è stato a un passo dal vestirsi di rossonero, quando ancora era un ragazzino:

“Il Milan l’aveva preso. Mi chiamò Paolo Bertani (ex selezionatore ed allenatore delle giovanili del Milan), lo voleva a tutti i costi e l’avrebbe aggregato ai ‘93. Tuttavia Andrea preferì rifiutare perché non gli piaceva dove si allenavano, a Linate. Successivamente – ha raccontato al sito di Gianluca Di Marzio – mi chiamò anche l’Inter ma io avevo già deciso…. L’Atalanta? Vennero a visionarlo Paolo Rota e il ‘maestro’ Bonifacio. Proprio lui mi telefonò convocandomi a Bergamo per farmi capire come volessero Andrea a tutti i costi. Diedi la mia parola, si trattava del miglior vivaio d’Italia. Non so se sarebbe arrivato se fosse andato al Milan o all’Inter perché ogni anno ne cambiavano sei o sette. Pensate invece che l’Atalanta fin da piccoli voleva vedere addirittura le pagelle: Paolo Rota andava a scuola ogni due o tre mesi ad incontrare le maestre. Volevano far sì che i ragazzi fossero prima uomini e poi giocatori“.

Milan a tutto Fabregas. Assalto anche a Pellegrini

In queste ore fitti colloqui tra i rossoneri e lo spagnolo

Rifondazione Milan. Partendo dal pilastro portante Donnarumma, il nuovo Milan 2017-2018 sarà quasi completamente trasformato, addirittura rivoluzionato in quasi tutti i reparti. Primo fra tutti il centrocampo dove c’è bisogno di piedi buoni, possibilmente ottimi, e di tanto, tanto fosforo. In attesa di individuare con assoluta certezza l’attaccante principe e, se possibile il suo degno… scudiero, Fassone e Mirabelli si stanno concentrando sulla cabina di regia della squadra che dovrà riconquistare l’accesso alla Champions League già nella prossima stagione. Al nome di Fabregas, si va ad aggiungere anche quello di Pellegrini, la mezz’ala che la Roma ha venduto al Sassuolo che, come spesso accade, ha la capacità di rivalutare qualsiasi tipo di giocatore facendolo arrivare alla soglia del… campione.

RECOMPRA – La Roma ha la possibilità di ricomprare (per circa 10 milioni) il centrocampista. Poi potrebbe anche cederlo al Milan, che lo vuole, tanto è vero che ha in programma per oggi un contatto deciso e preciso con il suo agente Pocetta. Fabregas resta l’obiettivo principale non solo del centrocampo ma anche di tutta la campagna acquisti del nuovo management rossonero. L’ex canterano è sempre la solita anima in pena. Dopo aver cercato gloria prima all’Arsenal per poi tentare di diventare profeta in patria (151 presenze e 42 gol nelle 3 stagioni trascorse nel Barcellona) nemmeno al Chelsea riesce a trovare lo spazio che merita. Conte gli concede fiducia, ma si sa che il tecnico leccese pretende sempre il massimo, ma riferito alla sua personalissima scala di valori.

Fonte: Corriere dello Sport

Gigi l’imbattuto: la storia rossonera di Lentini

Il 26 aprile del 1992 l’ultima volta di Lentini granata, prima di passare al Milan…

Con la maglia del Torino, in casa propria, al Delle Alpi, dove era amato e coccolato, Gianluigi Lentini non ha mai perso contro le Invincibili armate rossonere di Sacchi prima e di Capello poi. Sembrava che poi al Milan non dovesse andarci nemmeno più, invece 25 anni fa, un 2-2 fra Torino e Milan al Delle Alpi era stata, il 26 aprile 1992, anche se non dichiarata, la partita del saluto di Gigi alla sua gente prima di tuffarsi sulla Torino-Milano con deviazione per Milanello.

LENTINI E LE PRIME CREPE NEL MILAN SACCHIANO
Il Milan allenato da Arrigo Sacchi era carico di gloria, innovativo nel gioco, sempre a bersaglio in fatto di trofei europei e mondiali. Però era capitato anche a quella squadra di essere processata. Accadde proprio dopo un gol quasi decisivo di Lentini. In un grigio pomeriggio del novembre 1990, un Milan reduce dal gol-beffa di Nicola Berti dopo un derby molto ben giocato dalla squadra rossonera, subisce una rete di testa proprio di Gigi Lentini al Delle Alpi. La squadra rimedia il pareggio solo al 91′, con un gran tiro di Paolo Maldini, ma questo “particolare” non la esime da critiche, le prime dure e dolorose critiche su una possibile involuzione del progetto tecnico-tattico sacchiano. In pratica non la prima pietra, ma la prima crepa quella aperta dall’ala di Carmagnola. Non a caso, quando poi l’ormai ex granata si sarebbe deciso a dire sì al Milan non avrebbe trovato l’Arrigo ma Don Fabio.

GIGI E SILVIO LENTINI AVVERSARI IN VARESE-MILAN
A maggio 1992 sembra certo e definitivo l’accordo fra Milan e Torino per vestire Lentini di rossonero, a giugno ecco però il gran rifiuto del tornante della Nazionale che, pur di non lasciare Torino, preferirebbe anche trasferirsi alla Juventus piuttosto che cambiare città. La vicenda si sblocca poi a luglio, quando Lentini si convince a far parte di un progetto di rilancio del grande Milan berlusconiano che voleva a tutti i costi presentarsi con una grande squadra al ritorno in Champions League dopo l’anno di esclusione dalle Coppe. Ad accogliere Lentini, la ciliegina sulla torta dopo gli arrivi di Papin ed Eranio, di Boban e Savicevic, ci pensa Fabio Capello. La prima volta che lo impiega risale al 26 luglio 1992, amichevole fra Varese e Milan, con Silvio Lentini in maglia biancorossa e Gigi Lentini con quella rossonera. Un inizio soft, quasi in famiglia, con il fratello dall’altra parte per Gigi che in ogni caso non segna, doveva ancora ambientarsi, nella sgambata vinta 2-0 dal Milan con le reti di Simone e Boban.

PRIMO ANNO AL MILAN: LA RIVALITÀ CON NICOLA BERTI
Gigi Lentini fa un grande primo anno in rossonero, forse non all’altezza delle aspettative mediatiche dopo un trasferimento molto costoso, molto combattuto e per alcuni aspetti anche molto dibattuto, ma chi lo ricorda bene lo rivaluta. Sempre titolare con Capello sia in Campionato che in Champions League, e Fabio non regalava niente a nessuno, in gol nelle prime goleade rossonere della stagione (5-4 a Pescara e 7-3 a Firenze), a segno anche nel derby contro l’Inter, Gigi è lanciatissimo in quel 1992-93. Corre, gioca, tira, segna, scorazza. Non è l’unico protagonista come nel Torino perché al Milan ci sono tanti campioni, ma il suo apporto è ugualmente molto importante. Concorrenti in Nazionale, entrano poi in attrito, in chiave derby milanese, proprio Lentini e l’avversario nerazzurro Nicola Berti. Dopo il primo derby di Coppa Italia, nell’andata dei quarti di finale a febbraio 1993, l’interista contesta la manutenzione del manto erboso di San Siro curata dal Milan e Gigi risponde: “Non è vero, non si gioca malissimo su questo campo che resta difficile, almeno il Milan si impegna per renderlo il meno accidentato possibile, altri invece parlano e basta”.

IL MILAN FA DI TUTTO PER GIGI, ANCHE SORDO A MILANELLO
Sappiamo tutti che lo spartiacque negativo della carriera rossonera di Lentini risale alla notte fra il 2 e il 3 agosto 1993 quando dopo aver giocato, bene, entrambe le partite del Milan a Marassi contro Genoa e Flamengo per il Trofeo del Centenario rossoblù, un incidente stradale incrina gravemente la parabola di Gigi. Dopo quel brutto episodio, il ragazzo torna in campo nei minuti finali di un Milan-Piacenza 1-1 di Coppa Italia del novembre 1993 ma sia fisicamente che psicologicamente è ancora in ritardo. Capello aveva provato a stimolarlo, a fargli sentire ancora l’odore del campo ma i tempi non erano ancora maturi. È a primavera, con la sua presenza dal primo minuto sia in un Napoli-Milan 1-0 del 27 marzo 1994 che nella partita-Scudetto del 27 aprile 1994, ovvero Milan-Udinese 2-2, che Lentini torna davvero a giocare. Ma la frase-etichetta, il “Non è più lui” comincia a tormentarlo. Nell’estate del 1994, per il completo recupero anche umorale di Gigi, il Milan acquista per 5 miliardi di lire Gianluca Sordo. Erano amici fin dagli anni della Primavera granata, condividevano lo stesso appartamento negli anni della Prima squadra, ma anche la presenza di Sordo in spogliatoio non sblocca del tutto Gigi che nell’estate del 1996, dopo 63 gare ufficiali e 13 gol, lascia il Milan. E con lui, anche Sordo.

Fonte: acmilan.com

Lapadula avanti a Bacca, in dubbio Romagnoli

Lapadula ha convinto Montella. E domenica, salvo cambi d’idea dell’ultimo momento, avrà una seconda chance da titolare al centro dell’attacco del Milan. Nelle prove tattiche a Milanello in vista della trasferta di Crotone, Sir William è stato provato ancora nell’undici di partenza con Suso e Deulofeu e rimane in netto vantaggio su Bacca per il ruolo di centravanti nella sfida dello Scida: il gol e la prestazione tutto cuore di Milan-Empoli dovrebbero aver convinto l’Aeroplanino a concedere un’altra occasione all’ex Pescara.

Notizie importanti anche negli altri reparti: Montella ha provato la linea difensiva Calabria-Zapata-Paletta-Vangioni, con Romagnoli a parte e a rischio di bissare il forfait di domenica anche a Crotone. A centrocampo, con Sosa squalificato, spazio a Locatelli, coadiuvato ai lati da Pasalic e Mati: sono loro le due – fa sapere Sky Sport le mezzali provate a Milanello e favorite per affiancare il “98” rossonero, nonostante Kucka sia “caldo” e in lizza per una maglia da titolare.

Ecco, riassunta, la formazione testata da Montella in proiezione di Crotone-Milan:

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Paletta, Vangioni; Pasalic, Locatelli, Mati; Suso, Lapadula, Deulofeu.

Milan, incontro positivo tra Mirabelli e Suso per il rinnovo di contratto

Giornata positiva in casa Milan: secondo quanto riferisce Sky Sport infatti, c’è stato nella giornata odierna un incontro tra il ds rossonero Massimiliano Mirabelli e l’esterno offensivo spagnolo Jesus Fernandez Saez, ovvero Suso. L’oggetto della discussione è stato naturalmente il prolungamento del contratto dell’ex Liverpool, attualmente in scadenza nel 2019.

SETTIMANA PROSSIMA INCONTRO CON GLI AGENTI – Un colloquio dall’esito positivo, con Suso che ha dato la sua disponibilità a proseguire nella trattativa: ora tocca agli agenti del giocatore e alla dirigenza del Milan proseguire nei contatti per trovare l’accordo, nelle prossime settimane ci sarà l’incontro per definire tutti i dettagli. Lo spagnolo vuole un’offerta economicamente più vantaggiosa di quella precedente, da 1 milione di euro, e chiarezza sui progetti di questo nuovo MilanI rappresentati di Suso saranno a Milano la prossima settimana, quindi è ipotizzabile che proprio in quei giorni avverrà l’incontro con Fassone e Mirabelli.

Fonte: calciomercato.com

Milan: pranzo tra Fassone e Montella

Marco Fassone è a Milanello. L’amministratore delegato del Milan si è recato al centro sportivo rossonero in tarda mattinata: ha osservato gli ultimi minuti dell’allenamento della squadra che sta preparando la trasferta di domenica pomeriggio a Crotone, ha incontrato i giocatori negli spogliatoi e ha pranzato con Vincenzo Montella. Con l’ad era presente anche il ds Massimiliano Mirabelli. Ieri Fassone invece si è recato al Vismara: qui ha incontrato Filippo Galli e Mauro Bianchessi e illustrato le future strategie ai due responsabili, agli allenatori e ai dipendenti del settore giovanile rossonero.

Fonte: ansa.it

Ag. Dzeko: “Milan? È felicissimo alla Roma”

Come anticipato questa mattina, uno degli obiettivi di mercato del Milan è Edin Dzeko.

L’attaccante bosniaco è pronto a valutare l’evoluzione della situazione ed a confermare l’interesse rossonero ci ha pensato l’agente ai microfoni di romanews.eu: «Non mi sento di smentire le voci, ma queste sono domande che dovete fare alla Roma. Io non posso aggiungere altro». Non è certo una conferma ma neanche una smentita. Certo è, però, che la Roma è disposta a sacrificarlo per una cifra importante (almeno 35 milioni di euro) e, comunque, il Milan avrebbe l’opportunità di puntare su un elemento dal rendimento sicuro e costante. Il bosniaco si è perfettamente integrato in un campionato come quello di Serie A che al primo impatto rischia di non essere subito semplice e comprensibile agli stranieri.

LA PRECISAZIONE – Alle dichiarazioni di Silvano Martina (l’intermediario che ha curato il trasferimento di Dzeko dal Manchester City alla Roma), però, hanno fatto seguito le parole del procuratore del bomber giallorosso: «Cosa penso dell’ipotesi Milan per il suo assistito? Io sono l’agente di Dzeko – dice ai microfoni di LaRoma24 – e non c’è nessun altro operatore di mercato in Italia, che sia Silvano Martina oppure altri. Solo io, sono il suo agente ufficiale. Riguardo Edin, posso dire che sta giocando molto bene alla Roma ed è felicissimo di giocare con i giallorossi. Non ne so nulla circa altre voci di mercato».

Fonte: Corriere dello Sport

Marina Berlusconi: “La vendita del Milan? Inevitabile, una sconfitta per tutti”

Durante una lunga intervista rilasciata al Corriere Della Sera, Marina Berlusconi ha commentato la recente cessione del club rossonero da parte di Fininvest:

“La vendita del Milan ha rappresentato una sconfitta per tutti. Quello del closing non è stato un gran giorno né per mio padre né per la nostra famiglia. Ma non si poteva fare altrimenti, mio padre l’ha spiegato in quella bellissima lettera di congedo. E, se guardiamo al nostro gruppo, l’impatto positivo della vendita sui conti, tra l’incasso e gli esborsi annui che non dovremo più sostenere, è davvero rilevante“.

Fonte: Corriere Della Sera

Elliott Management

Il Milan emette un bond da 123 milioni

Di Carlo Festa per Il Sole 24 Ore

Si sta finalizzando tutta l’architettura finanziaria che ha portato il nuovo proprietario del Milan, Yonghong Li, a rilevare da Fininvest il club rossonero per la valutazione di 740 milioni di euro (compresi i debiti).

E uno dei passaggi fondamentali sarà l’emissione, da parte del club di via Aldo Rossi, di un bond da circa 123 milioni di euro: comprendenti i 73 milioni che sono stati rimborsati alle banche italiane (un pool composto da BancoBpm, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Cariparma e altri istituti) e un’altra cinquantina di milioni necessari per il calcio mercato. Il bond verrà quotato a Vienna e sarà interamente sottoscritto dal fondo Elliott, cioè il gruppo guidato dal finanziere Paul Singer che ha lanciato un salvagente all’uomo d’affari Yonghong Li grazie a un prestito da 303 milioni di euro senza il quale probabilmente la cessione del Milan non sarebbe andata in porto. Questi stessi soldi dovranno essere rimborsati ad Elliott entro i prossimi 18 mesi, scaduti i quali il fondo americano diventerà il nuovo proprietario del Milan tramite l’escussione del pegno sulle azioni del club rossonero e sul veicolo lussemburghese a monte, cioè il neo-costituito Rossoneri Champion.

Proprio in questi giorni, secondo i rumors, il team di Yonghong Li, costituito dal braccio destro David Li e dal nuovo amministratore delegato Marco Fassone, sarebbe al lavoro per definire la scaletta futura della strategia finanziaria e industriale.

In programma, a metà maggio, ci dovrà essere l’assemblea dei nuovi soci che dovrà deliberare l’aumento di capitale per ricapitalizzare le finanze milaniste: non sarebbe ancora stato definito l’ammontare dell’aumento di capitale, anche se è prevedibile una somma attorno ai 100 milioni di euro.

L’altro grande filone è appunto quello industriale strettamente correlato a quello finanziario. L’obiettivo è accelerare lo sviluppo del fatturato in Asia e arrivare a definire i tempi di un eventuale sbarco borsistico, entro i prossimi 18 mesi mesi al termine dei quali sarà necessario rimborsare il prestito di Elliott. Alcune banche d’affari asiatiche, fra le quali Citic, si sarebbero già fatte avanti per studiare le modalità di un’eventuale quotazione ad Hong Kong.

Ma Mr Li potrebbe anche sperare in uno scongelamento dei fondi che, nelle sue intenzioni, sarebbero dovuti arrivare per l’acquisto del Milan da una serie di soggetti: capitali poi bloccati dal veto del governo di Pechino agli investimenti in settori non considerati core per le aziende cinesi, come appunto l’entertainment o anche il real estate.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Deulofeu, l’incontro col Barça e il piano del Milan. E spunta un altro problema

Trattenere Gerard Deulofeu al Milan. Una priorità della nuova gestione rossonera, questo è diventata la permanenza dell’ala spagnola pescata da Galliani e Maiorino a gennaio scorso, convincente al punto da conquistare ‘vecchio’ e nuovo Milan. Deulo ha personalità, dribbling, colpi da gioiello vero, è un classe ’94 e trattenerlo anche per il prossimo anno significherebbe dare un segnale importante di forza sul mercato. Da qui il tentativo che stanno imbastendo Mirabelli e Fassone, consapevoli di come il Barcellona sia pronto a riscattarlo dall’Everton per 12 milioni.

INCONTRO BLAUGRANA – Nei prossimi giorni, è già fissato in agenda un incontro tra chi gestisce il futuro di Deulofeu e la dirigenza del Barça, rappresentata da Robert Fernandez, direttore dell’area tecnica. Un appuntamento in cui il ragazzo farà presente la propria volontà in modo netto: giocare, essere protagonista, non una figurina in rosa, eventualità che gli farebbe perdere il Mondiale con la Spagna di Lopetegui che lo ha recentemente convocato. Altrimenti, resterebbe volentieri ancora al Milan dove c’è un progetto pronto per lui; e proprio su questa volontà del giocatore si basa il piano e la fiducia rossonera, la convinzione di poterlo tenere ancora. Per vederlo crescere ed esplodere definitivamente nell’ambiente dove è decollato all’improvviso dopo le panchine inglesi. Insomma, sarà un contatto importante se non determinante.

OCCHIO ALLE OFFERTE – Dalla Catalogna però filtra un altro ostacolo da superare per il Milan. Ovvero, l’ipotesi che il Barça possa riacquistare Deulofeu per 12 milioni e nuovamente rivenderlo a una cifra superiore, attorno ai 20 milioni. A quel punto si scatenerebbe un’asta dove la volontà di Gerard avrebbe un gran peso, chiaro; ma anche i mezzi economici dei club in corsa. Occhio all’Olympique Marsiglia del ds Zubizarreta, uno che conosce molto bene Deulofeu dai tempi catalani e pronto a fare follie per corteggiarlo. Il Milan si sente forte, sa che tanto dipenderà dalle promesse del Barça a Deulo. Altrimenti, il giocatore spingerà per rimanere rossonero. Di certo, l’accesso all’Europa aiuterebbe a sperare e aumenterebbe le chances. Per questi motivi, i prossimi 20 giorni diventeranno semplicemente determinanti. Con una speranza ancora viva per Deulofeu.

Fonte: calciomercato.com

De Sciglio, interesse anche del Real Madrid

Bagarre per Mattia De Sciglio. Il terzino della Nazionale, destinato a lasciare il Milan in estate, ha scatenato l’interesse di più club: la Juventus e il Napoli, ma anche il Real Madrid. La voce arriva dalla Spagna: le Merengues seguono il giocatore e potrebbero avanzare un’offerta per aggiudicarselo. De Sciglio era stato accostato al Real già in passato, quando sulla panchina del Bernabeu sedeva Carlo Ancelotti.

Milan, la cantera convince i cinesi: da Galli a Bianchessi, niente rivoluzione

La comunicazione, l’area tecnica, lo scouting con rete di osservatori e tanto altro. Il nuovo Milan cinese sta lentamente componendosi in tutte le sue parti, i cambiamenti sono naturali e comprensibili, quasi dovere di una proprietà che raccoglie un club così importante pronto a ristrutturarsi. Eppure, il settore giovanile può rimanere una delle poche aree invariate rispetto alla gestione precedente. Perché il lavoro in questi anni è stato ottimo, i talenti prodotti sono stati tanti, gli uomini al timone convincono.

DA GALLI A BIANCHESSI – Filippo Galli presto avrà un incontro con Mirabelli, come lui anche Mauro Bianchessi, l’uomo che ha scoperto tantissimi giovani, da Locatelli a Donnarumma fino a Caldara, Conti, Gagliardini ai tempi dell’Atalanta. Entrambi sembrano essere irrinunciabili, preziosi per il Milan e difesi dai frutti del loro stesso lavoro. Ecco perché la nuova dirigenza non ha intenzione di rivoluzionare quell’area, anche visti i tanti ragazzi che il Milan sta lanciando in questi anni, Gigio in testa senza dimenticare tutti gli altri in giro per l’Italia, come lo stesso Petagna. Insomma, la strada è tracciata, Galli e Bianchessi possono restare. Dal passato al presente, ma soprattutto guardando al futuro rossonero.

Fonte: calciomercato.com

Idea Milan, ecco Dzeko: servono 35 milioni

C’è anche Edin Dzeko (31 anni) fra gli obiettivi di mercato del Milan. Le avventure di Bacca e Lapadula sono ormai ai titoli di coda, anche se ancora ieri l’agente del colombiano Sergio Barila ha garantito che il suo assistito ha in mente sono la maglia rossonera. Ma il nuovo Milan «made in Cina» vuole e deve ripartire da Gigio Donnarumma fra i pali e da un attaccante i spessore che, da quando ha abdicato Filippo Inzaghi (estate 2012), praticamente il Milan non ha mai più avuto. Dzeko potrebbe essere il bomber giusto al posto giusto nell’eventualità la Roma decida di venderlo. Il bosniaco è rifiorito nella sua seconda annata giallorossa tornando sui suoi livelli di massimo rendimento nel Wolfsburg e nel Manchester City. Il contratto di Dzeko è in scadenza il 30 giugno 2020. Il bosniaco rappresenta sicuramente una garanzia assoluta, ma la nuova era inaugurata dal diesse Monchi potrebbe portare importanti e clamorose novità.

INVESTIMENTO – Sicuramente Vincenzo Montella, che quando è arrivato al Milan si è ritrovato nell’organico Bacca e Lapadula senza aver la facoltà di poter scegliere un attaccante che segni a lui gradito, ha le idee molto chiare per quanto riguarda la fase offensiva. Vuole un attaccante capace di finalizzare le numerose azioni offensive costruite dalla sua squadra e, comunque, abile nel dialogo con i compagni in fase di impostazione. Dzeko rivisto e corretto da Luciano Spalletti è cresciuto anche da questo punto di vista. La Roma è disposta a sacrificarlo per una cifra importante (almeno 35 milioni di euro) e, comunque, il Milan avrebbe l’opportunità di puntare su un elemento dal rendimento sicuro e costante. Il bosniaco si è perfettamente integrato in un campionato come quello di Serie A che al primo impatto rischia di non essere subito semplice e comprensibile agli stranieri.

Fonte: Corriere dello Sport

Locatelli: “Dobbiamo tornare in Europa. Sosa…”

“Domenica dovremo avere più fame noi che il Crotone. Noi dobbiamo assolutamente tornare in Europa, sarà una gara difficile ma noi dobbiamo andare là per fare i tre punti”. Manuel Locatelli, testimonial dell’evento dedicato alla Junior TIM Cup, presso la Comunità pastorale “Beato Luigi Monti” di Bovisio Masciago, carica il Milan in vista della trasferta a Crotone. Locatelli dovrebbe tornare titolare dopo due mesi e sostituire lo squalificato Sosa in mezzo al campo: “Abbiamo reagito bene alla sconfitta con l’Empoli, siamo un grande gruppo, allenato da un grande allenatore. Abbiamo già dimostrato di essere una squadra matura perché siamo stati in grado di raccogliere vittorie importanti. Vorrei giocare per essermi guadagnato il posto in allenamento e non per la squalifica di un compagno: ma se dovessi giocare darò il massimo come sempre”.

Fonte: ansa.it

Lapadula verso la conferma, riecco Vangioni

Le ultime di formazione in vista di Crotone-Milan

Rossoneri privi di De Sciglio e Sosa, fuori per squalifica. A sinistra Montella punterà su Vangioni, a centrocampo dovrebbe essere Locatelli a prendere il posto del “Principito”. Lapadula verso la conferma al centro del tridente, con Bacca in panchina.

Fonte: gazzetta.it

Ag. Bacca: “Ha offerte, ma ora pensa solo al Milan”

Sergio Barila, agente di Carlos Bacca, ha risposto così del momento del colombiano, in crisi in campo e “chiacchierato” sul mercato:

“Non mi sembra in difficoltà, ha segnato 14 gol. Ci vuole serenità, fiducia e positività nel giudizio. Se ci sono problemi con l’ambiente? No, nessuno. Bacca ha ricevuto offerte? Sì, però la sua testa pensa solo al Milan in questo momento”, ha dichiarato a MilanNews.

Watford convinto: riscatterà Niang

Niang ha convinto il Watford. Il francese, sbarcato in Premier League in prestito con diritto di riscatto, rimarrà alla corte di Mazzarri: gli Hornets – riferisce SportMediaset – sembrano intenzionati a mantenerlo in rosa e a versare nelle casse del Milan i 18 milioni di euro pattuiti questo inverno. Una buona notizia per i rossoneri, che potrebbero così incrementare il budget a disposizione per prendere un nuovo attaccante come Aubameyang o Morata.