Calhanoglu – Milanismo

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Hakan Calhanoglu morde lo stemma del Milan

Supercoppa italiana a gennaio, Calhanoglu esulta: sarà a disposizione

Diffidato e ammonito all’ultima giornata, pareva scontato che Calhanoglu venisse squalificato per la Supercoppa. E invece…

La decisione di disputare la Supercoppa italiana Juventus-Milan in Arabia Saudita e a gennaio 2019 ha fatto tirare un sospiro di sollievo in casa rossonera, in quanto Hakan Calhanoglu non sarà indisponibile per squalifica. Diffidato e ammonito nell’ultima gara della Serie A 2017-18, il turco dovrà scontare un turno di stop nella prima gara ufficiale della stagione tra campionato e Supercoppa, che non sarà evidentemente la finale, calendarizzata dalla Lega Serie A il prossimo inverno. Calha, dunque, salterà per squalifica la prima gara della Serie A 2018-19 ma sarà regolarmente a disposizione di Gattuso per Supercoppa.

La probabile formazione di Milan-Juventus, 11^ giornata della Serie A 2017/2018

Milan-Juventus, la probabile formazione: ancora Suso-Calhanoglu dietro Kalinic, c’è Abate

A San Siro gran calcio con Milan-Juventus: Montella punta sulla formazione di Verona

Fiducia alla squadra che ha vinto e convinto contro il Chievo, con una sola novità (obbligata) a centrocampo e un dubbio in difesa. Domani non sarà un giorno qualsiasi in casa rossonera, vibrante d’attesa per la vicinanza alla partitissima di campionato Milan-Juventus, ma Montella sulle scelte di formazione è tranquillo: l’Aeroplanino confermerà sicuramente il 3-4-2-1 e ben 9/11 della squadra che ha espugnato il Bentegodi, con l’unica eccezione certa rappresentata da Calabria. Il terzino della cantera è costretto a una settimana di riposo dopo il trauma cranico di Verona, arrivato dopo un violento scontro di gioco con Gobbi: al suo posto sulla destra tornerà in campo Abate, con Borini stra confermato sulla corsia opposta.

Dubbio Zapata-Musacchio, fiducia a Calhanoglu: Milan-Juventus non vedrà in formazione né Cutrone né Silva

Domani, a San Siro, spazio dunque al modulo e a gran parte degli uomini visti nel turno infrasettimanale di Serie A. Sempre fuori Bonucci (squalificato) e Bonaventura (infortunato), la linea difensiva sarà guida ancora da Romagnoli al centro, con Rodriguez e Zapata ai lati: Musacchio, titolare col Chievo, è in svantaggio rispetto al collega di reparto colombiano. Sóle conferme tra mediana, trequarti e attacco: in mezzo giocheranno Kessie-Biglia, mentre in avanti agiranno ancora Suso, Calhanoglu e Kalinic. Per André Silva e Cutrone, nel trittico di gare Genoa-Chievo-Juve, si profila dunque la terza panchina consecutiva in appena sei giorni: difficile, d’altronde, rompere il trio che tanto ha fatto bene in settimana, soprattutto grazie a un Suso in stato di grazia. Tra i pali, infine, spazio il solito e intoccabile Gigio Donnarumma.

Di seguito la probabile formazione rossonera in vista di Milan-Juventus, valevole per la 11^ giornata di Serie A:

Milan (3-4-2-1): G. Donnarumma; Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Abate, Kessie, Biglia, Borini; Suso, Calhanoglu; Kalinic.

Milan-AEK, le pagelle: Bonucci traballante, Suso fondamentale. Male Calhanoglu

A San Siro si è giocato il Milan-AEK Atene, terzo turno di Europa League.

Le pagelle di Milan-AEK Atene, terzo turno di Europa League 2017/2018.

Donnarumma: 6-
Interviene una sola volta, respingendo la punizione potente di Bakasetas. Rischia l’autogol sfiorando col piede una conclusione dal fondo.

Musacchio: 5,5
Combina un mezzo pasticcio con Donnarumma regalando la migliore occasione della partita ai greci, che per fortuna non ne approfittano.

Bonucci: 5
Traballante, continua a palesare le solite incertezze di questo inizio di campionato. E San Siro non gradisce.

Rodriguez: 6
Parte terzo di sinistra, ruolo che interpreta senza problemi ma che lo limita fortemente. Meglio da terzino.

Calabria: 5,5
Prima partita in Europa, crossa molto ma spesso in modo impreciso.

Suso: 6
Prova ad accendere la luce con le solite iniziative personali, va vicino al gol più volte ma Anestis è in serata. Fondamentale.

dall’83’ Borini: s.v.
Ingiudicabile.

Locatelli: 5,5
Torna titolare davanti alla difesa, svolge il compitino senza strafare. Va spesso alla conclusione, senza centrare la porta.

Calhanoglu:  4,5
Ennesimo ruolo diverso in campo, ennesima prova deludente. Sfiora il gol su punizione e impegna Anestis con un bel tiro da fuori, un po’ poco.

Bonaventura: 5
Esterno a tutta fascia, non incide come potrebbe. Un paio di giocate interessanti, ma anche lui deve dare di più.

dal 72′ Kessié: 5,5
Venti minuti per ridare ossigeno alla squadra.

Cutrone: 6+
Tra i più positivi, segna un gran gol (purtroppo in fuorigioco) e dà sempre l’impressione di poter essere pericoloso.

André Silva: 5,5
Gioca una buona partita presentandosi più volte in zona gol, mancando però nel guizzo decisivo. Bello, ma non balla.

dal 63′ Kalinic: 5,5
Torna in campo dopo l’infortunio. Fine delle buone notizie.

Montella: 5
In un San Siro semi deserto, anche il Milan stasera sembra non essersi presentato. Ennesima formazione inedita, primi quarantacinque minuti soporiferi, ripresa leggermente più positiva (più per demeriti degli avversari che altro). Il gioco continua a latitare, ora che mancano anche i risultati la situazione inizia a farsi davvero complicata.

Calhanoglu e il suo stile di gioco: “Il mio modello è Kakà”

Hakan Calhanoglu ha rilasciato un’intervista alla Bild in cui ha parlato del proprio stile di gioco in riferimento a un super campione del passato: “Il mio modello è Kakà – le parole del turco al quotidiano tedesco – gli piaceva come me andare in profondità e dirigere il gioco, ho visto tanti suoi video su YouTube. A me piace prendermi responsabilità in campo e dare ritmo alla manovra della squadra”.

Nazionali rossoneri: il bilancio finale

Poker di gol nell’ultimo turno. Italia testa di serie nei playoff, André Silva, Biglia e Zapata al Mondiale

Dalla Macedonia all’Albania, per l’Italia è cambiato il risultato ma non il minutaggio dei rossoneri: Bonucci ha giocato tutta la gara, mentre Donnarumma è rimasto in panchina. La Nazionale, vincendo 1-0 in trasferta, si è garantita la condizione di essere testa di serie nei playoff mondiali. Playoff che riguarderanno anche la Svizzera di Rodriguez, titolare nel ko (0-2) contro il Portogallo di André Silva. L’attaccante ha segnato ancora, nella ripresa, prima di lasciare il campo al 75′, contribuendo in maniera decisiva alla qualificazione dei rossoverdi a Russia 2018.

Sorridono Biglia (90′) e Zapata (a riposo): l’Argentina e la Colombia, battendo l’Ecuador (3-1) e pareggiando con il Perù (1-1), hanno ottenuto il pass diretto per la massima competizione. Niente da fare, invece, per Gomez, espulso all’89’ di Paraguay-Venezuela 0-1; e per Calhanoglu, impiegato dall’inizio alla fine in Finlandia-Turchia 2-2.

Terminano il bilancio complessivo i giovani italiani. Dopo la doppietta contro l’Ungheria, Cutrone ha fatto gol anche nell’amichevole dell’Under 21 contro il Marocco (4-0). Sia Patrick che Locatelli e Calabria sono stati sostituiti nella ripresa. In conclusione Gabbia è stato grande protagonista, grazie a una doppietta, nel 3-2 esterno ai danni della Svezia nella fase iniziale dell’Europeo U19.

Fonte: acmilan.com

Calhanoglu: “Roma fortunata. L’espulsione? Chiedo scusa a tutti”

Al termine del match, sempre a Milan TV, ha parlato anche Calhanoglu, espulso nel finale e quindi costretto a saltare il Derby: “Abbiamo giocato una grande partita, creando occasioni e attaccando. Non ricordo una chance della Roma fino al 70′, nel secondo tempo abbiamo cercato di continuare così e avevamo la gara in mano. Il gol di Dzeko ci ha spiazzati, poi è diventato quasi impossibile segnare. La Roma è stata fortunata”.

Rammarico: “Noi abbiamo fatto di tutto per segnare, ma loro sono stati bravi a difendere. Ora dobbiamo lavorare duro e mi dispiace per il cartellino rosso: è mancata comunicazione con Romagnoli e mi ero dimenticato del giallo. Chiedo scusa a tutti, mi dispiace non esserci al Derby”.

Fonte: A.C. Milan

È già un Milan ammazza piccole?

Massimo risultato, minimo sforzo. Una frase decisamente inflazionata nel mondo del calcio, ma che descrive bene l’ultimo turno infrasettimanale del Milan e di Montella. Il 2-0 sulla SPAL, voluto e preteso in tandem con l’altra vittoria casalinga sull’Udinese, è fondamentale per voltare definitivamente pagina rispetto alla sconfitta con la Lazio e per mettere in cascina punti importanti nella corsa alla Champions, per la quale ci sarà da lottare con le unghie e con i denti sino all’ultima giornata. Ed è arrivato, come detto, con uno sforzo minimo: due rigori di Rodriguez e Kessie, nessun rischio per Donnarumma e un dispendio fisico e nervoso esiguo in vista dell’ultimo trittico di gare prima della sosta Samp-Rijeka-Roma, banco di prova cruciale soprattutto per le ambizioni italiane.

Non è stato ancora un Milan straordinario (nemmeno ottimo) e la partita contro i ragazzi di Semplici non ha entusiasmato per bellezza e qualità del gioco, seppur sia stata evidente la differenza di valori in campo – con la partita saldamente nelle mani rossonere sin dalle prime battute – e il risultato finale mai veramente in discussione dopo il forcing iniziale e il rigore sblocca-gara di Rodriguez. È proprio questa la nota più lieta della serata del Diavolo: aver reso facile e “telefonata” una partita che appena 4-5 mesi fa sarebbe stata molto più complicata da portare a casa. Sbloccare e “ammazzare” le gare con le piccole è il primo passo per strutturare un campionato di vertice, in attesa di tornare a fare punti anche negli scontri diretti con le rivali per la Champions: Crotone, Cagliari, Udinese e SPAL, in questo senso, rappresentano test positivi, con un Milan freddo e paziente nel trovare gli spazi e nel superare le difficoltà tipiche di queste partite. Servirà mostrare continuità per nove mesi, ma i primi segnali sono più che incoraggianti.

Bene la risposta della squadra a livello mentale e tattico (il 3-5-2, in fase di possesso 3-4-1-2 con Calhanoglu più avanzato dietro a Kalinic-A. Silva, ha dato nuovamente indicazioni positive), alti e bassi nelle prestazioni dei singoli. Ottimi Rodriguez e Kessie, glaciali dagli 11 metri e soprattutto preziosi nell’arco di tutta la gara, ancora superlativo Biglia: la regia dell’argentino è pulita, elegante e “superiore”, la sua intelligenza tattica musica per le orecchie dell’allenatore, il contributo nell’interdizione una manna dal cielo per la tenuta difensiva rossonera. Da rivedere, invece, gli eroi di coppa Calhanoglu e Silva: sprazzi di talento e classe per André, poco concreto però negli spazi stretti del campionato, mentre il turco è piaciuto più per la “lotta” che non per le pennellate di classe a cui ci ha già abituato. Col crescere dell’ambientamento alla Serie A, saranno entrambe frecce letali all’arco di Montella.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan.it

Milan-SPAL, la probabile formazione: chance André Silva, riecco Abate

Dopo la reazione, il consolidamento. Il Milan ha vinto e vendicato la pessima debacle subita con la Lazio, rivoluzionando l’undici di partenza nel modulo e negli uomini in campo e iniziando il passaggio verso quella difesa a tre programmata sin dall’arrivo a luglio di Bonucci. Dopo il ritorno alla vittoria in Serie A col 3-5-2 (e la bella affermazione in Europa League sul campo dell’Austria Vienna), Montella è deciso a dare continuità anche domani contro la SPAL a gran parte della formazione scesa in campo domenica: avverrà qualche cambio dettato da logiche di turnover, ma rimarrà un’importante ossatura.

La novità di giornata è la chance – annunciata dallo stesso Aeroplanino – che verrà data ad André Silva: il portoghese giocherà centravanti al posto di Kalinic, supportato alle spalle da Suso e probabilmente anche da Calhanoglu, pronto a tornare dal 1′ da mezzala/trequartista a seconda delle fasi di gioco. Cambio sulla destra, con Abate al posto di Calabria, poi tutto il resto dovrebbe rimanere invariato rispetto all’Udinese: in mediana spazio alla coppia titolare Kessie-Biglia, così come sull’out mancino per Rodriguez; in difesa, sicuri Bonucci e Romagnoli, è Musacchio a rischiare la panchina in favore di Zapata, pur restando in vantaggio. Tra i pali, ovviamente, pronto Gigio.

Ecco dunque il probabile undici rossonero in vista di Milan-SPAL, match valevole per la 5^ giornata di Serie A:

Milan (3-4-2-1): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Abate, Kessie, Biglia, Rodriguez; Suso, Calhanoglu; André Silva.

Montella: “Vittoria sofferta e meritata. Suso? Si abituerà al 3-5-2. Su Calha e Silva…”

Ecco le dichiarazioni rese da Vincenzo Montella nel post partita di Milan-Udinese, gara terminata sul risultato di 2-1 per i rossoneri:

Sulla partita: “Non è una vittoria sporca, ma sofferta e meritata. In base a quanto creato, potevamo segnare di più, ma mi è piaciuta molto la reazione dopo il gol dell’1-1, meno i minuti di deconcentrazione dopo il gol annullato a Lasagna”.

Su Suso in difficoltà: “Si abituerà presto a giocare in quella posizione, per uno come lui che ha bisogno di toccare la palla molto spesso è difficile, si è innervosito un po’”.

Su Calhanoglu e André Silva fuori: “Volevo più freschezza – ha dichiarato il mister a Premium Sport – chi ha giocato oggi ha giocato in modo eccellente”

Ancora sulla vittoria sull’Udinese: “È stata una vittoria di grande personalità, fino a prima della Lazio eravamo abituati a giocare solo su un binario, adesso no. A livello fisico siamo messi meglio, rispetto al potenziale della squadra non saprei a che punto siamo, tanti sono diamanti semi-grezzi in questo momento. Chi è cresciuto un po’ più degli altri è André Silva, anche se oggi non ha giocato”.

Sulla gara contro la Lazio: “Non la rigiocherei, voglio credere che sia stata salutare per tutti, fanno ancora male quelle sberle, bene che sia successo. In tutto il precampionato io ero l’allenatore migliore del mondo, i giocatori i migliori del mondo, la società migliore del mondo. Questo ci ha un attimo distratti”.

Milan-Udinese, la probabile formazione: difesa a tre più Suso e Jack, Calha-Silva in panchina

Squadra che (stra)vince, si cambia. Almeno secondo Montella, pronto a operare verso Milan-Udinese di domani ben cinque cambi di formazione rispetto all’undici vittorioso per 5-1 sul campo dell’Austria Vienna, in cui hanno brillato e convinto tanti giocatori sino a quel momento ancora poco convincenti. Se il modulo dovrebbe rimanere il medesimo del “Prater”, con il 3-5-2 ormai destinato a diventare il sistema di riferimento dei rossoneri, i due mattatori di Europa League Calhanoglu e André Silva dovrebbero infatti tornare in panchina, per lasciare spazio a chi ha rifiatato in vista proprio del campionato.

Sia Bonaventura sia Suso, rimasti fuori dallo starting eleven milanista a Vienna, dovrebbero ritrovare una maglia da titolare: Jack da mezzala sinistra al fianco di Biglia e Kessie, mentre lo spagnolo da seconda punta qualche metro più indietro rispetto a Kalinic, confermato nel ruolo di centravanti. Pronti a rientrare anche Musacchio e Rodriguez, out giovedì per turnover, mentre sulla destra Calabria è in pole position su Abate: Igna è comunque il favorito a sostituire l’infortunato Conti a medio-lungo termine sulla corsia (Borini permettendo, ndr). Confermati ovviamente Bonucci e Romagnoli, così come tra i pali c’è la sicurezza Gigio.

Ecco dunque il probabile undici rossonero in vista di Milan-Udinese, 4^ giornata del campionato di Serie A:

Milan (3-5-1-1): G. Donnarumma, Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Calabria, Kessie, Biglia, Bonaventura, Rodriguez; Suso; Kalinic.

Ok Milan, il modulo è giusto. Viva il talento di Calha-Silva

Ecco il Milan. Troppo brutto e fragile per essere vero all’Olimpico, terribilmente cinico e spietato quello ammirato ieri sera a Vienna nella prima gara del girone di Europa League. Corto, compatto e rabbioso, come definito da Montella nel post partita di ieri, ma anche con un tasso tecnico elevatissimo: il primo “vero” Diavolo vestito col 3-5-2 ha vinto e convinto, schiantando 5-1 l’Austria Vienna e spazzando via le tante bocciature arrivate decisamente troppo presto per squadra e allenatore. E se l’Europa, oltre al risultato e alla prestazione, regala anche l’esplosione di due acquisti tanto attesi quanto criticati come Calhanoglu e André Silva, si può dire che sia stata davvero una serata di grazia.

La partita è stata un assolo rossonero. Il Milan è partito immediatamente forte, con la cattiveria e la determinazione giuste per sbloccare la gara in avvio, arrotondare il risultato e poi sostanzialmente gestire le forze nei 90′, con un occhio anche ai tanti impegni che attendono i ragazzi da qui alle prossime due settimane. Sugli scudi, come detto, Calhanoglu e André Silva. Il turco ha finalmente mostrato colpi importanti del proprio talento, fatto di un piede meraviglioso e di una visione di gioco superiore – da vedere e rivedere i due assist -, oltre che di un tiro da fuori notevole come in occasione dell’1-0, mentre l’ex Porto è stato prezioso nella manovra e glaciale sotto porta: la tripletta realizzata a tu per tu col portiere è mix di freddezza e tecnica, da grande attaccante. E se la panchina di Suso ha fatto storcere il naso a molti, la sua positiva entrata in campo (con gol) è significativa: sarà banale e scontato, ma avere una panchina lunga e di qualità è il segreto per affrontare al meglio il doppio impegno.

È bastato solo il passaggio alla difesa a tre per trovare gioco, solidità e cinismo? No, evidentemente. Il Milan è sceso in campo soprattutto con la testa giusta – e probabilmente anche con qualche interprete migliore rispetto alla disfatta di Roma -, sbranando senza pietà un Austria Vienna meno organizzato ed equilibrato dell’ottima Lazio di Inzaghi. Ma aver messo tanti elementi nella posizione ideale ha sicuramente favorito il buon esito di questa serata: Bonucci è più a suo agio se sgravato di qualche compito di marcatura (e avere dietro un mancino educato come Romagnoli aiuta moltissimo l’uscita della palla), Calhanoglu è stato più nel vivo del gioco, il tandem Kalinic-Silva ha lavorato bene di coppia sia nella proposizione del gioco sia nel pressing. Bisognerà trovare continuità e avversari più ostici, ma la strada del 3-5-2 sembra quella giusta.

Fonte: di Nicolò Esposito per “SpazioMilan.it

Austria Vienna-Milan, le pagelle: Calha-Silva show, Romagnoli fondamentale

Le pagelle di Austria Vienna – Milan, prima gara del Gruppo D di Europa League 2017/2018.

Donnarumma:  6
Un solo intervento, preciso e puntuale, per distruggere i sogni di gloria degli austriaci. Incolpevole sul colpo ravvicinato di Borkovic.

Zapata: 6-
L’unica sbavatura della serata regala il gol della bandiera ai padroni di casa. Calimero.

Bonucci: 6,5
Tornato nel suo habitat e, complice un avversario tutt’altro che temibile, torna ad essere il Bonucci che conosciamo. Sventagliate comprese.

Romagnoli: 7
Il migliore per distacco del reparto arretrato, niente a che fare con le prime precarie uscite stagionali. Fondamentale.

dal 74′ Musacchio:  s.v.
Sgambata per far rifiatare il rientrante Romagnoli. Nulla da segnalare.

Abate: 6,5
L’avversario non irreprensibile e la posizione avanzata gli permettono di arrivare sul fondo con continuità, come ai vecchi tempi.  Amarcord.

Kessié: 6,5
Giallo inutile a parte, partita di sostanza impreziosita dalla firma in ben due azioni da gol. Il Kessié appannato di Roma sembra un lontano ricordo.

dal 62′ Bonaventura:  6
Mezz’ora utile per timbrare la presenza numero 100 in maglia rossonera. Auguri Jack!

Biglia: 6,5
La squadra gira (anche) per merito suo, e la sua prestazione migliora di conseguenza. Lascia la copertina a Calhanoglu, badando più all’ordinaria amministrazione.

Calhanoglu: 8
Prima ufficiale da trequartista: un gol, due assist, palloni recuperati, falli conquistati. Prestazione da incorniciare.

Antonelli: 6+
Come Abate, è libero di interpretare il ruolo di esterno a tutta fascia come meglio crede: meno appariscente, ma ugualmente efficace.

Kalinic: 6,5
Funzionale. Non sarà il complimento migliore da fare a un centravanti, ma non c’è altro aggettivo per descriverlo. Ottima l’intesa con André Silva.

dal 62′ Suso: 6,5
Segna un eurogol al primo pallone toccato, anche se con deviazione decisiva.

André Silva: 8
Torna titolare, dopo qualche panchina di troppo, e chiude la serata col pallone sotto il braccio. Il ragazzo c’è e si vede.

Montella: 6,5
Ottima iniezione di fiducia in vista del (definitivo?) passaggio a tre. Ora sotto con Udinese e Spal, a caccia di conferme.

L’EuroMilan è regale: Calha-Silva show nel 5-1 all’Austria Vienna

Ecco il Milan. Vincente e convincente, dopo la pessima figura rimediata domenica contro la Lazio, anche oltre le più rosee aspettative. Montella aveva chiesto una reazione nell’esordio in Europa League in casa dell’Austria Vienna, i ragazzi lo hanno accontentato in pieno: il 5-1 rifilato agli austriaci è netto e perentorio nello scarto e nella prestazione, rassicurante per quanto emerso sul campo del Prater. C’è poco da dire: il Diavolo è stato padrone del campo dall’inizio alla fine, in una partita dominata in tutto che ha mostrato un divario amplissimo tra le squadre e tra i singoli in campo.

Promosso a pieni voti il 3-5-2, dunque, ma soprattutto l’interpretazione di alcuni attesi singoli. Calhanoglu è stato semplicemente straordinario, decisivo con la sua qualità e tecnica a confezionare la rete del vantaggio rossonero e due assist per le reti di André Silva, mattatore di serata con una tripletta e anch’egli protagonista assoluto della bella serata viennese: l’ex Porto è stato glaciale sotto porta, ma soprattutto prezioso e presente nella manovra. E se anche Kalinic è piaciuto per il lavoro in fase di non possesso e non, si può dire che gli acquisti d’attacco abbiano risposto tutti “presente”, così come anche il resto della squadra: Montella può ritenersi più che soddisfatto.

Calhanoglu: “Il modulo? Cambiare sempre non è facile. Io mi devo adattare”

Un calciatore di gran talento e prospettiva, tra i migliori interpreti in Europa del ruolo di trequartista puro, ma in difficoltà in questi due mesi rossoneri. Hakan Calhanoglu, seppur indubbiamente talentuoso, sta faticando a prendersi immediatamente il Milan: colpa di una condizione non ottimale e di un processo di ambientamento ancora tutto da completare, ma anche di una squadra ben lontana dagli equilibri necessari per vincere.

Subentrato nella ripresa di Lazio-Milan, con i capitolini avanti 4-0, Calhanoglu ha parlato così del momento del Diavolo: “Non so se cambieremo modulo, ma cambiare sempre non è facile. Io poi mi devo adattare – riporta il Corriere della Sera – è tutto molto diverso. Immobile, che ha faticato a Dortmund e qui sta facendo benissimo, è un esempio”.

Kessie, Kalinic e Calhanoglu in gruppo

Atletica e tattica per i rossoneri, a meno di 3 giorni dalla ripresa della Serie A. Il resoconto da Milanello

Una settimana fa si allenava a parte, una settimana dopo, invece, a meno di 3 giorni dalla ripresa del campionato contro la Lazio, Bonaventura ha dato altri segnali confortanti sullo stato di forma: Jack sta bene ed è rimasto ancora a disposizione di Mister Montella nella giornata odierna. In gruppo anche Kessié, Kalinic e Calhanoglu.

Squadra al lavoro dalle 16.15 a Milanello, nell’unica sessione prevista dopo quelle di mercoledì: prima fase di riscaldamento atletico con corsa e allunghi, poi esercitazioni tattiche divisi su 2 metà campo. Biglia, Zapata e Gomez, gli ultimi nazionali attesi, sono rientrati questo pomeriggio a Milano. Per venerdì è prevista una doppia seduta, al mattino (10.00) e al pomeriggio (16.15).

Fonte: AC Milan

L'ex allenatore del Milan Vincenzo Montella

Ora tocca a Montella: dai “3” dietro al 4-2 fantasia, le varianti tattiche del Milan 2017-18

Dopo tre mesi infuocati di calciomercato e ben undici nuovi arrivi, è (finalmente) tempo di pensare solo ed esclusivamente al campo. Mai come quest’anno l’entusiasmo e l’interesse attorno al Milan e al suo allenatore è alle stelle: i rossoneri sono attesi da quella che dovrà essere l’annata del riscatto, con una rosa attrezzata per lottare convintamente per un posto in Champions League. Ma soprattutto, stuzzica il laboratorio tattico e cantiere aperto che sarà Milanello nei prossimi mesi, con i tanti acquisti da inserire e le alchimie tattiche da trovare il prima possibile per mettere insieme punti e bel gioco.

Adesso, dopo il lavoro importante fatto dalla proprietà e dalla dirigenza, “palla” a Montella. L’Aeroplanino avrà il difficile compito di trovare la quadra e di far rendere al meglio una rosa vasta e importante: uno stimolo e un privilegio da una parte, ma anche un’enorme pressione dall’altra, per uno degli allenatori più “invidiati” della nostra Serie A. La curiosità su come il sarto taglierà e cucirà questa stoffa di prima qualità è alta: come schiererà la squadra? Quale sarà il modulo di riferimento? Ci saranno scossoni rispetto ai principi di gioco visti la scorsa stagione? A sei giorni dalla ripresa del campionato, abbiamo provato a ipotizzare le diverse soluzioni a disposizione del nostro mister.

DIFESA A QUATTRO

1°- 4-3-3
Il modulo di base della scorsa stagione e di questo avvio di campionato ed Europa League, il 4-3-3 fu scelto da Montella dodici mesi fa per esaltare le qualità dei calciatori della rosa – soprattutto il tridente offensivo – e dare compattezza alla squadra. Riproposto all’inizio di quest’anno, sarà un sistema di gioco sempre pronto all’uso perché ormai collaudato, ma probabilmente non sarà quello di riferimento: lo sconsigliano la mancanza di esterni alti di livello (Deulofeu e Niang sono stati sostituiti con giocatori con caratteristiche diverse) e di una mezzala completa oltre a Kessie. Centrata la qualificazione all’Europa League e il punteggio pieno in Serie A, col tempo ci si dovrà evolvere verso altri sistemi.

2°- 4-2-3-1
È la scelta più gettonata dai tifosi ultra offensivisti e innamorati dei fantasisti. Suso-Calhanoglu-Bonaventura, tutti insieme, dietro a un centravanti di manovra come Kalinic o André Silva con cui dialogare e che permetta il loro inserimento senza palla: una soluzione intrigante e affascinante, anche se decisamente ardimentosa. La mediana a due Kessie-Biglia e gli esterni Conti-Rodriguez potrebbero soffrire la mancanza di equilibrio in fase di non possesso, pesando anche su una coppia centrale a forte rischio infilate. Difficile da vedere dal 1′, il 4-2 e fantasia di leonardiana memoria può essere un’ottima carta da giocare a gara in corso quando si dovranno riprendere risultati sfavorevoli.

3°- 4-3-1-2
Il rombo marchio di fabbrica del primo Milan di Carletto Ancelotti, ma anche il modulo prediletto dal presidente Silvio Berlusconi con un trequartista e due punte. Il 4-3-1-2 è il modulo dei più “nostalgici”, ma anche di coloro i quali apprezzano la densità di uomini di qualità in mezzo al campo e il palleggio a ogni costo: può essere un’idea da sviluppare per permettere la coesistenza di Bonaventura (da interno sinistro), di Calhanoglu (da “10” classico) e di due vere punte senza snaturare troppo le caratteristiche dei giocatori. Ad oggi, però, è solo una suggestione e niente più.

DIFESA A TRE

4°- 3-5-2
Utilizzato da Montella nella fortunata parentesi alla Fiorentina, è in pole position per diventare il modulo base del Milan 2017/18. “Merito” della scelta di puntare così tante fiches su un regista difensivo del calibro di Bonucci, della presenza di altri due centrali di qualità e funzionali al modulo come Musacchio e Romagnoli, di due esterni formidabili in proiezione offensiva (ma non altrettanto in fase difensiva) come Conti e Rodriguez e delle tante punte centrali nella rosa, oltre all’assenza di esterni alti di ruolo: tutte tessere di un puzzle che portano inesorabilmente verso la difesa a tre. Ma il mancato arrivo di una mezzala potrebbe portare a scelte leggermente diverse…

5°- 3-4-2-1
Detto sopra dell’indirizzo dato dalla società con il mercato verso la difesa a tre, si dovrà capire come strutturare il resto dell’undici. Fosse arrivato il centrocampista ricercato nell’ultima parte del mercato (Renato Sanches, ndr) ci sarebbe stato lo sbocco naturale verso il 3-5-2, ma in mediana la coperta è un po’ corta: manca un vice Kessie e un uomo che possa completare al medio il trio in mezzo con Biglia. Ma in compenso, Montella ha a disposizione mezzepunte di talento come Suso, Calhanoglu e Bonaventura: si potrebbe andare verso il 3-4-2-1, un sistema con un interno in meno e due uomini ad accendere la luce sulla trequarti. Anche se la sostanza non cambierebbe granché – Jack può disimpegnarsi bene anche da interno sinistro e abbassandosi renderlo una sorta di 3-5-1-1 – è un’idea per valorizzare la qualità dei fantasisti.

6°- 3-4-1-2
Tra la scelta di strutturarsi con la difesa a tre, la mancanza di un secondo centrocampista tuttofare oltre a Kessie e tre centravanti a sgomitare per un posto in campo, un compromesso ideale potrebbe essere anche quello del 3-4-1-2: un “10” dietro a due punte, per sfruttare la tanta qualità presente nella zona centrale. Ma soprattutto può rappresentare una buona scelta per valorizzare al meglio Calhanoglu: il turco ha un piede raffinato e una visione di gioco straordinaria, ma in questo avvio di stagione è risultato opaco per il lavoro obbligato nella doppia fase da mezzala. Liberarlo di qualche compito difensivo e, partendo da trequartista puro, consegnargli la libertà di svariare su tutto il fronte d’attacco può essere la chiave giusta per esaltarne al meglio il talento.

Milan-Cagliari, le pagelle: Cutrone colpisce ancora, Suso imprescindibile. Male Calhanoglu

Le pagelle di Milan-Cagliari, seconda giornata di Serie A 2017/2018.

Donnarumma: 6+
Incolpevole sul colpo ravvicinato di Joao Pedro, non deve compiere parate degne di nota. Qualche disimpegno rivedibile.

Conti: 6
Moto perpetuo sulla fascia di competenza, spinge tanto ma pecca in fase di copertura.

Musacchio: 6
Mai in difficoltà a differenza del dirimpettaio, la mette sul fisico e per Farias la serata si fa complicata.

Bonucci: 6-
Un paio di sbavature di troppo, sufficienza stiracchiata solo grazie ai due interventi che chiudono la porta al forcing finale del Cagliari.

Rodriguez: 6
Meno brillante ma più attento del suo alter ego dall’altro lato del campo, non può spingere come vorrebbe causa dominio rossoblu.

Kessié: 5
Parte male, ha più di qualche responsabilità sul goal dei sardi ma dopo l’episodio è come se si svegliasse. Prestazione comunque insufficiente.

Montolivo: 6,5
Soffre più il ruolo di regista che quello di mezzala, ma alla fine della fiera lì in mezzo è il più positivo (il che la dice lunga sulla performance dei suoi compagni di reparto).

Calhanoglu: 5
Non ci siamo. Passaggio a vuoto, forse pronosticabile. Esce dopo un’ora di nulla.

dal 63′ Biglia: 6
Sarebbe dovuto restare fermo ai box fino a dopo la sosta, torna a mettere ordine in mezzo al campo alla seconda giornata. Redivivo.

Suso: 7
Altro giro, altra corsa: il Milan segna due goal, mette lo zampino in tutti e due. Imprescindibile.

Cutrone: 6,5
Mette la firma al primo pallone toccato, poi soffre insieme alla squadra.

dal 77′ Kalinic: s.v.
Debutto in rossonero per l’ultimo arrivato, in un finale di partita che lo vede più attivo in fase difensiva che davanti.

Borini: 6
Quando c’è da lottare non si tira mai indietro. Unica pecca: l’occasione d’oro sparata addosso a Cragno.

dal 94′ Antonelli: s.v.
Solo cinque minuti nell’interminabile recupero per lui.

Montella: 5,5
Di buono solo il risultato: netto passo indietro rispetto alle altre uscite stagionali, in concomitanza del primo avversario di livello incontrato. Forse non è un caso.

Milan-Shkendija, la probabile formazione: prima per Bonucci, spazio a Silva e Calha

La prima a San Siro di capitan Bonucci, ma anche il probabile esordio al Meazza da titolare per Calhanoglu e André Silva, due calciatori tra i più attesi della sontuosa campagna acquisti rossonera. E naturalmente Milan-Shkendija: sulla carta agevole andata dei playoff di Europa League, ma da approcciare nel migliore dei modi per ipotecare la qualificazione ai gironi. Domani inizierà un filotto che vedrà il Diavolo giocare, tra Serie A e UEL, quattro partite nel giro di appena dieci dieci giorni: un avvio di stagione intenso che consiglierà Montella di centellinare le forze guardando anche alla trasferta di Crotone del 20 agosto.

Al netto di qualche calciatore ancora indisponibile (Romagnoli è guarito, ma non convocato) e di un mercato ancora in divenire, il Milan non si schiererà dunque con l’undici ideale. Al fianco di Bonucci potrebbe così giocare Zapata – Musacchio tornerebbe titolare in campionato – e anche Bonaventura può partire in panchina, con Calhanoglu dal 1′ nel ruolo di mezzala sinistra con licenza di offendere e con Locatelli da vice Biglia. In avanti, con Silva in pole su Cutrone, spazio sicuramente a Suso e Borini, mentre nel resto della formazione largo ai titolari: Gigio in porta, Conti-Rodriguez sulle fasce, Kessie da leader della mediana.

Ecco il probabile undici rossonero in vista di Milan-Shkendija:

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Conti, Zapata, Bonucci, R. Rodriguez; Kessie, Locatelli, Calhanoglu; Suso, A. Silva, Borini.

Milan-Betis, le pagelle: Calha croce e delizia, Antonio “alla Gigio”. Silva c’è

Le pagelle di Milan-Betis Siviglia, ultima amichevole estiva dell’anno.

Storari: 6
Praticamente inoperoso.

dal 45′ A. Donnarumma: 6,5
Incolpevole sul primo goal, sfodera invece una parata notevole sulla punizione deviata da Calhanoglu che porterà (via VAR) al rigore del definitivo 1-2.

Calabria: 6
Discretamente bene in fase offensiva, pecca ancora di ingenuità dietro e rischia spesso di combinare la frittata.

dal 92′ Simic: sv
“Gioca” meno di un minuto.

Bonucci: 6
Nei primi minuti ogni pallone che tocca scatena l’ovazione del pubblico siciliano e, nonostante fosse solo un’amichevole, striglia più volte i compagni. Leader.

Zapata: 6
Ordinaria amministrazione, certo che con Bonucci affianco sembra tutto più facile.

dal 63′ Gomez: 6
Sfiora due volte il goal su corner, e sempre sugli sviluppi di un corner si procura il rigore del momentaneo pareggio.

Antonelli: 5,5
Partita abbastanza incolore, ci si ricorda di lui principalmente per il tocco che mette fuorigioco André Silva nell’azione del goal annullato col VAR.

dal 45′ Abate: 6
Senza infamia e senza lode, gioca un tempo senza particolari problemi.

Montolivo: 6+
In un colpo solo perde fascia e posto davanti alla difesa, ma questo non sembra turbarlo. Anzi: il lancio che mette André Silva davanti al portiere è pregevole.

dall’82’ Cutrone: s.v.
Ingiudicabile.

Locatelli: 6,5
Buona prova del giovane centrocampista che – se mai ce ne fosse bisogno – si candida per il posto da vice Biglia.

dal 63′ Mauri: 5,5
Mezzora scarsa di gioco, sostanzialmente inutile.

Calhanoglu: 6+
Teoricamente sarebbe la mezzala, ma in pratica gioca regista a tutto campo. Delizia la platea con qualche giocata pregevole, ma commette anche il fallo da rigore che regala la partita agli spagnoli.

Suso: 6
Per lunghi tratti il più propositivo del Milan, peccato quando si intestardisce palla al piede.

dal 63′ Kessié: 5,5
Prova abbastanza anonima, si segnala solo per un fallo stupido a centrocampo che gli costa il giallo.

André Silva: 6+
Netto passo avanti rispetto alle scorse fugaci apparizioni: al netto del rigore e del goal annullato, sembra stia entrando in palla.

Borini: 6
Corre tantissimo, spesso anche a vuoto, e prende una caterva di falli. Necessario.

Montella: 5,5
Tra la formazione rattoppata, il caldo, un avversario tutt’altro che amichevole e un VAR che fa e disfa a piacimento, decisamente una serata storta. Che dire, meglio ora che più avanti.

Milan-Betis, la probabile formazione: Bonucci titolare, spazio per Calhanoglu e André Silva

Amichevole internazionale di rodaggio per il Milan di Vincenzo Montella. Tra il preliminare coi rumeni del Craiova e il playoff con i macedoni dello Shkendija, i rossoneri faranno “scalo” domani a Catania per un test contro il Betis Siviglia: un ritorno a casa per l’Aeroplanino, protagonista all’ombra dell’Etna di una straordinaria stagione 2011/2012 da allenatore dei rossazzurri, ma soprattutto una buona occasione per tanti “nuovi” per prendere confidenza con gli schemi e con i compagni. Non sarà ancora il Milan ideale – tanti titolari sono rimasti a Milanello a lavorare -, ma ci sarà comunque molto da vedere.

Esordirà da titolare l’acquisto copertina dell’estate, Leonardo Bonucci, pronto a prendere le redini della difesa completata da Gomez, Abate e Antonelli (ma Calabria è in lizza per una delle due corsie) e a ereditare i galloni di capitano. Chance dal 1′ anche per altri due attesissimi acquisti, Calhanoglu e André Silva: il turco agirà da mezzala sinistra, mentre il “9” giocherà da centravanti affiancato da Suso e Borini. Più dubbi a centrocampo, dove non è ancora tempo per Biglia – l’argentino è rimasto fuori dai convocati in via precauzionale per un problema muscolare: in cabina di regina probabile spazio per Montolivo, mentre da interno destro Mauri potrebbe far rifiatare Kessie. In porta, ballottaggio tra Storari e Antonio Donnarumma.

Di seguito il probabile undici rossonero in vista di Milan-Betis:

Milan (4-3-3): Storari; Abate, Gomez, Bonucci, Antonelli; Kessie, Montolivo, Calhanoglu; Suso, André Silva, Borini.

Milan, 4-0 show sul Bayern. Doppio Cutrone, a segno Kessie e Calhanoglu

Milan show nell’International Champions Cup. Nella seconda e ultima partita rossonera del torneo, il Diavolo ha strapazzato a sorpresa il Bayern Monaco con un roboante e spettacolare 4-0: a decidere la gara le reti nel primo tempo di Kessié (in spaccata) e di Cutrone (doppietta, prima di testa e poi di destro), mentre Calhanoglu ha chiuso il match con un gol dalla distanza agli sgoccioli del match.

Poco da dire su Bayern-Milan: i nostri ragazzi hanno dominato la gara nel tabellino e nelle occasioni, convincendo in pieno nella prestazione. È evidentemente poco per trarre dei giudizi, ma questa amichevole non può che rassicurare dopo il ko col BVB di quattro giorni fa. Ancora molto bene Kessié e il talentuoso bomber Cutrone, da sottolineare anche i tanti esordi in maglia milanista: nella ripresa hanno trovato spazio Bonucci, Biglia, Conti e André Silva.

Mirabelli: “Renato Sanches può arrivare. Belotti? Non sempre le cose che piacciono si possono fare”

Massimiliano Mirabelli ha lasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Molti gli argomenti trattati dal DS rossonero.

Sul percorso che l’ha portato dalla serie D al Milan: “Lavoro per il Milan da 100 giorni e ancora non mi sono reso conto a pieno di ciò che è successo, ma sono arrivato qui al termine di un percorso lungo, come quello di uno studente che dalle elementari riesce a conseguire la laurea: nella mia carriera da ds ho vinto tanti campionati (12, dalle categorie inferiori alla Serie B ndr), ma prima di diventare direttore dell’area tecnica del Milan per anni ho cambiato ruolo, ho girato il mondo e ho studiato i calciatori catalogandoli con un innovativo sistema di scouting”.

Sull’appellativo di “re del mercato”: “La definizione “re del mercato” non mi piace perché non ho fatto tutto da solo. E poi non abbiamo ancora completato l’opera: il nostro è un cantiere aperto che non chiuderà neppure l’1 settembre perché a quel punto dovremo supportate Montella. Lui è un grande allenatore, ma non è un mago e non ha la bacchetta magica. Avrà bisogno dell’appoggio della società e lo avrà. La nostra squadra è giovane e crescerà nel tempo grazie anche a due chiocce come Bonucci e Biglia”.

Sui dubbi che venivano mossi inizialmente alla nuova gestione: “Bisogna vedere da chi venivano alimentati quei dubbi… Se arrivavano da qualche avversario, ci ha fatto un grande assist. Forse siamo stati sottovalutati e in silenzio abbiamo lavorato meglio”.

Sul possibile arrivo del centravanti, ciliegina sulla torta di questo mercato: “Di ciliegine ne abbiamo già messe abbastanza. E’ vero che cerchiamo un attaccante, ma non abbiamo fretta e prenderemo quello più giusto per noi”.

Sull’irritazione di  Borussia Dortmund e  Torino per le trattative Aubameyang e Belotti: “Ci siamo limitati, con il massimo rispetto delle norme, a manifestare il nostro interesse al loro club per un tesserato. Senza avvalerci di nessun intermediario. Non vedo la mancanza di rispetto. Su Cairo vi do la stessa risposta. Anche in questo caso abbiamo interpellato direttamente il Torino. Non vedo il problema”.

Su Belotti: “I grandi giocatori ci piacciono tutti e lui è uno di questi. Non sempre le cose che piacciono si possono fare. Bisogna che domanda e offerta collimino… La valutazione che abbiamo dato noi (60 milioni, ndr) è la più alta che il Milan nella sua storia ha dato a un calciatore”.

Sul possibile arrivo della “seconda scelta” Kalinic:  “Kalinic una seconda scelta? Da voi giornalisti forse è considerato una seconda scelta. Noi non abbiamo prime, seconde o terze scelte. Per noi sono tutte prime scelte e vogliamo unire il discorso tecnico a quello finanziario. Anche Kalinic come Belotti è un grande giocatore: la differenza sta nell’età”.

Su Renato Sanches: “Lo conosco bene dai tempi del Benfica. E’ un ottimo giocatore e con il Bayern i rapporti sono ottimi. Siamo in una fase di valutazione su ciò che dobbiamo fare, ma non escludo che questa sia un’operazione che possiamo pensare di fare”.

Sullo scudetto: “Sta nascendo un Milan che deve far appassionare la sua gente, un Milan che sta risvegliando l’entusiasmo del popolo rossonero. Il discorso dello scudetto o quello della Champions lasciamoli da parte: l’obiettivo ora è avere il massimo dei consensi”.

Sul gap con le prime della classe: “Stiamo costruendo una squadra che, con tempo giusto a disposizione, se la potrà giocare con tutti in Italia. Noi siamo il Milan e chi ci affronterà da qui in avanti dovrà ricordarlo”.

Sul derby di mercato con l’Inter: “Il mercato non può dire chi ha fatto meglio o peggio perché è il campo che parla. Rispetto l’altra squadra di Milano, ma penso solo al Milan”.

Sulla telenovela Donnarumma: “Abbiamo lavorato tanto sul ragazzo e sulla famiglia. Loro non hanno mai avuto dubbi sulla scelta: non volevano lasciare il Milan. Ci siamo scontrati con uno degli agenti più forti e importanti al mondo (Mino Raiola, ndr), ma abbiamo fatto restare Donnarumma alle nostre condizioni. Il tema della clausola per noi è irrilevante. Ciò che conta davvero è che Donnarumma sia il portiere del Milan: lui è un valore importante per questa squadra e per questa società. Il nostro obiettivo è tenerlo per sempre”.

Sui retroscena della trattativa: “Ci sarebbe da fare un film su questa trattativa… C’è stati troppo clamore intorno alla vicenda: vi dico solo che a volte sono andato in aeroporto fingendo di prendere un aereo e poi in macchina ho affrontato un lungo viaggio per andare da un’altra parte”.

Ancora su Donnarumma: “Poteva andare ovunque. Tanti club hanno avuto approcci con il suo agente, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di cederlo. A 18 anni, con tante offerte tra le quali scegliere, è lecito riflettere sul proprio futuro, ma è rimasto al Milan. Se lo ha fatto, vuol dire che ama questa maglia e i tifosi devono ricordarlo. Possibilità che si possa rilassare con il fratello a fargli da vice? Assolutamente no. Sarà uno stimolo per lui avere Antonio e Storari, un grande portiere e un professionista esemplare. Chi molla…”.

Sul rapporto con Raiola: “Abbiamo un rapporto diretto e i toni a tratti sono stati accesi perché io difendevo la posizione del Milan, lui quella di Gigio. Dopo la firma ci siamo chiariti con una telefonata”.

Su Bonucci: “E’ stata un’occasione di mercato. Con Lucci parlavo di Bertolacci e mi è stato fatto presente che Bonucci poteva cambiare squadra. Mi si è accesa subito una lampadina… All’inizio mi era sembrata una provocazione, una cosa irraggiungibile, e l’ho accennato solo a Montella, non a Fassone (ride divertito, ndr). Siccome anche Montella insisteva su questa possibilità, abbiamo provato tutti insieme a verificarla e a chiudere il prima possibile l’affare. Cosa ho detto per convincerlo? Io niente. Gli ho chiesto perché voleva il Milan e mi ha risposto che se doveva cambiare squadra, voleva continuare ad essere protagonista. E dalle operazioni di mercato concluse aveva capito che con il Milan avrebbe potuto esserlo. Aggiungo una cosa: Leo non è il solo giocatore importante che è affascinato dal nostro progetto… La Juve ha perso un leader non facile da rimpiazzare, noi abbiamo un campione che farà crescere i nostri giovani.”.

Su Borini: “Lui è un jolly d’attacco e ci farà molto comodo”.

Su Conti: “E’ giovane, ha entusiasmo, qualità e sarà importante per il Milan e la Nazionale”.

Su Kessié: “Ha qualità straordinaria: forza, tecnica e intelligenza tattica. Sarà una grande sorpresa”.

Su Biglia: “E’ un leader in campo. Garantirà geometrie ed esperienza”.

Sulla trattativa con Lotito: “E’ stata lunga ed estenuante. Biglia lo rincorrevamo da tempo e non volevamo ci sfuggisse”.

Su Ricardo Rodriguez e Musacchio: “Sono gente d’esperienza. Rodriguez lo cercava l’Inter ed è con noi”.

Su Calhanoglu: “Per giudicarlo basta vedere come calcia il pallone. Che classe…”.

Su André Silva e sul ruolo di Jorge Mendes: “Ho un grande rapporto con Mendes, uno degli agenti top al mondo. Quando l’ho chiamato per André Silva si è dimostrato di una disponibilità unica. Non escludo di concludere altri affari con lui (Renato Sanchez, ndr), ma non creeremo dipendenza da nessun procuratore: lavoriamo con tutti quelli che hanno giocatori importanti”.

Sui possibili rimpianti di mercato: “Senza essere presuntuoso dico che tutti quelli che volevamo sono qui con noi”.

Antonelli: “Non sarà facile giocare a Craiova. Calhanoglu fortissimo, su Bonucci…”

Nel post-partita, direttamente in Cina, Luca Antonelli a Milan TV ha parlato: “Abbiamo giocato contro una squadra molto rodata e forte, che gioca insieme da più tempo di noi. C’è ancora tanto da fare. Sapevamo delle difficoltà del match e in campo si è visto. Stiamo cercando di lavorare molto sul possesso palla e sulla linea difensiva. Siamo sulla buona strada, ma dobbiamo migliorare ancora”.

Su Calhanoglu: “Tecnicamente è fortissimo, si sta adattando alle richieste del Mister. Ha un tiro potente e speriamo ci possa dare una grande mano”.

E sul futuro: “Perdere dà sempre fastidio, ma adesso pensiamo al Bayern Monaco. Dobbiamo arrivare alla partita di Europa League con il Craiova nelle migliori condizioni possibili. Non sarà facile andare a giocare da loro, ma sicuramente saremo pronti”.

Tifosi: “È stato bello sentire i loro cori, sembrava di essere a Milano”.

Infine, su Bonucci: “Meglio averlo in squadra che contro”.

Fonte: AC Milan

Milan-Borussia Dortmund, la probabile formazione: riecco Gigio e cinque “nuovi”

Amichevole di lusso per il nuovo Milan cinese. Domani, alle 13.20 italiane, i nostri ragazzi saranno impegnati nella prima partita della International Champions Cup: l’avversario sarà il Borussia Dortmund di Aubameyang, oggetto del desiderio di mercato dei rossoneri. Una buona occasione per osservare da vicino la stella del Gabon, ma anche per vedere all’opera i tanti acquisti già agli ordini di mister Montella.

Saranno cinque gli acquisti pronti a giocare dal 1′ nel match tra Milan e BVB: Musacchio e Rodriguez in difesa, Kessié a centrocampo e Borini-Calhanoglu davanti. Completeranno l’undici titolare Abate e Paletta – Bonucci e Conti partiranno per la Cina solo domani, ndr -, mentre la regia sarà affidata a Montolivo e al Principito Sosa. In attacco, in attesa del gran colpo, sarà Bacca il centravanti titolare. Tra i pali – illustra Premium Sport HD – esordio nel pre campionato per Gigio Donnarumma.

Ecco di seguito il probabile undici rossonero in vista di Milan-Borussia Dortmund:

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, Paletta, Musacchio, R. Rodriguez; Kessié, Montolivo, Sosa; Borini, Bacca, Calhanoglu. All.: Montella.

Montella: “Bonucci è il miglior difensore al mondo. Capitano? Mi confronterò con la società”

Sorrisi, ma anche consapevolezza e la voglia di stupire. Può essere sintetizzata così la conferenza stampa d’esordio per la tournée cinese che ha visto come protagonisti Vincenzo Montella e Riccardo Montolivo. Tanti i temi toccati, uno su tutti il mercato. Argomento a cui il Mister ha risposto così.

MERCATO
“La società sta facendo un lavoro straordinario. Sono arrivati sia giocatori d’esperienza che giovani. Molti arrivano da altri campionati, quindi avranno bisogno di un periodo di adattamento ma sono molto fiducioso. Sinceramente non sento molta pressione. Per me è più facile allenare giocatori forti. È vero, abbiamo cambiato molto scegliendo giocatori in base ad una logica, però servirà serenità e la forza di creare nell’immediato un gruppo solido che ci ha permesso lo scorso anno di toglierci diverse soddisfazioni. Ci sono squadre già collaudate in Serie A, come Juventus, Napoli e Roma. Sono queste per me le favorite”.

BONUCCI
“È un calciatore di livello internazionale. A livello tecnico penso che insieme a Ramos sia il miglior centrale al mondo. Per me è un sogno poterlo allenare, e per questo ringrazio Mirabelli e Fassone. Capitano? Nella mia testa ci sono più capitani, mi confronterò con la società su questo tema”.

CALHANOGLU
“Hakan è un giocatore di fantasia. Può giocare in diverse posizioni in campo: partire esterno per poi accentrarsi, fare l’interno di un centrocampo a tre, oppure giocare da trequartista. Staremo a vedere”.

OBIETTIVO STAGIONALE
“Il nostro obiettivo è quello di entrare in Champions. Ma ripeto, c’è da diventare squadra, bisogna crescere rapidamente. I ragazzi che ho avuto modo di conoscere fino ad ora hanno messo subito a disposizione le loro ottime qualità, certamente i due possibili acquisti di Bonucci e Biglia ci permettono di avvicinarci alla stagione con ancor più fiducia”.

SUI TIFOSI CINESI
“Li ringrazio per il grande affetto che ci hanno mostrato. Siamo qui per lavorare sodo e preparare al meglio l’impegno di Europa League”.

SUL PRELIMINARE
“Il fatto di giocare la gara di andata in trasferta non è la situazione ottimale. Dovremo capire lo stato di forma della squadra e presentare la miglior formazione possibile”.

Fonte: AC Milan

Ricardo Rodriguez, terzino del Milan

Rodriguez: “Milan, possiamo vincere l’Europa League. Le punizioni? Le dividerò con Calha”

Il neo terzino del Milan, Ricardo Rodriguez, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Premium Sport. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Sul Milan: “Da piccolo guardavo spesso le partite del Milan, specialmente in Champions League e ora sono felice di essere qui. Sono un terzino ma mi piaceva molto Ronaldinho. Appena ho saputo dell’interessamento del Milan, sono voluto venire qui velocemente”.

Sugli obiettivi: “Possiamo vincere l’Europa League perché abbiamo molta qualità. Lavoriamo perché vada tutto bene, pensiamo al campionato e poi alla coppa. Il mio sogno nel Milan? Fare un buon campionato e una buona Europa League”.

Sull’Italia: “Qui percepisco molto amore per il calcio e anche Milanello mi piace molto. Stiamo lavorando molto duramente e stiamo facendo bene per farci trovare pronti in vista delle prime partite”.

Su Montella: “È un bravo allenatore, tatticamente è molto preparato e sto imparando molto. In Germania non si fa molto lavoro tattico, qui è il contrario ma questa cosa mi piace”.

Sulle sue caratteristiche: “Meglio in fase difensiva o in avanti? Mi piace difendere ma voglio anche aiutare la squadra in avanti. Chi calcerà le punizioni o i rigori tra me e Calhanoglu? Tutti e due. È uguale, chi si sentirà meglio, tirerà”.

Lugano-Milan, la probabile formazione: Calhanoglu, prima da mezzala?

Finalmente il campo. Dopo un mese e mezzo di astinenza, addolcito comunque da un mercato a dir poco scoppiettante e da un entusiasmo che da tempo mancava nell’ambiente, i nostri ragazzi tornano a giocare: la “prima” della stagione 2017/2018 è l’amichevole Lugano-Milan, in calendario domani alle ore 19 (match visibile su Milan TV e sul profilo Facebook ufficiale del club, ndr). Non un test particolarmente probante, evidentemente, ma un’occasione per Montella e per tutti i tifosi per apprezzare i tanti nuovi acquisti della rosa.

L’Aeroplanino, infatti, dovrebbe schierare parecchie new entry come Musacchio e Ricardo Rodriguez in difesa e Kessié-Calhanoglu a centrocampo; possibile chance anche per Borini – potrebbe giocare per non forzare inutilmente Suso, al rientro comunque da un infortunio muscolare -, mentre sarà ancora presto per vedere all’opera Andrea Conti e André Silva: entrambi godo di vacanze supplementari causa impegni con la Nazionale e non hanno ancora iniziato la propria personale stagione, così come gli altri azzurri Donnarumma, Calabria e Locatelli. Tutti i Nazionali sono stati convocati entro e non oltre le 23 di domani a Milanello, pronti a iniziare i lavori dell’annata 17-18.

C’è curiosità e mistero attorno al primo undici titolare della stagione, ma è già arrivata un’importante indicazione di formazione: Calhanoglu potrebbe giocare mezzala sinistra al fianco del già citato Kessié e di capitan Montolivo, con Bonaventura dunque pronto a presidiare la corsia mancina d’attacco e a completare il reparto con Bacca (favorito su Lapadula) e Suso o Borini. Dietro, oltre ai nuovi Musacchio e Ricardo Rodriguez, spazio in mezzo a Zapata (avanti su Gomez e Paletta) mentre a destra Abate potrebbe rimandare il proprio esordio stagionale per le non ottimali condizioni dell’occhio: Simic o De Sciglio potrebbero raccoglierne il testimone.

Ecco di seguito il probabile undici rossonero di Lugano-Milan ipotizzato da Milanismo:

Milan (4-3-3): Storari; Abate, Musacchio, Zapata, R. Rodriguez; Kessié, Montolivo, Calhanoglu; Suso, Bacca, Bonaventura. All.: Montella.

Ancelotti

Ancelotti: “Milan, è un mercato intelligente. Calhanoglu? Farà bene. Gigio…”

L’ex calciatore e allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, ha rilasciato un’intervista sulle colonne del Corriere dello Sport. Di seguito riportiamo le dichiarazioni più importanti.

Sul mercato del Milan: “La Juve resta la favorita numero uno in modo chiaro, ma le due milanesi si stanno avvicinando. Inter e Milan stanno seguendo un percorso diverso. Il Milan doveva cambiare molto e la sua campagna acquisti è intelligente. Non doveva comprare un giocatore da 100 milioni, ma investire su più giocatori proprio come ha fatto. Quelli arrivati sono giusti”.

Su Çalhanoglu: “Ci impiegherà pochissimo ad ambientarsi alla Serie A, anche perché la Bundesliga è simile alla Serie A. In Germania, prima dell’infortunio, è andato molto bene”.

Su Donnarumma: “La scelta finale è quella giusta: restare al Milan. E’ la squadra che lo ha cresciuto, è l’ambiente ideale per lui. Gli auguro di arrivare a grandi traguardi con la maglia rossonera, anche perché toccherà a lui prendere l’eredità di Buffon”.

Su un ritorno in Italia: “Mi piacerebbe tantissimo. Dopodiché staremo a vedere. Per adesso il mio obiettivo è fare bene col Bayern come abbiamo fatto bene l’anno scorso”.

Hakan Calhanoglu: la scheda e la carriera

Nome: Hakan. Cognome: Calhanoglu. Non stiamo parlando di un giocatore qualsiasi. Per qualità, capacità balistiche e abnegazione tattica il talento ex Bayer Leverkusen può essere definito uno dei prospetti più interessanti del panorama europeo. Il classe ’94 – passaporto tedesco (è nato a Mannheim) ma di nazionalità turca – è un trequartista atipico, in grado di giocare con disinvoltura sia sull’esterno che come seconda punta. Per molti, Hakan, è la vera e propria evoluzione del numero 10: non statico, bensì dinamico e in grado di accelerare il gioco con rapide verticalizzazioni. La conseguenza è un maggiore tasso di rischio, ma è proprio questo fattore a renderlo imprevedibile e determinante (dal 2013/14, solo Max Kruse – 282 in 121 presenze – ha creato più occasioni per i compagni in Bundesliga di Calhanoglu – 253, in 111 gare -). Tempo e spazio: sono queste le caratteristiche che gli permettono di essere un giocatore sempre al centro della manovra. Le sue grandi qualità lo portano a pensare prima, e fare poi, giocate difficili (ma efficaci) in pochissimo tempo. Non solo. Nel suo repertorio spiccano le sue doti balistiche da calcio piazzato. Racconta di ispirarsi a Juninho Pernambucano e David Beckham, e i risultati gli danno ragione. Riesce ad imprimere al pallone traiettorie beffarde, in grado di sorprendere i portiere avversari (per informazioni chiedere a Weidenfeller). Un talento completo, arrivato al Milan alla ricerca della consacrazione definitiva.

Hakan cresce nel settore giovanile del Karlsruhe, facendo il suo esordio in prima squadra nel 2011. In due anni colleziona 55 presenze e 17 gol con la maglia bianco-blu, finendo sui taccuini di molte squadre blasonate. Alla fine è l’Amburgo a bruciare la concorrenza e ad assicurarsi il giovane turco, che nella stagione 2013-2014 conferma le sue grandi qualità chiudendo l’annata con 38 partite giocate e 11 reti. Su tutte la magia da 41 metri del 22 febbraio 2014 che consegna all’Amburgo il successo nella sfida contro il Borussia Dortmund. A rafforzare le sue prestazioni ci sono giocate e assist da assoluto protagonista. Tutto questo non passa inosservato a Roger Schmidt (tecnico del Bayer Leverkusen), che decide di puntare su di lui affidandogli le chiavi della manovra delle aspirine. In due stagioni e mezzo (gli ultimi 4 mesi non li ha giocati a causa di un pre-contratto firmato e non rispettato nel 2011 con i turchi del Trabzonspor) ha totalizzato 87 presenze e 20 gol tra Bundesliga e Coppa tedesca. Il tutto condito dall’esperienza con la maglia della nazionale turca a cui ha fatto seguito la convocazione per gli Europei del 2016 in Francia.

Fonte: AC Milan

Mirabelli: “Calhanoglu ci farà divertire. E gli concederemo più tempo…”

Il d.s. del Milan, Massimiliano Mirabelli, ha chiosato con queste parole sull’arrivo di Calhanoglu:

“Voglio dare il benvenuto ad Hakan: siamo sicuri che farai divertire noi e i nostri tifosi. Ti concediamo un po’ più di tempo perché arrivi da tre mesi di inattività e quindi è giusta un po’ più di pazienza. Benvenuto al Milan”.

Fassone: “Orgogliosi di Calhanoglu, è indispensabile per il gioco di Montella”

Così l’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, nel corso del video di presentazione e della firma di Calhanoglu con il Milan:

“È il sesto dei nuovi acquisti che mettiamo a disposizione del nostro allenatore già da dopodomani. È stato voluto fortemente ed è indispensabile per la modalità di gioco che il nostro allenatore ha in mente di perseguire. È conosciutissimo, non c’è bisogno di scoprirlo. Massimiliano (Mirabelli, ndr) e il suo team hanno visto tantissime partite di Calhanoglu negli ultimi anni, sono certo che si divertirà e che farà divertire i nostri tifosi. Siamo orgogliosi di presentarlo”.

Calhanoglu: “Grazie al Milan e ai tifosi, farò il massimo per ripagare l’affetto”

Ecco le primissime parole di Hakan Calhanoglu da calciatore del Milan, rilasciate nel corso del video di presentazione pubblicato sul profilo facebook ufficiale della società:

Per prima cosa voglio ringraziare Mr. Fassone e Mr. Mirabelli per il mio trasferimento al Milan. Sono stato fermo quattro mesi, non è stato facile per me, ora sono felice di essere qui al Milan: farò il massimo per i tifosi, per il club e per la squadra. Grazie di aver creduto in me e di avermi ridato la possibilità di giocare a San Siro. Farò del mio meglio”.

Calhanoglu ha parlato anche ai cronisti presenti all’uscita a Casa Milan:

È molto bello essere in Italia e al Milan. Il museo è molto grande e molto bello e ti fa capire la grandezza di questo club. Sono molto contento di esser qui. Ho amato Ronaldinho, Gattuso e Maldini. Spero di fare grandi cose qui. Voglio ringraziare i tifosi per l’accoglienza calorosa. È una grande occasione per me – riporta MilanNews.ited è bello vedere tutto questo affetto nei miei confronti da parte dei tifosi. Farò il massimo per ripagare loro, il club e darò tutto per la squadra”.

Ufficiale: Calhanoglu è del Milan!

Ora è ufficiale: Hakan Calhanoglu è un nuovo calciatore del Milan. Dopo i test atletici, le visite mediche e l’idoneità sportiva, il trequartista turco ha firmato il contratto che lo legherà ai colori rossoneri per le prossime quattro stagioni. L’acquisto, come di consueto con l’arrivo della proprietà cinese, è stato annunciato tramite un video caricato sui profili social della società. Calhanoglu è il sesto colpo della sessione estiva di calciomercato.

Ecco il comunicato del Milan:

AC Milan comunica di aver acquisito dal Bayer 04 Leverkusen le prestazioni sportive di Hakan Calhanoglu, che ha firmato un contratto con il Club rossonero fino al 30 giugno 2021.”.

Milan, visite mediche in corso per Calhanoglu

È iniziata presto la giornata di Hakan Calhanoglu. Il turco, come da programma, si è presentato di buon mattino alla clinica “La Madonnina” di Milano, dove da pochi minuti ha iniziato a sostenere le visite mediche propedeutiche alla firma del contratto che lo legherà al Milan per i prossimi anni.

“Felice di essere qui”: il programma del primo giorno milanese di Calhanoglu

Hakan Calhanoglu è atterrato a Milano. L’ultimo grande acquisto del club rossonero è sbarcato in Italia con un volo privato proveniente dalla Germania, pronto diventare un nuovo calciatore del Diavolo. “Sono felice di essere qui”, le primissime parole da milanista in pectore rilasciate dal turco ai giornalisti presenti davanti al Westin Palace.

Il programma del primo giorno al Milan di Calhanoglu è il seguente: il trequartista si riposerà nel proprio hotel in zona Repubblica sino alle 16, quando partirà alla volta di Milanello per svolgere i primi test atletici. Le visite mediche e gli esami di idoneità sportiva sono in calendario per domattina, nella solita clinica milanese “La Madonnina”: superato questo step, Calha andrà a Casa Milan per firmare con i rossoneri.

Calhanoglu-Milan, contratto quadriennale da 2,5 a stagione più bonus

Arrivano i dettagli sull’accordo ormai raggiunto per il trasferimento al Milan di Hakan Calhanoglu. Al Bayer andranno 20 milioni più 4 di bonus, mentre il turco – informa Gianluca Di Marzio – è pronto sposare la causa rossonera firmando un quadriennale da 2,5 milioni a stagione più bonus. L’ufficialità dell’acquisto, come di consueto, è subordinata al superamento delle visite mediche, in calendario tra domani e lunedì.

Milan, fatta per Calhanoglu: domani è a Milano, colpo da 20 milioni più bonus

E sono sei! Il Milan ha preso Hakan Calhanoglu: domani – riporta Gianluca Di Marzio – il giocatore sarà a Milano e sosterrà una prima parte delle visite mediche, che poi dovrebbero essere completate lunedì. Per strappare il turco al Bayer Leverkusen, il Diavolo ha messo sul piatto 20 milioni più 4 di bonus.

Tutto fatto, ovviamente, anche con il giocatore, pronto a firmare un quadriennale da 2,5 milioni a stagione più bonus. Artefice del colpo Calhanoglu è soprattutto il d.s. Massimiliano Mirabelli, il quale ha voluto fortemente al Milan.

Calhanoglu-Milan alle battute finali: c’è ottimismo per chiudere la trattativa

Ottimismo e voglia di costruire una rosa per competere in ogni fronte. Il Milan continua fortissima il suo mercato. E in questi istanti è in corso uno scambio di mail direttamente col Bayer Leverkusen per portare Calhanoglu in rossonero.

Prezzo fissato: il Milan pagherà 20/21 milioni di euro fissi, si stanno decidendo i bonus: sia il valore che quelli legati alle variabili, se presenze o piazzamenti. Insomma, siamo alle battute finali e filtra un grande ottimismo per la conclusione della trattativa.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Il Milan ha in pugno Calhanoglu: domani si conta di chiudere

Il colpo a centrocampo del Milan ha un nome ed un cognome: Hakan Çalhanoğlu. La trattativa tra il calciatore turco è alle battute decisive. Scambio di mail continui tra il Milan e il Bayer Leverkusen: tra le due società ballano circa 1/2 milioni di euro tra la parte fissa e i bonus.

I rossoneri sono arrivati ad offrire 21 milioni più bonus, con il club tedesco sceso fino a 25 milioni totali. Già domani il Milan conta di fare il passo decisivo per chiudere l’operazione e formalizzare il tutto entro lunedì.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, ottimismo per Calhanoglu

Ottimismo galoppante a Casa Milan per Hakan Calhanoglu. Il Diavolo – riporta Gianluca Di Marzio – coltiva buone sensazioni sul turco e anche oggi sono stati positivi i contatti avuti col Bayer Leverkusen: Fassone e Mirabelli sono convinti di poterlo prendere alle condizioni economiche poste dal Milan, senza arrivare ai 30 milioni chiesti dalle Aspirine.

Milan, nuovi contatti col Bayer per Calhanoglu

Nuovi contatti per il Milan per Hakan Çalhanoğlu. L’obiettivo della società rossonera è quello di abbassare le richieste del Bayer Leverkusen per poter chiudere l’operazione e portare il trequartista turco a Milano. La pretesa iniziale di 30 milioni da parte del club tedesco era stata ritenuta troppo elevata, ma i rossoneri potrebbero chiudere per una cifra vicina ai 20 milioni più bonus. L’operazione ormai conclusa per Borini, non esclude però altre operazioni in attacco per i rossoneri. L’attaccante italiano è visto più come un jolly offensivo e nelle strategie di Mirabelli continuano ad essere percorribili le strade che portano sia a Çalhanoğlu che a Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Calhanoglu, carta vincente per il nuovo Milan

Sfumata la pista per Keita, è sempre più vivo l’interesse per il 23 enne turco del Bayer Leverkusen, Hakan Calhanoglu.

Il giovane, potrebbe essere la carta vincente per il nuovo Milan e inserirsi perfettamente nel 4-3-3 di Montella. Il suo ruolo naturale è quello di trequartista, ma è stato schierato anche più volte sulla mediana. Ottimo anche come mezz’ala sinistra o attaccante esterno. Tende a partire da sinistra per poi accentrarsi e tirare con il destro, suo piede forte. Letale nelle punizioni che rappresentano, insieme agli assist, le sue specialità. 

Il giovane turco, in scadenza di contratto con il Bayer nel 2019, in 111 gare di Bundesliga ha realizzato 28 reti e 22 assist. Non scende in campo dal 28 gennaio scorso, dopo essere stato squalificato dalla FIFA per aver firmato nel 2011 un contratto con il Trabzonspor, dove poi non andò. Dal 2014, dopo il trasferimento all’Amburgo, gioca nel Bayer Leverkusen. Nell’ultima mezza stagione ha segnato 6 reti in 15 partite, e una in 6 partite di Champions League.

Entrato nel mirino rossonero, è già stato raggiunto l’accordo di massima con il giocatore. Sembra essere più vicino anche l’accordo con il Bayer che partendo da un’iniziale richiesta di 30 milioni, si ammorbidisce sempre più. Le impressioni sono positive, il club rossonero conta di riuscirla a chiudere per 20 milioni.

Calhanoglu è un ottimo giocatore con grandi capacità nonostante un carattere non semplice. Chissà che il giovane turco, non dimostri proprio con la maglia rossonera quel talento che ha da vendere.

Milan più vicino a Calhanoglu: il Bayer Leverkusen si sta ammorbidendo

Il pressing annunciato non si è fatto attendere: il Milan punta deciso su Hakan Çalhanoglu. I rossoneri sono fiduciosi, la trattativa col Bayer Leverkusen prosegue in modo positivo. Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del club, sta spingendo per chiudere la trattativa.

L’offerta fatta dal Milan è di 15 milioni più bonus, a fronte della richiesta dei tedeschi di 30 milioni. Tuttavia, il Bayer sta ammorbidendo la propria posizione e i rossoneri contano di chiuderla sui 20 più bonus. Prossime ore decisive, dunque, per il passaggio del turco al Milan.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, Calhanoglu pista concreta: avviati i contatti col Bayer

Quattro acquisti già ufficializzati e nessuna voglia di fermarsi. Il Milan continua a muoversi per rinforzare la rosa di Montella e il nome nuovo è quello di Hakan Calhanoglu. Prima richiesta di informazioni per il calciatore di proprietà del Bayer Leverkusen che piace e non poco alla dirigenza rossonera. Avviati i primi contatti tra le parti, fonti tedesche parlano già di un accordo tra il Milan e il giocatore.

Dal club rossonero filtrano conferme che svelano come Fassone e Mirabelli abbiano già effettuato un primo sondaggio via mail e messo in piedi i primi contatti. Hakan Calhanoglu è il nome nuovo sul taccuino del Milan, la dirigenza rossonera ha individuato nel classe ’94 il nuovo esterno offensivo da regalare a Montella.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Ag. Calhanoglu: “Confermo i contatti col Milan”

Accordo Milan-Calhanoglu. L’indiscrezione arriva direttamente dalla Germania, con i rossoneri che sarebbero in parola con il trequartista del Bayer e della Turchia. Bektas Demirtas, agente del giocatore, ha confermato l’interesse del Diavolo, ma non l’intesa raggiunta tra le parti: “Ci sono stati contatti – ha confermato il procuratore del turco – il Milan è uno dei top club europei“.

Dalla Germania: Milan, accordo con Calhanoglu

Indiscrezione tutta da verificare arrivata dalla Germania. Il Milan – riporta Revier Sportavrebbe trovato un accordo con Hakan Calhanoglu, talentuoso trequartista del Bayer Leverkusen e della Nazionale turca. In scadenza di contratto con le Aspirine nel 2019, ora bisognerà trovare un accordo economico con il club di appartenenza: Calhanoglu costerebbe ai rossoneri una cifra tra i 20 e i 30 milioni di euro.

L’agente del turco, intanto, non si nasconde e conferma i contatti con il Milan: clicca qui per tutti i dettagli.