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L'a.d. Fassone, mister Montella e il d.s. Mirabelli nel giorno del rinnovo dell'allenatore

Milan, sprint sul mercato: ora il centrocampista e l’attaccante. E se partono Niang e Paletta-Gomez…

Dopo la riflessione e l’attesa, ora è tempo dell’azione. Il Milan torna a muoversi sul mercato dopo tre settimane di standby, per chiudere in bellezza una campagna rafforzamenti tanto sorprendente quanto pirotecnica. All’appello manca l’agognato attaccante, con Kalinic destinato nelle prossime ore a vestirsi di rossonero, ma la dirigenza non si limiterà a chiudere per il croato.

Fassone e Mirabelli, infatti, puntano ad altri colpi per puntellare la rosa di Montella. È sempre aperta la caccia a un altro centrocampista, con Renato Sanches che resta in cima alla lista rossonera (gli addii di Sosa e Mauri, da tempo sulla lista degli esuberi, possono favorire ulteriormente l’arrivo di una nuova mezzala), ma attenzione ad altri movimenti in attacco: la possibile partenza di Niang a 18-20 milioni porterebbe risorse da investire in un altro calciatore offensivo.

Occhio anche alla difesa: Paletta e Gomez piacciono in Turchia e potrebbero partire entrambi. In quel caso, con soli quattro centrali a disposizione (Bonucci, Musacchio, Romagnoli e Zapata), il Milan andrebbe in cerca di un uomo per completare il pacchetto – riporta MilanNews.it -, soprattutto se il mister decidesse di passare alla difesa a tre.

Milan, ultima curva per Kalinic. Ma c’è spazio anche per il “top”

Sembra in dirittura d’arrivo l’affare Nikola Kalinic. Dopo quasi due mesi di attesa, per il croato è iniziata la settimana decisiva per l’agognato trasferimento in rossonero: salvo colpi di scena, il Milan dovrebbe concludere la trattativa con la Fiorentina sulla base di 25 milioni di euro, con Montella che potrà finalmente avere la punta richiesta alla dirigenza da settimane.

La contemporanea cessione di Bacca, sempre più vicino al Villarreal, non esclude però altre operazioni in entrata nel parco attaccanti. L’idea di Fassone e Mirabelli è quella di sistemare il reparto con Kalinic, ma mantenendo gli occhi ben aperti in vista degli ultimi giorni di agosto, quando si proverà a portare al Milan anche un centravanti “top”: i nomi rimangono quelli difficilissimi di Aubameyang e Belotti.

Da Bacca a Kalinic: le ultime sull’attacco del Milan

Carlos Bacca-Milan, prove di addio. Il colombiano è sempre più vicino al Villarreal anche se non c’è ancora l’accordo definitivo sulla formula, ancora oggetto di discussione tra i club. Con Bacca che oggi potrebbe aver svuotato il suo armadietto nel blitz di un’ora a Milanello.

Punto Kalinic: manca anche qui l’accordo definitivo, non sulla cifra (25 milioni di euro senza l’inserimento di Antonelli) ma sulle modalità di pagamento: una volta definito questo ultimo punto il giocatore sarà a Milano. Luca Antonelli e il Milan, intanto, hanno ancora dei dubbi legati all’inserimento (in prestito) dello stesso terzino nell’operazione-Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, inizia la settimana di Kalinic

Da settimane Fassone e Mirabelli avevano rinviato l’acquisto di un attaccante a dopo Ferragosto. Perciò ci siamo: nonostante Aubameyang ammicchi da Dortmund (ma i costi dell’operazione, 80 milioni di cartellino, piu di 10 di stipendio, sarebbero sostenibili solo con un extrabudget) Nikola Kalinic pare l’affare più semplice da realizzare. La Fiorentina che valuta la punta 30 milioni è aperta a due formule: 25 più 5 di bonus o l’inserimento di Antonelli nei colloqui.

Fonte: Corriere della Sera

Milan, voglia di extrabudget per andare oltre Kalinic

Duvan Zapata continua a scalpitare per il Toro. E’ il suo chiodo fisso da settimane, come abbondantemente raccontato, ha detto no ad almeno tre proposte (due dall’estero, Watford compreso). E i granata aspettano il momento giusto per affondare, contando sulla sponda dell’agente, confidando di poter trovare un’intesa con il Napoli. Ripetiamo: nelle strategie granata Duvan è il perfetto partner di Belotti, per Mihajlovic sarebbe una coppia esplosiva con il Gallo, roba da far venire il mal di testa alle difese avversarie. E il discorso Belotti-Milan è completamente chiuso? Di “completamente” nulla esiste, con 20 giorni di mercato da consumare. Cairo tiene duro e fin quando Belotti avrà questo tipo di atteggiamento nessun problema. Può darsi che lo abbia fino al 31 agosto, ma non diamo sentenze.

Come già raccontato nei giorni scorsi, il Milan potrebbe avere la forza di mettere sul tavolo una cifra importantissima, più importante di quella proposta settimane fa, per provare a convincere il Toro. Il famoso extrabudget che potrebbe essere concesso per affondare il colpo. Avere l’extrabudget significa provarci con maggiore forza, nella speranza di riuscirci, pur sapendo che ci sono montagne da scalare. Ambizioni che devono tenere conto della realtà e del tempo che trascorre. In contemporanea le evoluzioni per Aubameyang sono inevitabilmente condizionate dalia vicenda Dembelé-Barcellona. E il Milan sa quanto sia complicato, con i giorni che trascorrono, trattare con il Dortmund. In questi giorni è stato accostato Cavani ai rossoneri, ma l’attaccante sta bene al Psg, ha rinnovato e non sembrano esserci margini. Piuttosto un retroscena: quando fu rinviato il primo closing, era pronto un viaggio a Parigi per cercare di convincere il Matador prima che si legasse ulteriormente al Psg. Ma con il rinvio del closing fu cancellato inevitabilmente quel viaggio. Diego Costa? Sono stati fatti tentativi, ma oggi – almeno oggi – l’attaccante ha sempre l’Atletico Madrid in testa da gennaio, il suo è un atto di fede. La Samp su Duvan? E’ un’operazione ai limiti del surreale, almeno oggi, De Laurentiis non concederà sconti. E a Giampaolo piace sempre Falcinelli. La Fiorentina? Apprezzamenti, non trattative. E Duvan spera sempre nel Toro.

Tornando al Milan, per ora tiene bloccato Paletta, malgrado l’insistenza di tre club (due italiani), non accetta proposte per Niang, aspetta gli eventi. Fino a quando esisterà una possibilità che prescinda da Kalinic, il Milan la valuterà senza fretta. Perché Kalinic piace da sempre a Montella, ma l’extrabudget ha altri scopi e identikit. Intanto, l’infortunio di Biglia pone un problema a centrocampo: Locatelli e Montolivo bastano? Resta sempre valida l’idea Badelj, ma in questi giorni può succedere di tutto. Renato Sanches può ancora essere una suggestione, ma non ha le caratteristiche di Biglia. E l’extrabudget per il Milan significa andare a caccia di un top per l’attacco. Come minimo provarci…

Fonte: Alfredo Pedullà

Milan, attesa per il domino degli attaccanti. Ma l’Everton può rubarsi Kalinic

Sono settimane di attesa e di riflessione a Casa Milan, dopo due mesi di mercato a dir poco scoppiettanti. Alla campagna rafforzamenti rossonera mancano solo gli ultimissimi tasselli, tra cui soprattutto il colpo da 90 in attacco: Fassone e Mirabelli ne sono pienamente consci e rimangono in stand by, pronti a rituffarsi nelle trattative per completare la rosa di Montella.

La momentanea e calcolata immobilità milanista, però, rischia di ritorcersi contro. Se Aubameyang è sempre più vicino a restare al BVB a causa della probabile cessione di Dembélé, Nikola Kalinic è ancora con la valigia in mano a Firenze, ma il tempo potrebbe scadere: sul croato, infatti, è forte il pressing dell’Everton, pronto a soffiare il giocatore al Diavolo e ad accontentare le richieste dei viola con un’offerta da 25 milioni di euro.

Se la Fiorentina sarebbe più che disponibile a chiudere con i Toffees, dal giocatore per ora filtra chiusura. Non è un mistero che Kalinic voglia giocare nel Milan e che abbia già rifiutato altre destinazioni, ma questa prolungata telenovela potrebbe spazientire il ragazzo e giocare contro la dirigenza rossonera. Che, per sua stessa ammissione, attende l’inizio di un effetto domino europeo di attaccanti dal quale uscirà anche la nostra nuova.

Il direttore sportivo del Milan Massimiliano Mirabelli

Mirabelli: “L’attaccante? Aspettiamo il momento giusto”

Così il d.s. del Milan, Massimiliano Mirabelli, sul ko rossonero col Betis e sul mercato ai microfoni di Premium Sport HD:

“Io nuovo idolo dei tifosi milanisti? Gli idoli devono essere i giocatori, ne abbiamo presi tanti e bravi. Oggi è stata una giornata bellissima, di entusiasmo attorno al Milan e ci fa piacere; il risultato ci piace di meno.

Abbiamo già fatto tanti regali, speriamo di fare quello giusto se c’è l’occasione giusta negli ultimi giorni di mercato. L’attaccante? Sì, è lì che dobbiamo fare qualcosina, stiamo valutando bene le possibilità e aspettiamo il momento giusto. Ci sono diversi profili che stiamo valutando, aspettiamo per vedere qual è la migliore cosa“.

Mirabelli: “Lavoriamo per l’attaccante, non possiamo sbagliare. Aubameyang? È nel mio destino…”

Massimiliano Mirabelli, d.s. del Milan, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne del QS.

Sul rapporto con Fassone: “Avevamo già un rapporto splendido quando lavoravamo insieme all’Inter, poi lui è uscito ingiustamente dal club nerazzurro, mi ha chiesto di stare insieme e mantenuto la promessa affidandomi l’area tecnica del Milan, dicendomi ‘ti ho visto lavorare, so chi sei…’ Be’, ho sposato più lui che il Milan, rischiando grosso nei giorni dell’attesa del closing che non arrivava mai. Ma io ho sempre creduto che ce l’avremmo fatta, alla faccia di quelli che adesso non riescono a mandarla giù…”.

Sul ruolo di d.s.: “Faccio un lavoro che mi piace. Questi sono stati mesi bellissimi, abbiamo fatto qualcosa di grande, di inedito, ma il bello viene adesso: appena finita la squadra ecco tanti ragazzi da vedere, da seguire in un torneo che si gioca tre/quattro volte alla settimana, e all’estero, sempre aggiornati sulle tecniche che cambiano, sulle idee nuove da cogliere e trasmettere. Crescono gli impegni, cresce la cultura…”.

Su Aubameyang e sull’attaccante: “Aubameyang è nel mio destino: è stato il primo giocatore che sono andato a vedere dal vivo, il mio primo viaggio fu proprio per lui.

Nuovo attaccante? Ci stiamo lavorando e non possiamo sbagliare: anche Nikola Kalinić e Diego Costa sono nella nostra lista. L’attaccante ci vuole ma non possiamo sbagliare. Io non posso sbagliare per questi tifosi che mi apprezzano per quel che si è fatto, per la trasparenza del mio lavoro. L’ho visto qui, l’ho visto in Cina dove c’è un entusiasmo come a San Siro”.

Sulla questione fideiussioni di Bonucci e Biglia: “Ma ci rendiamo conto di che discorsi vengono fatti? Se decidi di prendere Bonucci e Biglia, e te li danno, saprai quello che stai facendo o no?”.

Sul rinnovo di Gigio Donnarumma: “Un’esperienza intensa, dura. Non era facile tenere Donnarumma, prima ci avevano provato altri, inutilmente, eppure ce l’abbiamo fatta noi, perché era importante, una conquista su cui costruire il resto. Come si è puntualmente verificato. E l’ha capito anche Raiola”.

Sui tifosi rossoneri e su Berlusconi: “Silvio Berlusconi ha fatto una scelta meditata e noi abbiamo realizzato tutti i suoi sogni. Anche di più. Noi abbiamo messo al centro del nostro progetto i tifosi: eccoli, li mostriamo orgogliosi. Per loro abbiamo lavorato in trincea, senza mollare mai, evitando le pillole avvelenate… Dove vogliamo arrivare? Primo traguardo, il tifo entusiasta, mai spegnerlo; e per questo bisogna realizzare qualcosa d’importante. Quei 67 mila dell’altra sera per Milan-Craiova ci assegnano una responsabilità straordinaria, da oggi alla Champions è il programma, ci vogliono risultati importanti ma è innegabile che abbiamo fatto una campagna scientifica: tanti giovani, pensando al domani, con Bonucci e Biglia i maestri che li aiutano a maturare, non solo per vincere oggi ma per realizzare un ciclo”.

Il direttore sportivo del Milan Massimiliano Mirabelli

Mirabelli: “Ora parola al campo. Mercato? Sappiamo cosa fare. Ibrahimovic…”

Il direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli, ha rilasciato un’intervista esclusiva a La Domenica Sportiva. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Le sensazioni sul nuovo Milan: “Abbiamo acceso l’entusiasmo e vogliamo far sì che non venga meno nei prossimi mesi: dobbiamo darci da fare. Abbiamo fatto una squadra nuova, Montella non ha potuto ancora fare un allenamento con tutti, quindi ora dobbiamo costruirla bene sul campo, dopo averla fatta bene sulla carta. Ora la parola passa al campo”.

Sul closing: “È stata lungo ed estenuante. È stato un closing lunghissimo, forse il più lungo della storia di un club, peraltro importante come il Milan. Ma non ci siamo neanche accorti che sia iniziato perché abbiamo iniziato a lavorare a capofitto e ancora non ci siamo resi conto di dove siamo”.

Sulla squadra: “Spero che questo mercato finisca al più presto, perché ad oggi ogni giorno i giornalisti chiedono continuamente notizie sul Milan, ma bisogna fermarsi. Abbiamo preso giovani forti, per aprire un ciclo importante, poi con Bonucci e Biglia sono chiocce che servono agli altri otto acquisti: è importante avere una guida”.

Su Biglia: “È un giocatore che in quel reparto ci dà le caratteristiche e il carisma che serve al nostro nuovo Milan”.

Su Bonucci: “Non è un colpo programmato come Biglia e gli altri, ma un’occasione da cogliere al volo. Parlavo con Lucci per altri giocatori e lui mi continuava a fare la battuta con Bonucci. I primi giorni neanche lo dissi a Fassone, poi parlai col ragazzo, il quale voleva indossare la maglia del Milan: la cosa si è fatta seria e velocissimamente l’abbiamo chiusa”.

Su altri colpi da qui a fine agosto: “Noi sappiamo quello che dobbiamo fare, siamo attenti sul fatto che dovremo fare qualcosa lì davanti. Il mercato degli attaccanti ancora non si è mosso”.

Su possibili ritorni: “Guarderemo a qualcosa di nuovo, nella vita non si sa mai che qualche vecchia conoscenza o ex giocatore possa tornare, ma non è questo il caso e non alludo a Ibrahimovic. Siamo con i piedi per terra e valutiamo le cose che dobbiamo fare e penso che lo faremo dopo Ferragosto”.

Su Raiola: “Ci siamo scontrati su alcune cose, ma rimane la possibilità di affrontare altri argomenti. È uno dei più potenti manager che ci sono, forse un giorno ci siederemo per qualcos’altro, anche se sappiamo quanto è dura trattare con lui. E lui sa quanto è dura trattare con noi”.

Milan, passi avanti per Kalinic. Cutrone blindato, Aubameyang…

Gli impegni di Europa League e il calciomercato, nella mente del Milan. E’ stato sorteggiato il prossimo avversario dei rossoneri: l’urna ha scelto i macedoni dello Shkendija, che hanno eliminato nel turno precedente i lituani del Trakai. L’andata si giocherà a Skopje il 17 agosto, il ritorno a San Siro la settimana successiva.

Quanto al mercato, invece, ci sono le tante attese novità su Nikola Kalinic: la trattativa potrebbe chiudersi dopo il 15 agosto. Negli ultimi giorni Ramadani ha tenuto vivi i contatti tra club, l’accordo con il giocatore è stato raggiunto da tempo e adesso si cerca solo quello definitivo con la Fiorentina. La richiesta è di 25 milioni di euro, mentre l’offerta avanzata da Fassone e Mirabelli è di 20. Tuttavia, le parti si stanno avvicinando ed è un segnale importante verso il possibile buon esito della trattativa. Diego Costa continua a piacere ma va convinto il giocatore che al momento vuole soltanto l’Atletico Madrid. E’ ormai noto, peraltro, che il Chelsea preferirebbe una destinazione diversa dal club spagnolo, in modo da monetizzare in minore tempo. Anche perché i Blues sono infastiditi dalla presa di posizione decisa del giocatore, che rifiuta a prescindere ogni altra destinazione.

Spostando un attimo l’obiettivo su chi già c’è, Patrick Cutrone resterà al Milan per questa stagione. Ha un contratto di quattro anni rinnovato lo scorso mese di giugno e i rossoneri non intendono privarsene. Il giovane attaccante inoltre è andato a segno contro il Craiova nella gara di ritorno, riscrivendo questo particolare record di giovane marcatore in precedenza appartenuto a Pato. Restano sempre vive le piste per Aubameyang, che deve ancora aggiornarsi nuovamente col Borussia Dortmund, e Renato Sanches, su cui però il Bayern Monaco ha posto diverse condizione, non sembrando più così incline alla cessione.

Fonte: Sky Sport

L'amministratore delegato del Milan, Marco Fassone

Fassone: “Falcao o Ibrahimovic? Non smentisco”

Il Milan vince e convince, i nuovi incantano per qualità e personalità, San Siro torna a vibrare come negli anni d’oro. Ma all’estate rossonera 2017, praticamente perfetta, manca ancora la ciliegina: l’arrivo di un bomber di respiro internazionale che renda la squadra definitivamente competitiva per le prime piazze del campionato.

Dopo settimane frenetiche, però, Fassone e Mirabelli si sono fermati: un momento di riflessione sul mercato necessario per prendere la miglior decisione possibile. Con Morata sfumato da tempo e Belotti ultra blindato dal Toro, i nomi più caldi per il Milan sono quelli di Kalinic e Aubameyang, con Diego Costa più una suggestione che altro. Ma occhio alle possibili sorprese.

“L’attaccante? Non vogliamo sbagliare il colpo che abbiamo in canna – ha dichiarato Fassone nel post Milan-Craiova -. Fino ad ora non ho mai detto di no a nessun nome che è stato fatto, non dico di no neanche a Falcao e Ibrahimovic ma tra i sei o sette nomi che sono stati fatti ci sono alcuni a cui siamo più vicini mentalmente e altri a cui siamo più lontani. Certo è che sono tutti buoni giocatori. Quanti soldi abbiamo ancora a disposizione? Non so dirlo precisamente, perché sto facendo ancora i conti…”.

Milan, è sempre caccia alla punta: Kalinic, Auba e Costa i nomi

A Casa Milan continua il periodo di riflessione sul mercato. Dopo due mesi pirotecnici, con dieci acquisti e i rinnovi di Montella e Donnarumma, la dirigenza rossonera ha congelato ogni trattativa: l’obiettivo è pensare con serenità e logica alle ultime mosse di questa estate. La priorità, come ampiamente risaputo, è il centravanti: salvo sorprese, ad oggi – riporta il Corriere della Sera il nome della nuova punta rossonera dovrebbe uscire dal trio Kalinic, Aubameyang e Diego Costa.

Aubameyang-Milan, ritorno di fiamma: pronto un nuovo tentativo

La prima partita ufficiale della stagione ha lasciato ai tifosi del Milan la sensazione che, al di là di una squadra da amalgamare e dei nuovi giocatori da inserire, qualcosa lì davanti manchi ancora. Ed evidentemente la stessa sensazione devono averla avuta anche Fassone e Mirabelli, considerando che torneranno alla carica per un centravanti.

La notizia del giorno, infatti, è che il Milan farà un nuovo tentativo per Pierre-Emerick Aubameyang, l’attaccante del Borussia Dortmund che non intende rinnovare il contratto con il club tedesco in scadenza nel 2020 e gradirebbe cambiare aria. L’operazione è complicata tra costo del cartellino (circa 70 milioni) e ingaggio (difficile convincerlo con meno di 10 milioni di euro), ma il club potrebbe destinare il budget restante tutto per il centravanti. La situazione, al momento, non è caldissima, ma “tiepida”, secondo quanto trapela da fonti rossonere.

Resta aperta l’ipotesi Kalinic: il croato è stato convocato dalla Fiorentina per l’amichevole con lo Sporting Lisbona a differenza di Vecino (che andrà all’Inter) e fino al 15 agosto (data fino alla quale il mercato in entrata del Milan sarà fermo) dovrà giocare per i viola. Poi negli ultimi 15 giorni il Milan dovrà eventualmente chiudere la trattativa.

Fonte: Premium Sport HD

Aubameyang scalpita in Svizzera: niente BVB o Cina, vuole il Milan

Fassone e Mirabelli non erano a Londra nella giornata di lunedì, ma in Sardegna per incontrare Jorge Mendes. Hanno messo i paletti per l’operazione Renato Sanches, hanno memorizzato la posizione di Diego Costa (che si è promesso all’Atletico Madrid) e Falcao (blindato dal Monaco fino al 2020).

Cosa potrà accadere nei prossimi giorni, magari dopo la gara di Europa League in Romania? Alcuni indizi porteranno in Svizzera, esattamente a Bad Ragaz, dove il Borussia Dortmund è in ritiro: il Milan vuole giocarsi tutte le carte per Aubameyang, consapevole di una partita non ancora chiusa. E la posizione dell’attaccante è chiara: per ora rifiuta il rinnovo, vuole fare un’esperienza diversa, prende tempo con la Cina anche se il Tianjin resta una golosa soluzione dal punto di vista dell’ingaggio. Ma intanto occhio sempre al Milan e alle missioni del tandem Mirabelli-Fassone nei prossimi giorni, a maggior ragione se Aubameyang manterrà questa posizione rigida vesso il suo attuale club.

Un nome che ingolosisce è quello di Aguero, non più solidissimo al Manchester City, ma al momento non ci sono trattative. Kalinic può essere preso in qualsiasi momento, ma il Milan per ora aspetta, a maggior ragione a poche ore dall’esordio in Europa League. Belotti non è una pista tramontata, mentre le parole di Renato Sanches (dopo la missione di ieri) confermano quanto vi abbiamo raccontato negli ultimi giorni: affare possibile che può diventare probabile quando il Milan avrà memorizzato quanto dovrà spendere per l’attaccante. C’è tempo.

Fonte: Alfredo Pedullà

Aubameyang tra mal di pancia e braccio di ferro. Milan, inizia la settimana clou

Due sere vi avevamo parlato di un Aubameyang perplesso e poco convinto di restare al Borussia Dortmund. Gli hanno messo sul piatto una proposta faraonica di rinnovo: lui ci vuole pensare bene perché si sente pronto per una nuova esperienza. In Cina da gennaio? Ieri sera abbiamo rispettato una fonte autorevole come la Bild, ma ci siamo permessi di aggiungere che la partita è aperta. Gennaio è lontano, i giochi si fanno oggi. Sta per avere inizio una settimana decisiva: per il Milan Aubameyang è la prima scelta da oltre cinque mesi, al rientro dalla Cina potrebbero essere approfonditi i contatti.

Il Milan, che presto dovrebbe salutare Bacca (sempre più vicino al Marsiglia, in Francia hanno preannunciato le visite per la prossima settimana), ha in pugno Kalinic, sbatte contro il muro Cairo per Belotti, se decidesse di proporre un’offerta di 70 milioni il banco Dortmund potrebbe saltare. E Mirabelli sarebbe felice di riabbracciare il suo pupillo che insegue da mesi e mesi, tra incontri segreti, blitz in Germania e faccia a faccia milanesi, con la presenza del diretto interessato. Ripetiamo: dopo la svolta Bonucci, mettere sul piatto un ingaggio vicino ai dieci milioni a stagione con i bonus non sarebbe certo un problema. La palla a mister Aubameyang, ma anche al Milan: tra la Cina che aspetta e il Dortmund che sa di essere in piena “partita aperta”.

Fonte: Alfredo Pedullà

Belotti spinge per il Milan: l’offerta può salire, presto confronto con Cairo

L’obiettivo è quello di fare chiarezza non oltre il 25 luglio. Riepilogando: Belotti spinge per il Milan, pur continuando ad avere un atteggiamento molto corretto e professionale nei riguardi del Toro. Ma il Gallo sa che un’occasione del genere arriverà tra un anno, forse, perché non anticipare? Servirà un confronto con Cairo, non tarderà.

A quel punto il presidente granata cosa farà? Se dovesse memorizzare dubbi e perplessità del Gallo, chiederà al Milan di alzare l’offerta. E il Milan sarebbe pronto a salire fino a 60-65 milioni. Puntando sul fatto che Mihajlovic non vede l’ora di avere Niang, Paletta ma possibilmente anche Locatelli, sono rinforzi graditissimi. Cairo e Petrachi sono abilissimi nel mercato in uscita, ossi durissimi, ma sono consapevoli che avere Belotti con la testa altrove non sarebbe il massimo. Anzi, potrebbe avere un effetto boomerang. Quindi, quella del Gallo è una questione da affrontare velocemente.

Il Milan avrebbe fatto e farebbe di tutto per prendere Aubameyang, ma la posizione del Borussia Dortmund è diventata molto rigida. Su Morata vi abbiamo raccontato l’importante passaggio del pomeriggio, contatto ufficiale con il suo agente è in stand-by, l’investimento sarebbe molto più alto. Ma l’imprevedibilità del mercato rossonero consiglia di non sottovalutare qualsiasi soluzione. Il Milan potrebbe prendere Kalinic in qualsiasi momento aumentando la proposta alla Fiorentina: c’è il gradimento di Montella, ma su Belotti c’è il gradimento di tutti…

Fonte: Alfredo Pedullà

Milan, si raffredda Aubameyang: è Belotti la prima scelta. Ma Montella “dice” Kalinic

Obiettivo attaccante. Il Milan continua a cercare il rinforzo giusto da consegnare a Montella in questo reparto. Il poker d’assi (tra cui scegliere) è presto servito: i nomi sono sempre quelli di Belotti, Kalinic, Aubameyang e Morata. Su quest’ultimo però la squadra che ha avviato contatti diretti con il Real Madrid è il Chelsea. Per Aubameyang, invece, al momento c’è più freddezza da parte del Milan nonostante domani i rossoneri giocheranno proprio contro il Borussia e ci potrà essere la possibilità di parlare con i dirigenti del club tedesco.

Dunque Belotti è la primissima scelta, se il Toro abbasserà le pretese (sempre di 100 milioni, cifra alla quale il Milan non è arrivato), e poi c’è sempre Kalinic: resta lui il più fattibile ed è un attaccante che Montella vuole, al quale l’allenatore ha detto ‘sì’ e che vorrebbe avere a disposizione anche abbastanza presto (tenendo conto del preliminare di Europa League in programma il 27). Dunque non si chiude il casting per il futuro attaccante del Milan e – se il Torino non abbasserà la richiesta per il Gallo – potrà davvero chiudere per Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

“Dai Belotti, vieni al Milan”

Telefonate, soldi, segnali: i retroscena dell’affare (da Premium Sport HD)

A fine campionato era solo un hashtag di tendenza: #belottimilan. Poi è diventata una suggestione, adesso è un’ipotesi più che concreta. Andrea Belotti è l’obiettivo numero uno del Milan, soprattutto del tecnico Vincenzo Montella che ha già chiamato più volte l’attaccante del Torino. E questo è solo uno dei tanti segnali che lasciano immaginare un cambio maglia (ma non di paese) del centravanti titolare della Nazionale.

Come ha spiegato il nostro Paolo Bargiggia nel corso di Premium Sport News, Belotti al momento è senza agente perché ha rotto il legame con Lancini, il procuratore che ha firmato la clausola per l’estero da 100 milioni col Toro: così a lavorare al suo arrivo al Milan potrebbe essere Alessandro Lucci, procuratore di Montella e di Bonucci. Altri due segnali: 1) Belotti è amico di Bonucci e il nuovo difensore rossonero, dopo aver provato a chiamare Morata, potrebbe fare lo stesso col Gallo; 2) Cairo ha capito che il giocatore vuole andare via come si è dedotto dalle ultime dichiarazioni del presidente.

I problemi, per il Milan, sono due: Cairo vuole portare a termine un’operazione che prevede 60 milioni cash più l’arrivo in granata di Niang e Paletta. Fuori dal discorso, invece, Locatelli che viene ritenuto incedibile. In secondo luogo i dirigenti del Milan hanno bisogno di un extra-budget dalla proprietà cinese ed è a questo che lavorerà Fassone durante la tournée in Cina. Ci sarebbe un terzo problema: i proprietari cinesi vorrebbero riprovare con Morata, ma al di là della valutazione di 90 milioni, in realtà per ora Florentino Perez non lo cede, almeno finché non riuscirà a prendere Mbappé. E poi l’intermediario Bozzo non ha ricevuto segnali dal Milan. Ecco perché Belotti è davanti ad Alvaro e ha sorpassato sia Aubameyang che Kalinic.

Fonte: Premium Sport HD

Milan, è Aubameyang la ciliegina del mercato: pronto l’assalto se salta il Tianjin

Non solo Kalinic. Il croato piace molto a Montella e alla dirigenza – e lui ha già esposto pubblicamente la propria volontà di vestire la maglia del Milan -, ma non è l’unica punta seguita per affiancare André Silva. I rossoneri, infatti, continuano a sperare in un grande colpo in avanti, più mediatico del viola. E il nome è di quelli che fanno sognare: la stella del Borussia Dortmund e capitano del Gabon, Pierre-Emerick Aubameyang, uno dei migliori attaccanti d’Europa tornato prepotentemente nelle mire di Fassone e Mirabelli.

L’ex Saint-Etienne – scrive La Gazzetta dello Sport – sta trascorrendo gli ultimi giorni di vacanza in Grecia, a Mykonos, prima del teorico inizio di stagione con la maglia del BVB. Ma questa estate, per lui, doveva essere quella dell’addio: Aubameyang vuole lasciare Dortmund e i gialloneri credono che sia il momento giusto per venderlo e realizzare una corposa entrata economica. I cinesi del Tianjin (la squadra del nostro Cannavaro, ndr) continuano a sperare di ingaggiarlo sino alla chiusura del mercato locale, prevista per il 15 luglio. Ma in caso di ennesimo assalto a vuoto, il Milan è pronto al contrattacco. Ad oggi non ci sono altri club oltre al Tianjin su di lui (PSG e le big di Spagna e Premier non sono interessate) e il Diavolo è deciso a tornare alla carica.

Mirabelli, già prima del closing, aveva strappato un “sì” di massima al Milan. Il d.s. rossonero – prosegue la Rosea – aveva incassato da tempo l’ok di Aubameyang e famiglia, ma le offerte clamorose dalla Cina hanno spinto il clan del gabonese ad alzare le pretese. I 7,5 milioni a stagione proposti dal Milan sono ben lontani dalle cifre prospettate dal Tianjin, ma il club di Cannavaro ha dovuto rallentare senza affondare il colpo: c’è ancora spazio e margine per tentare un clamoroso ribaltone, sperando che da qui al 15 luglio non arrivi la chiusura tra le parti. Al Milan manca la ciliegina, il centravanti di razza, per ottenere la lode su un mercato già ora sontuoso: Aubameyang è considerato il nome giusto. E con qualche cessione in avanti (Bacca, Lapadula e Niang) anche possibile.

Milan, continua il pressing su Kalinic

André Silva più Kalinic? Dopo la difesa e il centrocampo, il Milan ha piazzato un acquisto anche in attacco con il portoghese, ma studia già il bis, anche in virtù del costo relativamente basso del 9 lusitano (36-38 milioni bonus compresi). Il croato è una pista gradita a Montella ed economicamente fattibile: la sua clausola rescissoria è di 50 milioni di euro, ma potrebbe essere tranquillamente ribassata sino a 25-30.

André Silva è del Milan: i dettagli e le cifre dell’affare

Colpo a sorpresa, per non dire clamoroso. Il Milan ha scelto André Silva e ha chiuso la trattativa con il Porto in una sola sera – decisiva la mediazione del procuratore Jorge Mendes – tanto da avere già fissato in mattinata le visite mediche del ragazzo.

L’accordo coi lusitani è arrivato sulla base di 38 milioni di euro (bonus compresi), mentre il 9 della Nazionale portoghese firmerà un contratto quinquennale. In giornata, o al più tardi domani, sarà ufficializzato il passaggio al Milan di André Silva.

Milan, colpo André Silva: è a Milanello, domani visite mediche

Un mercato non solo scoppiettante ma con annessi anche colpi di scena per il Milan. André Silva, attaccante del Porto con una clausola rescissoria da 60 milioni, è stato segnalato a Milanello con Fassone e Mirabelli. La trattativa addirittura sarebbe stata già definita e domani sono in programma le visite mediche per il giocatore alle 7:45 alla clinica La Madonnina.

Il Porto vorrebbe chiudere sui 40 milioni ma Jorge Mendes conta di farla chiudere sui 30 magari con bonus al Milan. Ci sono stati contatti negli ultimi giorni tra Porto e Milan attraverso Jorge Mendes. A breve verranno svelate anche le cifre dell’affare ma André Silva può davvero considerarsi un nuovo giocatore del Milan.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Il Milan non molla Belotti

Tra l’offerta per Kalinic e i contatti per André Silva, il Milan non molla Belotti. Il tentativo fatto in settimana col Torino (un’offerta ufficiale da 45-50 milioni) non sarà l’unico approccio verso il Gallo: Fassone e Mirabelli – scrive La Gazzetta dello Sporttorneranno a chiedere a Cairo il centravanti della Nazionale.

Sarà necessario, però, migliorare la proposta: il presidente granata chiede 100 milioni per il cartellino di Belotti e non accetterebbe mai la metà, ma potrebbe ammorbidire la sua posizione con una parte cash più alta e con qualche contropartita come Zapata, Kucka e Niang.

Milan, André Silva in ascesa: decisivo il ruolo di Jorge Mendes

Il grande centravanti da regalare ai tifosi del Milan per la prossima stagione potrebbe essere André Silva. Secondo quanto riferisce Daniele Miceli il 21enne del Porto, nonostante la giovane età, risulterebbe il meno caro tra tutti gli attaccanti seguiti dai rossoneri, ovvero Aubameyang, Belotti, Diego Costa e Morata.

L’agente del giocatore, Jorge Mendes, è infatti in ottimi rapporti con la dirigenza rossonera e aiuterebbe il Diavolo a smuovere il Porto dalle richieste iniziali di 60 milioni di euro di clausola rescissoria, arrivando a uno sconto di 10-15 milioni per chiudere sui 45-50.

Dal punto di vista tecnico Andrè Silva è poi il tipo di numero 9 ideale per Montella perché partecipa alla manovra non ‘llimitandosi’ solo alla finalizzazione (sono 21 i gol in 44 presenze nell’ultima stagione) ma fornendo assist ai compagni (8 nell’annata appena conclusa). A completare il quadro un’importante esperienza marurata a livello internazionale con il club e con la nazionale lusitana. Tutti questi ingredienti pongono André Silva in pole position, o comunque non indietro, rispetto alle altre stelle seguite dal Milan.

Fonte: Premium Sport HD

Milan, budget di 55 milioni per il centravanti. Belotti troppo caro: in rialzo André Silva

Morata, Belotti, Aubameyang e Diego Costa. Quattro grandi attaccanti, tutti seguiti e corteggiati dal Milan, ma troppo cari per le casse di via Aldo Rossi. È sicuro che il Diavolo prenderà un centravanti top, ma difficilmente, almeno per oggi, sarà uno di quelli citati sopra: Fassone e Mirabelli – fa sapere Premium Sport HD avranno a disposizione un budget di 55 milioni di euro. Cifra ben lontana dalle richieste sinora avute per Belotti & co.

Date le resistenze dei vari Real, BVB e Torino a cedere le proprie punte, valutate cifre vicine ai 90-100 milioni, il Milan dovrà guardare altrove. E al momento sono in rialzo le quotazioni di André Silva, talento del Porto e della Nazionale portoghese: ha un costo del cartellino (40 milioni di euro) e un salario (basterebbero 2,5 milioni all’anno) alla portata delle finanze rossonere. Più indietro Kalinic.

Diego Costa-Milan, sì a una condizione

Una bomba nella notte. Diego Costa ha annunciato che lascerà il Chelsea, raccontando di un messaggio di Conte con un invito in tal senso. Probabilmente le conseguenze di quanto accaduto a gennaio quando l’allenatore e l’attaccante ebbero un confronto molto acceso per via del trasferimento in Cina che poi saltò. Cosa può accadere ora? Diego Costa vorrebbe tornare all’Atletico Madrid, ma il mercato degli spagnoli è bloccato. Il Milan può entrare in lizza? Sì, ma a una condizione: che Jorge Mendes lo liberi dal Chelsea, oppure che ammortizzi al massimo il costo del cartellino e puntando sulla rottura del rapporto.

A queste condizioni il Milan potrebbe anche arrampicarsi e pagare una cifra di ingaggio ben oltre il budget, avvicinandosi anche ai 9-10 milioni a stagione più bonus. Partiamo dal presupposto che Costa ha un ingaggio da 12 milioni netti, che deve andar via e che l’intervento di Mendes in tal senso sarà fondamentale per non far volare il cartellino a cifre irraggiungibili. E si lavorerà in tal senso. Occhio agli spostamenti di Fassone in giornata, l’incontro con Mendes potrebbe avvenire non obbligatoriamente a Milano.

Nella lista di Jorge Mendes resta André Silva e si può lavorare con il Porto per prenderlo sotto la clausola di 60 milioni, ma la situazione Diego Costa va seguita. Il contropiede di Morata che prima aveva detto sì ai rossoneri e che poi ha cambiato idea ha messo il club rossonero nella necessità di studiare nuovi orizzonti per l’attacco. Belotti? Piace, ma per ora la situazione è bloccata. E lo stesso discorso riguarda Aubameyang: altri contatti, ma sia il Borussia Dortmund che il diretto interessato devono ancora decidere (il Psg insiste sempre). Ecco perché il Milan studia altre strade, con Fassone in movimento…

Fonte: Alfredo Pedullà

Diego Costa: “Conte mi ha scaricato via sms: devo cercarmi una squadra”

Diego Costa è ufficialmente sul mercato. È stato lo stesso attaccante del Chelsea a svelare pubblicamente di doversi cercare una nuova squadra: “Conte mi ha appena mandato un messaggio. C’era scritto che non rientro più nei suoi piani. Quindi vuole vendermi” – ha dichiarato il giocatore nel post partita di Spagna-Colombia – “L’Atletico Madrid? È chiaro che mi piacerebbe tornare, sarebbe stupendo, è un club che amo, però stare 4-5 mesi senza giocare è complicato, anche perché è l’anno che porta al Mondiale quindi devo riflettere bene sul futuro”.

Che farà adesso? Il suo futuro è un rebus, ma è sicuro che Diego Costa sia rimasto deluso dai Blues e da Conte: “Dopo tutto quello che ho fatto al Chelsea, Conte mi ha liquidato con un messaggio… Ora devo cercarmi una squadra per giocare. Se il tuo allenatore ti dice che non ti vuole più, che puoi fare? Puoi solo andartene. Non mi hanno chiamato, sono stato io a girare al club il messaggio di Conte. Ora il Chelsea deve vendermi. E a prezzo di saldo. Perché non mi vuole più? Ah non lo so, avrò fatto una stagione brutta”.

Anche il Milan, a caccia di un grande centravanti, è accostato a Diego Costa: nel caso in cui non si concretizzassero le piste attualmente più calde come Belotti e Aubameyang, il Diavolo potrebbe farci più di un pensiero.

Addio Morata, in pole c’è Aubameyang: ecco l’offerta del Milan

Raffreddatasi la pista Morata, il Milan è tornato “caldo” su Pierre-Emerick Aubameyang. Non sono piaciute le parole dello spagnolo dopo la finale di Champions League, in cui ha chiuso la porta ai rossoneri con parole inequivocabili: “In Italia la mia squadra è la Juventus”, ha tuonato l’attaccante madridista. E ora, con Belotti sempre blindato da Cairo con una richiesta da 100 milioni di euro, il Diavolo ha messo il gabonese in cima alla lista.

Per Aubameyang – scrive stamane La Gazzetta dello Sport – Fassone e Mirabelli sono pronti a presentare al Borussia Dortmund e al giocatore un’offerta economica decisamente importante, esattamente la stessa messa in preventivo per Morata: 60 milioni di euro per il club, 7,5 più bonus a stagione al ragazzo. Il quale, tuttavia, sinora ha richiesto cifre più elevate (tra i 10 e i 12 milioni annui) per lasciare la Bundesliga. Troppi per il Milan, ma anche per le altre squadre interessate: nessun club è riuscito ad accontentare l’esoso bomber africano.

Insomma: tutto è ancora in divenire e soggetto a cambiamenti continui, ma Aubameyang ha sorpassato Morata. E se Cairo non abbasserà le pretese per Belotti, il capitano del Gabon rimarrà davanti anche al Gallo. Ma ciò che è certo, inscalfibile nonostante ribaltoni e colpi di scena tipici del mercato, è solo una cosa: che sia Aubameyang, Belotti, Morata o un altro, il Milan prenderà un grande centravanti.

Milan, viaggio in Germania anche per Aubameyang. Su Morata…

Missione in Germania, a sorpresa, anche per Aubameyang. La terza o la quarta negli ultimi mesi, dopo quelle che vi avevamo raccontato. Il Milan vuole prendere un attaccante di grido, Aubameyang non ha mai rappresentato una seconda scelta, il Milan torna in azione. Il cartellino costa almeno 70 milioni, ma i rossoneri hanno messo in preventivo una spesa del genere. Nuovo tentativo, in attesa di capire se ci sarà un gioco al rialzo (il Psg si era già interessato, senza escludere l’irruzione di altri club) per forzare la mano al Dortmund che dovrà prendere una decisione definitiva.

Cos’è successo con Morata? Esattamente questo: il Milan aveva incassato una disponibilità di massima, in attesa di andare dal Real. Sapeva del Manchester United, ma contava di avere ulteriori conferme su un’apertura verso il ritorno in Italia anche in virtù delle nozze in arrivo con Alice. Il Milan non si aspettava questa retromarcia, cercherà ulteriormente di capire nei prossimi giorni, ma non forzerà la volontà di chicchessia. Morata non era “a un passo” come abbiamo letto, la sua presa di posizione ha raffreddato tutto. Vedremo.

Fonte: Alfredo Pedullà

Milan, è il giorno di Morata: oggi prenderà una decisione sul futuro

Milan, è arrivato il giorno decisivo per Alvaro Morata. E più in generale per conoscere il nome di chi sarà il nuovo numero 9 rossonero. Lo spagnolo, infatti, prenderà in giornata con i familiari la decisione definitiva sul proprio futuro – scrive stamane il Corriere della Sera – e dovrà superare i dubbi palesati nel post finale di Champions sulla prossima stagione.

“Non so se resto o vado via, non dipende solo da me” ha dichiarato Morata dopo il triplice fischio di Juventus-Real Madrid. Una scelta difficile e importante, con anche il Manchester United nel pieno della bagarre: il padre Alfonso ha fatto intendere a una radio spagnola che i Red Devils sono l’unico club che si è fatto avanti per lui (inserendo De Gea nella trattativa, ndr). Ma il Milan in realtà è vivo e aspetta notizie dal giocatore.

In via Aldo Rossi c’è fiducia, anche in virtù della ricca proposta contrattuale avanzata all’attaccante: 8 milioni a stagione per cinque anni. Fassone e Mirabelli non hanno fissato alcun incontro con il Real Madrid, in attesa che Morata faccia definitiva chiarezza.

Milan, rialzo per Belotti: offerti 80 milioni più un giocatore

Il Milan non lascia e, anzi, raddoppia. In via Aldo Rossi non ci si rassegna per Andrea Belotti: il Torino continua a fare muro e chiede i 100 milioni della clausola rescissoria (che in teoria varrebbe solo per l’estero, ndr), ma i rossoneri hanno pronta un’altra succulenta offerta per convincere Cairo a liberare il Gallo.

Il piano per Belotti lo svela l’edizione odierna de La Stampa: il Milan mette sul piatto 80 milioni di euro più il cartellino di un giocatore a scelta tra Niang, Bertolacci e Lapadula, il quale si trasferirebbe alla corte di Mihajlovic. Il Diavolo alzerebbe la parte cash della proposta (la prima era stata di 60) e confermerebbe l’inserimento nella trattativa di un calciatore gradito al Torino.

Tentativo forte e concreto per il Gallo, ma il primo obiettivo del Milan per l’attacco resta Alvaro Morata. Lo spagnolo è il nome in cima alla lista di Mirabelli e il profilo ideale scelto da Montella per il reparto avanzato: l’assalto al giocatore del Real inizierà dopo la finale di Champions League.

Montella vota Morata: “È l’ideale per noi”

È Alvaro Morata l’obiettivo numero uno del Milan per l’attacco. E anche mister Montella preferirebbe lo spagnolo alle alternative Aubameyang e Belotti: l’Aeroplanino – fa sapere il Corriere dello Sport – ha una smaccata preferenza per lui e non l’ha nascosta ai giornalisti nel corso del Workshop rossonero dei giorni scorsi in Sardegna. “È l’attaccante ideale”, ha confessato Montella a proposito di Morata.

Milan, c’è Morata in pole. Ma Aubameyang…

È Alvaro Morata il primo nome sulla lista del Milan per l’attacco. Il d.s. Mirabelli si è già mosso con l’agente del giocatore ed è pronto a sferrare l’affondo dopo la finale di Champions del 3 giugno, ma nel frattempo sonda anche altre piste. Su tutte, Pierre-Emerick Aubameyang, per il quale ieri si è visto a Casa Milan l’agente Petralito: il gabonese – riporta il Corriere della Sera – non si è accordato con nessun altro club ed è la “alternativa” del Milan, se così si può chiamare, a Morata.

Morata, Milan in pole position: al Real Madrid 60 milioni

Ne parliamo da settimane, ora arriva anche la conferma dalla Spagna: “Il Milan stringe il cerchio intorno a Morata“. Ecco il titolo di Marca che dedica una pagina alla trattativa che potrebbe infiammare l’estate rossonera: il grande colpo che Fassone e Mirabelli hanno in canna riguarda proprio l’ex attaccante della Juve.

Morata in questa stagione ha giocato poco: 26 presenze in campionato, moltissimi spezzoni, solo 5 volte in campo 90 minuti. In Champions, tra quarti e semifinali, è sceso in campo una sola volta, per appena 2 minuti, nel ritorno al Calderon contro l’Atletico, a qualificazione ormai in cassaforte. Ecco perché l’attaccante gradirebbe andare di nuovo via da Madrid per giocare di più e la Serie A, che già conosce, sarebbe la destinazione ideale, considerando anche che la sua fidanzata, Alice, è italiana.

Secondo Marca l’affare potrebbe andare in porto alla cifra di 60 milioni, almeno è quanto mette sul piatto al momento il Milan. Il Real Madrid, in realtà, non ha ancora dato l’ok all’addio del giocatore che ha riportato a casa esercitando il diritto di recompra con la Juve. Prima i blancos dovrebbero garantirsi la riserva di Karim Benzema.

Fonte: Premium Sport HD

Milan, è Belotti l’alternativa a Morata: contatti continui. Si punta sul suo essere “milanista”

Dall’ufficialità ormai prossima di Musacchio ai colpi Kessié e Ricardo Rodríguez ormai chiusi, passando per la ricerca del bomber utile a regalare al Milan della prossima stagione un profilo importante per competere al meglio tra Italia ed Europa.

La dirigenza rossonera ha individuato in Andrea Belotti la principale alternativa ad Alvaro Morata e Pierre-Emerick Aubameyang per l’attacco: profilo sul quale la società rossonera si è spostata con convinzione, nonostante la richiesta del Torino resti attualmente pari alla clausola rescissoria (da 100 milioni) fissata per una possibile cessione all’estero.

La strategia rossonera resta incentrata sull’essere ‘milanista’ di Belotti, per un’esperienza rossonera che per l’attaccante granata rappresenterebbe il coronamento di un sogno, e sulla consapevolezza che il Toro non può rischiare, dopo la fantastica stagione vissuta, di non cederlo. Contatti continui nelle scorse ore e nei prossimi giorni, anche con l’agente del giocatore, per tentare il colpo: in casa di mancata riuscita positiva, possibile la virata su profili alla Nikola Kalinic.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, per l’attacco spunta Farias

Sondaggio con il Cagliari per l’attaccante italobrasiliano. Montella lo aveva seguito già in passato

Diego Farias è nel mirino del Milan e quell’interesse manifestato sotto traccia nei mesi scorsi potrebbe a breve trasformarsi in qualcosa di più concreto. Montella lo aveva seguito già in passato, prima di approdare sulla panchina rossonera, e l’ha monitorato con attenzione in una stagione che ha visto l’italobrasiliano segnare sette reti in diciotto partite di campionato. Ala destra o seconda punta, giocatore rapido e tecnico, Farias con la sua duttilità può adattarsi a diverse soluzioni tattiche. Una carta in più in un attacco che il Milan sta per ristrutturare profondamente. Tra Milan e Cagliari c’è una forte sintonia in fatto di mercato, non a caso i due club a gennaio si sono aiutati risolvendo le rispettive grane tra i pali con lo scambio Gabriel-Storari.

In questi mesi, intanto, Farias ha maturato il diritto alla cittadinanza italiana: il 21 febbraio l’attaccante ex Chievo è arrivato a 10 anni di residenza ininterrotta nel nostro Paese. Deve essere convocato ora dal Comune di Cagliari per prestare giuramento e ritirare la nuova carta d’identità che gli permetterà, tra l’altro, di muoversi all’estero come calciatore comunitario, il che può aprirgli più facilmente certe piste straniere. A Cagliari è arrivato nel 2014, con un riscatto di 2 milioni di euro pagato al Chievo. La valutazione oggi è decisamente in doppia cifra.

Fonte: Corriere dello Sport

 

Morata e Fabregas, sogni di Mirabelli per un grande Milan

Musacchio, Kessié, Ricardo Rodriguez. Mancano ancora firme e ufficialità, ma il Milan è già pronto a piazzare tre grandi colpi di mercato, i primi di un’estate che si preannuncia finalmente ricca di acquisti ed entusiasmo. Il Diavolo ha l’accordo con tutte le parti (gli altri club e i giocatori) e aspetta la fine dei campionati per poter ufficializzare i nuovi arrivi: salvo ribaltoni, è tutto praticamente definito per i primi colpi del nuovo corso milanista.

Ma non finisce qui. Nelle idee della proprietà cinese e della nuova dirigenza rossonera c’è l’ambizione di costruire sin da subito una squadra altamente competitiva, pronta per giocarsi le proprie chance alla pari con le altre prime della classe in Serie A. Arriverà sicuramente una punta di livello internazionale e con ogni probabilità anche un altro centrocampista oltre a Kessié che dia qualità, esperienza e personalità al reparto più bisognoso di rinforzi.

Due campioni, oltre a qualche rinnovo, per finire l’opera di rifondazione della squadra su nuove solide basi. I sogni di Fassone e soprattutto Mirabelli sono due: Alvaro Morata e Cesc Fabregas. Il Milan – scrive il Corriere della Sera – vorrebbe regalare a Montella la coppia di spagnoli per permettere alla squadra il salto di qualità necessario per competere al top in Italia e in Europa, anche se non sarà affatto facile convincere Real Madrid e Chelsea.

Vola l’hashtag #BelottiMilan: i tifosi vogliono il Gallo. E il Milan…

Sono tantissimi i tifosi milanisti che hanno aderito a un nuovo momento popolare che sta chiedendo a gran voce l’acquisto di un calciatore. Non Aubameyang o Morata, i profili ricercati per l’attacco, né i vicinissimi Musacchio-Kessié e nemmeno il duo Luiz Gustavo-Ricardo Rodriguez, il cui agente è stato lunedì a Casa Milan: i supporters rossoneri vogliono Andrea Belotti. E hanno avviato una campagna social per convincere la dirigenza a puntare sul Gallo, intasando il web con l’hashtag #belottimilan in ogni dove: account personali, articoli di giornali e siti, profili social del giocatore e non solo.

I risultati sono stati notevoli: 4 milioni di interazioni in una settimana, viste da 1,6 milioni di persone. #belottimilan non è entrato tra i trend topic, cioè tra i più usati di twitter, ma restano comunque numeri importanti che sottolineano la voglia matta dell’ambiente milanista di abbracciare Belotti. Piace la sua implacabilità sotto porta (in questa stagione, tra Torino e Italia, ha segnato la bellezza di 36 reti) ma soprattutto la sua risaputa fede milanista: è cresciuto nel mito di Shevchenko – ricorda La Gazzetta dello Sport – e faceva le foto con Maldini e Inzaghi. E in più è un ragazzo con la testa sulle spalle, umile e semplice: un caso raro al giorno d’oggi.

Ma non sarà affatto facile portarlo al Milan, perché Cairo chiede una cifra altissima: 100 milioni di euro, lo stesso valore della clausola rescissoria del Gallo (che in teoria vale soltanto per l’estero). Il club di via Aldo Rossi – svela la Rosea – ha parlato con Belotti (e oggi ha anche incontrato il Torino, qui i dettagli), ma si è concentrato su altri obiettivi come Aubameyang e Morata, anche perché il Toro ha il preciso desiderio di tenerlo ancora per un’altra stagione. Ma tutto, come sempre, dipenderà dalla volontà del giocatore. E chissà che non voglia vestire quella maglia rossonera che sognava da bambino…

Milan, Morata primo obiettivo. In alternativa c’è Kalinic

Per l’attacco mirino puntato su Alvaro Morata, seguito ormai non più velatamente dai rossoneri. Sullo spagnolo del Real Madrid – al quale aveva pensato anche la Juventus con qualche contatto ma senza mai approfondire – ci sono il Chelsea e soprattutto il Manchester United, ma la fidanzata italiana – con la quale Morata andrà a nozze il prossimo giugno a Venezia – potrebbe spingere per un ritorno in Italia.

Per questo motivo quella legata al classe ’92 resta una possibilità ed una pista che il Milan vuole percorrere finchè potrà. E se il profilo di Morata – o Aubameyang – dovesse risultare irraggiungibile, ecco che i rossoneri inizieranno a muoversi su attaccanti che giocano in Serie A. In questa lista c’è anche Nikola Kalinic, che piace soprattutto a Montella.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan, il piano per Morata

Il Milan è entrato in partita per Alvaro Morata con il passo giusto e aspetta di incontrare il Real Madrid a fine stagione per poter riportare in Italia il giocatore. Dopo settimane di abboccamenti, ricerche del canale giusto e anche qualche intoppo, il club rossonero si è affidato alla consulenza dell’avvocato Bozzo, l’agente Fifa che era stato il regista del trasferimento di Morata alla Juve e che è molto stimato dal Real Madrid dai tempi del trasferimento di Cassano in Spagna.

L’avvocato Bozzo è amico della famiglia dell’ex Juventus, collabora con il suo agente spagnolo Juanma Lopez e ha cominciato a delineare il piano milanista per l’operazione Morata. E’ vero, la concorrenza sul giocatore potenzialmente è forte: Chelsea, Manchester United e in seconda battuta Paris Saint Germain se prende Simeone.

Ma il Milan garantirebbe a Morata il posto di titolare e il giocatore, scottato da questa stagione da panchinaro, ha paura di non trovare il giusto spazio con gli altri club. Giocare con Isco e magari con Deloufeu se rimarrà, altri spagnoli come lui, lo stimola tantissimo. Il ds del Milan Mirabelli martedi era a Madrid per Real-Atletico e ha cominciato a conoscere il mondo Real.

Fonte: Premium Sport HD

Milan, piace Dolberg: il centravanti per Montella

Il danese dell’Ajax sta stupendo tutti: i rossoneri ci pensano

John Steen Olsen ha colpito ancora. Dopo Ibrahimovic, Eriksen e tanti altri, lo scout danese dell’Ajax ha fatto fare centro un’altra volta ai “Lancieri”. All’Amsterdam Arena sta brillando il talento di Kasper Dolberg, in gol anche contro il Lione nella semifinale di Europa League. Centravanti puro, a 19 anni e alla prima stagione in prima squadra, ha già gli occhi di mezza Europa su di sé, Italia compresa. Il suo nome è sul taccuino del Milan.

Un gol ogni centocinquantacinque minuti in questa stagione tra Eredivisie, Champions League ed Europa League. Non male per un ragazzo del 1997 costato solo 270mila euro alle casse dell’Ajax la scorsa estate per sostituire Milik approdato al Napoli a suon di milioni. E i rimpianti del resto sono durati poche settimane, giusto il tempo per Dolberg di prendere le misure del primo campionato della sua carriera in prima squadra, in Danimarca giocava nell’Under-19 del Silkeborg, e delle porta dell’Amsterdam Arena. Detto, fatto. Quattordici gol e sei assist in Eredivisie, undici reti e cinque passaggi chiave in Europa League dopo il sigillo timbrato anche nei preliminari di Champions League la scorsa estate. Numeri da fuoriclasse in erba presto diventato un idolo dei tifosi dell’Ajax.

Dolberg del resto è il prototipo del centravanti moderno ideale. Fisico granitico da quasi un metro e novanta abbinato a una tecnica invidiabile che, dati i 19 anni, potrà solo migliorare. Predilige il destro con cui sprigiona un calcio potente e spesso preciso, ma anche di testa conclude a rete con grande precisione. Il rapporto occasioni create e concretizzate è ampiamente sopra la media e da quella doppietta al PEC Zwolle alla settima giornata di campionato il suo posto al centro dell’attacco non è mai stato in discussione. Il danese infatti non è il classico centravanti scandinavo da piazzare in mezzo all’area, ma con la tecnica individuale e il senso tattico è in grado di svariare su tutto il fronte d’attacco, come dimostrato anche contro il Lione nella semifinale europea.

Prestazioni che hanno attirato l’attenzione dei più grandi club europei a partire dal Manchester United di Mourinho fino a quelli nostrani dove il Milan, alla ricerca di un rilancio a metà tra l’immagine e il futuro, ha fatto un primo sondaggio con l’Ajax per capire la possibilità di arrivare al giocatore. “Non ho ancora parlato con alcun club italiano” si è affrettato a dichiarare l’agente del giocatore in esclusiva a SportMediaset.it, ma l’affare – se si farà – è da considerarsi ancora a uno stadio embrionale di colloqui informativi tra le società interessate e l’Ajax, forte del contratto del giocatore firmato fino al 2021. Anche il Napoli è interessato.

Resta da capire quale sarà la strategia del nuovo Milan che, dopo settimane passate a parlare di Aubameyang, Morata e Dzeko, con annessi costi proibitivi, potrebbe decidere di fare un investimento importante per il futuro per un attaccante che già oggi è valutato dai Lancieri almeno 25-30 milioni di euro. Cifra che i rossoneri hanno lasciato intendere di voler investire per il prossimo centravanti da regalare a Montella. Ancora meglio se per un talento di prospettiva che ha già dimostrato coi fatti la sua dimensione europea.

Fonte: SportMediaset

Idea Milan, ecco Dzeko: servono 35 milioni

C’è anche Edin Dzeko (31 anni) fra gli obiettivi di mercato del Milan. Le avventure di Bacca e Lapadula sono ormai ai titoli di coda, anche se ancora ieri l’agente del colombiano Sergio Barila ha garantito che il suo assistito ha in mente sono la maglia rossonera. Ma il nuovo Milan «made in Cina» vuole e deve ripartire da Gigio Donnarumma fra i pali e da un attaccante i spessore che, da quando ha abdicato Filippo Inzaghi (estate 2012), praticamente il Milan non ha mai più avuto. Dzeko potrebbe essere il bomber giusto al posto giusto nell’eventualità la Roma decida di venderlo. Il bosniaco è rifiorito nella sua seconda annata giallorossa tornando sui suoi livelli di massimo rendimento nel Wolfsburg e nel Manchester City. Il contratto di Dzeko è in scadenza il 30 giugno 2020. Il bosniaco rappresenta sicuramente una garanzia assoluta, ma la nuova era inaugurata dal diesse Monchi potrebbe portare importanti e clamorose novità.

INVESTIMENTO – Sicuramente Vincenzo Montella, che quando è arrivato al Milan si è ritrovato nell’organico Bacca e Lapadula senza aver la facoltà di poter scegliere un attaccante che segni a lui gradito, ha le idee molto chiare per quanto riguarda la fase offensiva. Vuole un attaccante capace di finalizzare le numerose azioni offensive costruite dalla sua squadra e, comunque, abile nel dialogo con i compagni in fase di impostazione. Dzeko rivisto e corretto da Luciano Spalletti è cresciuto anche da questo punto di vista. La Roma è disposta a sacrificarlo per una cifra importante (almeno 35 milioni di euro) e, comunque, il Milan avrebbe l’opportunità di puntare su un elemento dal rendimento sicuro e costante. Il bosniaco si è perfettamente integrato in un campionato come quello di Serie A che al primo impatto rischia di non essere subito semplice e comprensibile agli stranieri.

Fonte: Corriere dello Sport

Milan, fissato il budget per la punta: 60 milioni. Aubameyang o Morata?

Ormai è chiaro: il nuovo Milan cinese partirà anche da un nuovo importante centravanti. In estate arriverà dal mercato un “9” di spessore internazionale: il Diavolo – fa sapere la Repubblicaavrà a disposizione ben 60 milioni di euro per completare l’acquisto dell’attaccante. Una cifra che potrebbe anche aumentare in caso di cessione di qualche esubero come Bacca e Niang (quest’ultimo al Watford in prestito con diritto di riscatto). I nomi più apprezzati dalla dirigenza rossonera sono due: Aubameyang e Morata.

Bacca-Milan, addio a fine stagione

Finirà in estate, salvo ribaltoni, l’avventura rossonera di Carlos Bacca. Il colombiano sarà messo sul mercato e lascerà quasi certamente il Milan: la “prova” dell’addio è che il Diavolo sta ricercando proprio un grande centravanti, che dovrebbe raccogliere l’eredità del Peluca. D’altronde, nonostante i gol e i tentativi fatti, Bacca non è funzionale al gioco di Montella, scrive stamane La Gazzetta dello Sport.

Insomma: le strade del Milan e del bomber di Barranquilla sono destinate a separarsi. E chissà che già in questo finale di stagione non ci possa essere un’altra punta al posto di Bacca: Lapadula scalpita e potrebbe avere una chance dal 1′ già contro l’Empoli. Se dovesse far bene, convincendo Montella a rivedere le gerarchie dell’attacco, l’ex Siviglia potrebbe trovare meno spazio in queste sue ultime settimane rossonere.