Calciomercato – Milanismo

Categoria: Calciomercato

Zlatan Ibrahimovic.

Milan, si studia il clamoroso ritorno di Ibrahimovic

A Casa Milan si lavora per affiancare un altro centravanti a Higuain e Cutrone: Leo e Maldini lavorano per Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic torna al Milan. Una suggestione a dir poco clamorosa, rilanciata dal Corriere della Sera proprio stamane, giorno del 37° compleanno dello svedese. A Casa Milan si starebbe segretamente studiando il bis del campione di Malmo in vista del prossimo mercato di gennaio, quando Gattuso potrebbe chiedere alla società un rinforzo in attacco. Higuain e Cutrone assicurano i gol, ma le ultime settimane hanno certificato che due soli centravanti di ruolo sono pochi: ecco che nasce l’ipotesi Z.

La pista è tutt’altro che semplice, ma Leonardo e Maldini stanno provando a capirne la fattibilità. Ibrahimovic è legato ai Los Angeles Galaxy sino al dicembre 2019, ma sarebbe pronto a chiudere in anticipo il legame coi californiani per intraprendere l’avventura del ritorno in rossonero. D’altronde non è un mistero che Zlatan si sia trovato benissimo al Milan e che se ne sia andato a malincuore, ceduto nella nefasta estate del 2012 per meri motivi economici. I sondaggi sono già iniziati: per Ibra – informa il quotidiano meneghino – sarebbe pronto un contratto di sei mesi, da gennaio a giugno 2019, per riportare il Milan in Champions e poi ridirsi addio.

Mancano ancora tre mesi pieni di partite ed impegni prima del prossimo calciomercato, ma l’idea Ibrahimovic è tutt’altro che assurda. Il Diavolo ha la necessità di rimpolpare la batteria delle punte per evitare le emergenze totali viste con Empoli e Sassuolo e lo svedese si sente ancora un calciatore di alto livello, voglioso di giocare altri due anni in un top club come il Milan prima di chiudere la carriera in patria al Malmo. Senza dimenticare il parere fondamentale della famiglia e in particolare della moglie Helena, entusiasta di un possibile ritorno a Milano.

Si riparte, sotto il segno del «diciannove» e «siamo a posto così»

Diciannove. Il numero del capitano della scorsa stagione, certo, ma soprattutto quello dei giocatori transitati dal Milan in un anno. Undici lo scorso anno, otto questo. Diciannove. Giustamente ci si domanda cosa vorrà dire, a prescindere dalle ovvietà, per esempio che il Milan dell’ultima gestione Berlusconi-Galliani andava rifondato, per usare un eufemismo. Di quel progetto là portiamo ancora i segni, beffardamente evidenziati proprio venerdì dall’elegante uscita di scena di tale Marchisio Claudio, un professionista che, con ancora due anni di contratto che lo legavano alla società più aziendalista d’Italia, ha preferito defilarsi e trovare fortuna altrove per quest’ultima parte della propria carriera. Che Dio l’aiuti. Da noi c’è chi altrettanto buon senso non ha avuto, nemmeno in considerazione del fatto che oggi non è nelle condizioni di dare al Milan ciò che Marchisio avrebbe forse potuto ancora dare alla sua Juve (o forse no). Diciannove, dicevamo: come l’anno in cui ci apprestiamo a entrare, nel corso quale inevitabilmente ci aspettiamo segnali forti, magari non decisivi, ma potenti.

Mesi addietro, come un disco rotto, andavo ripetendo ad amici e conoscenti che del mercato in entrata mi sarebbe interessato poco; intendiamoci, non perché non vi fosse bisogno di nuovi innesti. Il mio ragionamento verte(va) sul fatto che il Milan di oggi sta ancora scontando certe colpe del passato, e lo fa mediante la presenza in rosa di quei giocatori che, sfortunati quanto si vuole, Milanello avrebbero dovuto lasciarlo tempo addietro. So di toccare un nervo scoperto, in un senso o nell’altro, ma non posso farci alcunché se nel calcio non conta solo il calcio. Fino all’ultimo Leonardo ha provato ad accomodare soluzioni che soddisfacessero tutti, sebbene l’impressione è che in uscita a venirne fuori un po’ più ammaccata sia stata la società anziché i singoli giocatori.

Kalinic Nikola, vice-campione del Mondo senza medaglia e super campione d’Europa con medaglia annessa, se ne va ad un prezzo che a quanto pare, dicono i contabili, non ci aiuta granché ma tutto sommato nemmeno ci danneggia troppo. Bonucci Leonardo, il presente assente della scorsa stagione, emblema di una proprietà dalla consistenza analoga, andava accompagnato alla porta in ogni modo lecito, ed in fondo lo scambio alla pari con Caldara ci sta soprattutto in considerazione del fatto che si è trattato della chiave di volta per sbloccare Higuain. Gonzalo, GH9. È lui la vera bomba del nostro mercato, la seconda della serie A dopo colui per cui è stato allestito un Truman Show di dubbio gusto il giorno stesso che ha messo piede nella Penisola. Sulle spalle del centravanti argentino e del nostro splendido giovane comasco, Patrizio, l’intero peso di un attacco che come minimo deve fare meglio dell’anno scorso, obiettivo alla portata (ché se non lo fosse, davvero, meglio non pensarci). Nota a margine per Manuel Locatelli e André Silva. Per quanto riguarda il classe ’98, figlio nostro, specie alla luce di come si sono conclusi i lavori, non sarebbe stato affatto male dargli un’ultima chance – per quanto mi riguarda meritava lui molto più di altri. Quanto al portoghese, apprezzato da alcuni, detestato da molti, mi spiace: il ragazzo i numeri ce li ha, non scherziamo; forse, come dicono, non era ancora pronto per il nostro campionato, forse, ancora più probabile, deve ancora limare certe asperità caratteriali, certamente non avrebbe accettato il ruolo di terza punta, ed il suo procuratore in tutto ciò non è stato certo dalla nostra parte (e speriamo che il 9 e il 63 non prendano nemmeno un raffreddore). Pero oh, è un altro che avrei voluto vedere messo alla prova un’altra volta. Entrambi sacrificati sull’altare dei conti, ineludibili.

Sui vari Bakayoko, Laxalt e Castillejo, ultimi arrivati, mi sembra opportuno sospendere il giudizio. Si tratta di pedine da cui ci si può aspettare di tutto, meraviglie così come delusioni cocenti. Non dei fuoriclasse, certo, sebbene chi scrive coltivi un debole per Laxalt, e da tempi non sospetti – un mio caro amico, genoano, incassò i complimenti del sottoscritto due anni or sono, con un bel «è l’unico dei vostri che prenderei, mentre invece ci mandate sempre quelli sbagliati». Bakayoko viene da dodici mesi non esaltanti a fronte di una stagione al Monaco che lo aveva trasformato nel sogno proibito di chissà quanti (chissà, non ricordo), mentre di Castillejo si parla in termini di vice-Suso, laddove i pochi stralci visionati su YouTube paiono suggerirmi qualcosa di diverso. Ad ogni modo, il Milan la scorsa stagione, tra le altre cose, ha sofferto la penuria di rincalzi, in alcuni casi proprio la totale assenza. Sanno pure i custodi dei campetti di periferia che senza una buona panchina non si va da nessuna parte, sebbene Gattuso dia l’impressione di essere più Sarriano che Allegriano, per cui se si fissa con quei 13/14 vai a capire che ne sarà degli altri. Toh, guarda caso quelli siamo, non da un punto di vista strettamente numerico ma ci siamo capiti.

Siamo a quel punto del discorso che vorremmo liquidare in fretta e furia, mentre invece rimestare in certe cose può essere a suo modo terapeutico. Lo ammetto: rientro tra quelli che in Milinkovic-Savic ci ha creduto forte. Non sperato, sia chiaro… ero proprio persuaso che, in un modo o nell’altro, sarebbe stato nostro. L’incognita, da par mio, non era il FPF, la (non)potenza di Elliott o che so io. No. L’incognita era Lotito Claudio, che non a caso si è dimostrato ancora una volta terribile controparte in una qualunque trattativa, figurarsi in relazione al suo pezzo più pregiato. Ora, se di trattativa si è trattato, sì o no, non saprei: non conosco personalmente nessuno che avrebbe modo di confermare o smentire. A occhio mi pare che qualcosa di più di una semplice «consultazione» vi sia stata. Leonardo smentisce categoricamente, e a noi non rimane che prenderlo in parola. Se avessi però voluto vaneggiare, così, giusto perché non saprei come allungare il brodo, avrei scritto che per Elliott presentarsi con una trattativa così lunga ed estenuante uscendone a mani vuote avrebbe rappresentato un biglietto da visita non in linea coi loro standard, e siccome sapevano che non sarebbe stato affatto semplice, tra paletti e venditore, meglio negare sin dall’inizio, «nenti sacciu e nenti ricu», così da un lato ti fai mediaticamente rispettoso agli occhi della UEFA (che comunque sono convinto sia stata consultata ogni due per tre), dall’altro non getti discredito su una realtà consolidata, sì, ma che qui da noi si conosce poco tra i profani, e che nel calcio, in fin dei conti, specie nel nostro, è neofita. Sono convinto anch’io che 120 milioni fossero troppi, sì, ma è stato bello, anzi stupendo sperarci, e secondo me Lotito ha fatto bene a resistere: non lo perderà di certo a poco, e chi sa che non abbia già avuto specifiche rassicurazioni in tal senso.

Nondimeno, sia chiaro, quali che siano le intenzioni nel medio-lungo periodo, Elliott non è un giocatore come tutti gli altri: la sua sola presenza rischia di mettere in discussione certi equilibri consolidati, dare una scossa a un sistema che, campanilismi a parte, ne ha estremo bisogno. Finora, ed è ancora presto, lo ha fatto con discrezione, oserei dire sottobanco, riprendendo dai capelli una squadra che fra un mese il giovedì sera si sarebbe limitato a preparare l’incontro della domenica sulla lavagna tattica. E guardate che non è poco, essere stati riammessi all’Europa League intendo, sul cui peso potremmo pure discutere fino al prossimo Capodanno cinese, ma che rimane un appuntamento al quale un Milan che aspira a cose grandi non può né deve mancare. Certo, il nostro «grande» per ora ha dimensioni ridotte, quelle di una competizione liquidata da molti con l’appellativo di «coppetta». La «coppetta» in questione, tuttavia, è l’anticamera per quella che è la nostra vera abitazione, perché il Milan sarà sempre in terra straniera solo finché giocherà in casa, sul suolo patrio, dove a regnare sono storicamente altri (gli ultimi sette anni sono un’anomalia e una conferma al contempo).

È evidente che il progetto sia stato costruito attorno a lui, Gennarino Gattuso da Gallarate, e non perché sui manifesti della campagna abbonamenti campeggi il suo faccione serioso. Gli sono stati consegnati alcuni tra i giocatori che aveva già chiesto a Mirabelli, e che non a caso erano già sotto la lente (vedi Castellejo). Capisco le ragioni di chi su quella sedia ci avrebbe visto il reduce inglese, Antonio Conte, ma negare che Gattuso meritasse questa chance non si rivela discutibile solo da un punto di vista, banalmente, umano. Per natura si è tutti precari, mica ‘sta cosa l’hanno inventata gli economisti (almeno questa), perciò se a fronte di una preparazione seguita personalmente ed un gruppo seguito da principio non porterà risultati, ebbene, chi di dovere tirerà le somme. E questo è il contraltare di quanto rilevato sopra circa il «costruirgli un progetto attorno». Sarà dura, è evidente, per via del contesto, delle premesse, dei sei terzini e quasi nessuna mezz’ala. Confidiamo che le immancabili difficoltà ne enfatizzino l’indole, quella di chi, nelle ristrettezze, si esalta e aguzza l’ingegno. Che coraggio però, va detto, nel non dotarlo di questa benedetta mezz’ala dai piedi buoni, merce rara da oramai troppo tempo, e puntare su due esterni come l’uruguagio e lo spagnolo, che sulla carta non corrispondono all’identikit del nostro ricercato, uno che, tra le altre cose, la mette dentro di tanto in tanto, a doppia cifra sarebbe magnifico.

Alcuni, a tal proposito, temono un Montella-bis, il che, entro una certa misura, rappresenta un rischio calcolato, nel senso appunto di aver tenuto in considerazione che una deriva del genere sia possibile ancorché (si spera) poco probabile. Abbiamo costruito e demolito già due volte in un anno, farlo una terza comporterebbe dei rischi notevoli, lato tecnico, di gestione, umano e mettiamoci pure finanziario. Lo sappiamo noi, lo sanno coloro che adesso prendono le decisioni. Ma, come si dice dalle mie parti, questa è la fidanzata, perciò ci si rimbocchi le maniche e sotto col lavoro. Ecco, in vista di questo nuovo corso, l’ennesimo, vorrei si ripartisse da qui, dal lavoro. Gattuso è certamente un gran lavoratore, Leonardo idem, gli emissari di Elliott immagino lo stesso. Roma non è stata costruita in un giorno e, come diceva Chesterton, non era amata dai romani perché era grande, bensì fu grande perché amata dai romani.

Non avvenga per noi, dunque, ciò che dice il protagonista di Boy Meets Girl di Leos Carax: «non mi piace realizzare i miei sogni, preferisco sognarli». Il tifoso milanista negli ultimi anni è sembrato questo qui, uno la cui squadra ha tanti sogni ma che in fondo preferisce restino tali, o perché considerati irraggiungibili o perché perché perché. Siamo stati abituati bene, tanto bene che la mancata ciliegina sulla torta di un mercato che sanno per primi loro, Maldini e Leonardo, essere stato estenuante ma per certi versi incompleto, sembra essersi subito tramutata in una scusa per mandare al diavolo Sansone e tutti i filistei. Nossignore. Al diavolo ci andranno gli altri, anzi, verrà lui da loro. Il calciomercato è puro intrattenimento, quantunque da tale attività di sollazzo dipenda almeno in parte l’andamento di una stagione.

Su Twitter ho visto gente incazzarsi, molti in maniera scomposta, altri sognare, altri ancora soffrire. Ebbene, tutte queste cose qui ci restituiscono un tifoso che ancora è vivo, a cui gliene frega qualcosa. Non me la sento di scagliarmi così veementemente contro i cosiddetti insiders o chi per loro; che abbiano fomentato molti utenti con dolo o meno è affare della loro coscienza. In alcuni casi hanno però intrattenuto, alimentato il fuoco di una tifoseria che mai come in questi anni stiamo scoprendo così eterogenea, a tal punto da essere frammentata, smarrita se vogliamo. Ma a differenza di altri, non ritengo sia un male: non credo vi sia un modo e uno soltanto per tenere alla propria squadra, sebbene amore e convenienza siano concetti universali, perciò passino le fasi alterne, purché non sia ammesso il letargo, che è la morte della passione. Senza contare che ieri si è chiusa questa sessione di mercato, particolarissima poiché condotta praticamente in un mese e a fronte di una situazione piuttosto incerta. Già a gennaio, sperando di aver capito cosa ne pensa davvero la UEFA di questa nuova proprietà, magari ottenendo ‘sto benedetto Voluntary Agreement che, francamente, ci toglierebbe buona parte delle preoccupazioni; ecco, magari a queste condizioni si avrà modo di lavorare meglio. Malgrado tutto, è vero, ancora per un po’ l’extra-calcio dovrà necessariamente essere sulla bocca di tanti, non si scappa.

Quale che siano le somme di questa sessione di calciomercato, ad ogni buon conto, sappiamo già che basterà uscire dalla metro e trovarsi davanti quelle mastodontiche colonne, entrare dalla solita porta accompagnati dall’odore di salamelle arrostite, salire per le scale e poi trovarsi davanti quell’immagine lì, sempre la stessa eppure ogni volta diversa. Poi inizia la partita, la palla si muove, ventidue persone la rincorrono e tutto ciò che viene dopo. Così fino a maggio. Maggio, quando potremo finalmente affermare in maniera meno equivocabile possibile ciò che di buono e/o di cattivo è stato fatto.

Leonardo.

UFFICIALE: il mercato del Milan in entrata è chiuso

Castillejo e Laxalt altri innesti della nuova era del Club. Definite le cessioni di Carlos Bacca e Gianluca Lapadula

AC Milan comunica di aver acquisito a titolo definitivo dal Villarreal CF il diritto alle prestazioni sportive dell’attaccante Samuel Castillejo Azuaga (“Samu”) e di aver acquisito a titolo definitivo dal Genoa CFC il diritto alle prestazioni sportive del centrocampista Diego Sebastian Laxalt Suárez(“Diego”).

Nato il 18 gennaio 1995 a Malaga, Samu è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della sua città. Nella prima stagione da professionista, a 19 anni, ha collezionato 34 presenze in Liga. Nel giugno 2015 approda al Villarreal, dove ha stabilmente fatto parte della formazione titolare.

Nato il 7 febbraio 1993 a Montevideo, Diego ha fatto il suo esordio in Serie A nel 2013 con la maglia del Bologna proprio contro il Milan. Vanta ad oggi 130 presenze nel nostro campionato tra Genoa, Bologna e Empoli. Ha recentemente disputato il Mondiale con l’Uruguay arrivando fino ai quarti di finale.

Con l’arrivo di Bakayoko, Castillejo e Laxalt, AC Milan termina le operazioni in entrata di questa sessione estiva di mercato.

Il Club comunica la contestuale cessione a titolo definitivo dell’attaccante Carlos Arturo Bacca Ahumada al Villarreal CF e dell’attaccante Gianluca Lapadula, sempre a titolo definitivo, al Genoa CFC. Il Club desidera ringraziare entrambi i giocatori per la professionalità dimostrata, augurando loro le migliori soddisfazioni sportive.

Diego e Samu verranno presentati alla stampa oggi, venerdì 17 agosto, alle 15:00 CET a Casa Milan, contestualmente alla presentazione di Tiémoué Bakayoko. Le loro prime parole in rossonero saranno trasmesse in diretta sul Club Channel “Milan TV” e in “live streaming” su Facebook.com/acmilan (in lingua italiana) e su Youtube.com/acmilan (lingua inglese). 

Fonte: AC Milan

Sergej Milinkovic-Savic.

Sì, il Milan ci ha provato davvero per Milinkovic-Savic

Sky Sport parla apertamente di un interesse e di un tentativo fatto dal Milan per Milinkovic-Savic. Il punto a -24 ore dalla fine del mercato

Sergej Milinkovic-Savic è il sogno di tutti i tifosi del Milan, ma a meno di clamorose novità nelle prossime 24 ore sarà destinato a rimanere tale. Non è un mistero che alla dirigenza rossonera SMS piaccia parecchio e nelle ultime settimane indiscrezioni hanno parlato di seri tentativi per strapparlo alla Lazio e regalare a Gattuso un altro campione oltre a Higuain. Ma al momento non sembrano esserci i margini perché il serbo arrivi a Milano.

Sky Sport non ha mai creduto possibile questo trasferimento né accreditato il Milan alla corsa a Milinkovic-Savic, ma oggi, per la prima volta, ha parlato di un interesse vero e reale, con il Diavolo che ha provato concretamente a vestirlo di rossonero. Al momento, però, non risultano trattative in corso e a un giorno dal gong finale del calciomercato la considerano un’operazione difficile da mettere a segno. Niente è escluso a priori nel mercato, ma il giudizio è che difficilmente lo si vedrà lontano dalla Lazio e lo stesso Simone Inzaghi è convinto che potrà contare su di lui nella prossima stagione.

Per Sergej al Milan, secondo Di Marzio e colleghi, non sarebbe un problema di margini economici, bensì del poco tempo a disposizione che non permetterebbe né al Milan di concludere una trattativa così complicata né alla Lazio di trovare un sostituto. In un giorno non sembrano esserci le condizioni per chiudere un colpo di questa portata. SMS sì o SMS no? Ancora 24 ore e lo capiremo definitivamente.

Diego Laxalt.

Milan, accordo col Genoa per Laxalt

Rossoneri a un passo da Diego Laxalt: c’è l’intesa economica col Genoa

Il Milan è a un passo da Diego Laxalt. Il club rossonero ha accelerato per l’uruguaiano e avrebbe trovato un accordo economico con il Genoa: trasferimento a titolo definitivo per 14 milioni più 4 di bonus – riferisce Sky Sport -, di cui 11 arriveranno subito dal riscatto del cartellino di Lapadula da parte del Grifone. Domattina può arrivare la fumata bianca.

Laxalt vicinissimo a vestire la maglia del Milan, ma non dovrebbe sostituire nessun terzino attualmente a disposizione di Gattuso: il nativo di Montevideo dovrebbe arrivare per sopperire all’assenza di Strinic, ancora ai box dopo il rientro dalle vacanze causa problemi fisici. Per Ricardo Rodriguez, invece, non ci sono offerte concrete sul tavolo e resterà rossonero.

Leonardo e Paolo Maldini.

Il Milan non ha finito: Leonardo e Maldini lavorano a un ultimo colpo in entrata

Sky Sport svela i piani rossoneri: la dirigenza vuol mettere a segno un altro acquisto

Dopo Bakayoko sta arrivando Castillejo, ma non è ancora finita. Mancano tre giorni alla chiusura del mercato estivo e il Milan continua a lavorare, sia sulle uscite per qualche esubero della rosa (Gabriel, Mauri e Montolivo per fare qualche nome) sia soprattutto un ultimo colpo in entrata da regalare a Gattuso allo scadere delle trattative.

A svelare i piani di Casa Milan è Sky Sport: Leonardo e Maldini stanno pianificando un colpo di coda last minute, tanto che la sede in via Aldo Rossi viene descritta in fermento. Il profilo del giocatore su cui si sta operando è ancora top secret, ma non si tratterebbe di un big da 70 milioni e sarebbe dunque esclusa l’ipotesi Milinkovic-Savic: nelle prossime ore sono attese novità.

Samu Castillejo.

Milan, ecco l’esterno: si punta a Castillejo

Individuato in Castillejo l’ala da inserire nella rosa: fatta la prima offerta al Villarreal

Dopo Bakayoko, il Milan punta a chiudere un altro colpo e regalare a Gattuso l’esterno d’attacco di cui ha bisogno.  L’idea di Leonardo – scrive Gianluca Di Marzio – sarebbe quella di puntare su Samu Castillejo, ala classe ’95 del Villarreal: la prima offerta rossonera è un prestito con obbligo di riscatto per 18 milioni più il cartellino di Bacca, già al Submarino Amarillo la scorsa stagione.

Una proposta che però non è piaciuta al Villarreal: gli iberici vogliono 25 milioni cash per liberare il proprio esterno, senza l’inserimento del Peluca che pure è un giocatore di loro interesse e per il quale continuano a trattarne l’acquisto. Condizioni che il Milan non è disposto a soddisfare, ma la dirigenza non demorde e spera di sbloccare l’affare.

Manuel Locatelli.

Locatelli torna in vendita: il Milan tratta col Sassuolo

Colloqui Leonardo-Carnevali per la cessione di Manuel: la formula e le cifre

Manuel Locatelli torna ad avere la valigia in mano. A un passo dall’addio a luglio con la dirigenza Fassone-Mirabelli, poi tolto dal mercato con l’inizio del nuovo corso Elliott, sembrava destinato a restare in rossonero, ma le ultime mosse di mercato a centrocampo hanno ravvivato con forza la pista cessione. L’acquirente è sempre il Sassuolo, vicinissimo a prelevarlo non più tardi di un mese fa.

La volontà di Locatelli era emersa con chiarezza già nelle scorse settimane: vuole giocare di più e al Milan è troppo chiuso. Oggi da Biglia, il titolare davanti alla difesa, e domani probabilmente anche da Bakayoko, rossonero in pectore che può giocare in tutti i ruoli della mediana. Ecco perché il Sassuolo torna a essere più di un’ipotesi: in Emilia troverebbe spazi, un ambiente ottimale per crescere e un allenatore (De Zerbi) che sarebbe pronto a piazzarlo al centro del proprio progetto tecnico. Il massimo per un giovane che dopo tanta panchina vuole giocarsi le proprie carte in Serie A.

Milan e Sassuolo trattano per trovare una soluzione: si lavora per un trasferimento a titolo definitivo con diritto di recompra, ma nonostante un incontro avvenuto nel pomeriggio a Casa Milan tra Leonardo e il d.g. neroverde Carnevali non è arrivata la fumata bianca. Le parti sono ancora distanti sulla valutazione: le indiscrezioni di luglio parlavano per Locatelli di un’intesa per 12 milioni più 2 di bonus. Ma è tutto da rifare.

Paolo Maldini e Leonardo.

Casa Milan, giornata di incontri per Maldini e Leonardo: da Bakayoko alle uscite

Il punto sulle trattative rossonere: caldo Bakayoko, discussioni con Antonelli e José Mauri

Giornata intensa a Casa Milan. Nella sede rossonera, infatti, si sono susseguiti incontri di mercato per tutto il corso del pomeriggio: per primo si è presentato il fratello-manager di Bakayoko, nome rovente per la mediana di Gattuso, poi è stato il turno dei procuratori Antonelli (era presente anche il giocatore) e José Mauri.

Sul fronte Bakayoko si registrano passi avanti positivi. Maldini e Leonardo lavorano per acquisire il francese in prestito con diritto di riscatto fissato tra i 30 e i 35 milioni di euro – aggiorna Gianluca Di Marzio: la trattativa prosegue spedita, anche se manca l’intesa definitiva col Chelsea sia sulla formula sia sullo stipendio del giocatore che essendo estremamente alto (6,5 a stagione) dovrebbe essere diviso tra i due club.

Nessuna novità sostanziale, al momento, per Antonelli e José Mauri, anche se entrambi sono con la valigia in mano e potrebbero lasciare il Milan già nei prossimi giorni. Per il difensore ci sono le piste Genoa ed Empoli, ma lo stipendio elevato è un ostacolo ancora tutto da superare.

Tiemoué Bakayoko.

Milan, incontro Maldini, Leonardo e fratello-manager di Bakayoko

Sprint per Bakayoko: a Casa Milan si prova a chiudere per il centrocampista 

 Il Milan accelera forte per Tiemoué Bakayoko. Dopo le indiscrezioni di ieri, Leonardo e Maldini sono passati all’attacco: in questo momento – informa MilanNews.it – è in corso un incontro a Casa Milan tra i due dirigenti rossoneri e il fratello-manager del giocatore.

Le parti stanno trattando per limare gli ultimi dettagli del contratto e trovare l’intesa economica: il suo stipendio è di 6,5 milioni a stagione e il Chelsea lo pagò 40 milioni appena dodici mesi fa, il Diavolo proverà a prenderlo in prestito con diritto di riscatto.

Gonzalo Higuain

Milan, fissate le visite mediche di Higuain e Caldara

Le visite mediche, poi l’ufficialità per Higuain e Caldara al Milan

Gonzalo Higuain e Mattia Caldara sono pronti a legarsi ufficialmente ai colori rossoneri. Trovati gli accordi tra club e giocatori, il Pipita e l’ex Atalanta sosterranno domattina le visite mediche di rito alla clinica “La Madonnina” di Milano: se non ci saranno intoppi firmeranno i contratti che li legheranno al Diavolo e diventeranno a tutti gli effetti nuovi giocatori del Milan. Grandi aspettative attorno all’argentino, atteso alle ore 8.

È FATTA: HIGUAIN È DEL MILAN

Trovata l’intesa tra Milan, Juve e Higuain: il Pipita è rossonero!

È FATTA: Gonzalo Higuain è virtualmente un nuovo giocatore del Milan. Il trasferimento sarà ufficiale solo dopo le visite mediche di rito, ma le parti hanno raggiunto ed è ciò che più conta: i rossoneri prelevano l’argentino dalla Juventus in prestito con diritto di riscatto, mentre il giocatore firmerà un contratto di durata quadriennale.

E ORA POSSIAMO ANDARE CON L’INNO!

Gonzalo Higuain

Higuain-Milan, ancora niente fumata bianca: tutti i nodi da sciogliere

Non è ancora arrivata l’intesa definitiva per il passaggio in rossonero di Higuain (e lo scambio Bonucci-Caldara): questione di soldi, ma non solo

Un’altra giornata di incontri e trattative non ha portato all’attesa fumata bianca per il trasferimento al Milan di Gonzalo Higuain. Il Pipita, la Juventus e i rossoneri non hanno ancora trovato la quadra definitiva sia sulle cifre che il giocatore dovrà percepire a Milano sia per i soldi che vorrebbe avere dalla Vecchia Signora come buonuscita. Le parti – scrive Gianluca Di Marzio – si fermeranno qualche ora, poi riprenderanno a trattare per superare i problemi e trovare gli accordi che ancora mancano.

Ma quali sono i punti di discordia tra Higuain e il Milan e tra lo stesso argentino e la Juve? La formula del prestito oneroso (a 18 milioni) con diritto di riscatto (a 36) continua a non esaltare l’ex Napoli, ma Leonardo va avanti a lavorare per fargli capire che si tratta solo di un espediente contabile in quanto così il trasferimento graverebbe su due bilanci (2018 e 2019) e permetterebbe al Milan di presentarsi davanti alla UEFA con dei conti migliori. Dubbi “sportivi” non ce ne sono: Gonzalo sarebbe il numero 9, la stella e l’uomo copertina del nuovo corso rossonero.

Più complessa è la questione relativa all’ingaggio. Il Pipita percepisce in bianconero uno stipendio da 7,5 milioni netti a stagione per tre anni e non ha alcuna intenzione di dare sforbiciate; al contrario, vorrebbe un leggero aumento per “accettare” un club che non gioca la Champions League. Il Milan, dal canto suo, offre un contratto più lungo (quattro anni) ma a cifre più basse (attorno ai 6 milioni): ecco il perché del tentativo di Nicolas Higuain, fratello e agente del bomber, di ottenere la differenza (4,5 milioni) dalla Juve sotto forma di buonuscita. Per ora, senza successo. La trattativa non è ancora chiusa, mancano: la sensazione – chiosa sempre Di Marzio – è che tutte le parti dovranno fare uno sforzo per chiudere e fare il passo decisivo per lo scambio Bonucci-Caldara.

Adrien Rabiot

Milan, per il centrocampo spunta Rabiot: contatti con la mamma-agente

Leonardo si muove anche per la mezzala: due giorni fa  il contatto con Adrien Rabiot

Higuain e Caldara sono in rampa di lancio, con il Milan pronto alla chiusura finale della trattativa imbastita con la Juventus, ma Leonardo non è intenzionato a fermarsi qui. Dal mercato dovrà arrivare anche una mezzala e il nome nuovo – ha twittato Guglielmo Mastroianniè quello di Adrien Rabiot, per il quale Leo ha avuto contatti due giorni fa con la mamma-agente. Il centrocampista francese è in scadenza di contratto col PSG al 30 giugno 2019.

Gonzalo Higuain

Higuain verso il “sì”: oggi si definisce l’intesa. Fatta per Bonucci-Caldara

È il giorno decisivo per il trasferimento al Milan di Gonzalo Higuain e per il maxi scambio Bonucci-Caldara

Dopo l’incontro fiume in nottata a Casa Milan tra Leonardo e Nicolas Higuain, oggi è tutto pronto per la chiusura definitiva delle trattativa tra i rossoneri e il Pipita: l’argentino dovrebbe vestire la maglia rossonera così come Mattia Caldara, mentre Bonucci tornerà a Torino appena un anno dopo il clamoroso trasferimento al Diavolo.

Le distanze tra le parti, in particolare tra Milan e Higuain, sembrano essere state appianate nel vertice di quasi quattro ore tra la dirigenza e l’entourage: oggi la Juve incontrerà a Milano tutte le parti in causa – informa Gianluca Di Marzio – e definirà i dettagli dell’intesa totale. Gonzalo ha accettato la formula del prestito oneroso per 18 milioni con diritto di riscatto a 36, mentre lo scambio tra Bonucci e Caldara sarà puro: la valutazione di entrambi è di 40 milioni.

Gustavo Gomez e M'Baye Niang, insieme al Milan nella stagione 2016/2017

Gustavo Gomez, trattativa avanzata col Palmeiras

Il difensore vicino all’addio al Milan: può partire già domani in direzione San Paolo

È in fase avanzata l’uscita di Gustavo Gomez dal Milan. Il difensore è a un passo dal Palmeiras: il club brasiliano – riporta Gianluca Di Marzio – lavora per un prestito oneroso da 1,5 milioni di euro con obbligo di riscatto a 4,5/5 milioni legato al raggiungimento di un numero di presenze. Gomez è a Milano con gli intermediari dell’operazione, mentre l’agente è a San Paolo a definire l’operazione: il paraguaiano può partire già domani.

Gonzalo Higuain

Higuain, ore decisive per il futuro: incontra il Milan, si può chiudere

Vertice tra i fratelli Higuain e la dirigenza bianconera, poi incontro con Leonardo: sono ore caldissime

È arrivato il giorno di Gonzalo Higuain. Il Pipita, rientrato dalle vacanze insieme al fratello-agente Nicolas, è tornato ad allenarsi da oggi con la Juve, ma potrebbe essere solo una toccata con fuga: già oggi i due Higuain hanno incontrato la dirigenza bianconera e fatto il punto sul futuro. È noto che i bianconeri vogliano liberarsi dell’argentino, che però ha puntato a stabilire le condizioni di uscita prima di trattare con altri club.

Tra Chelsea e Nicolas – informa Gianluca Di Marzio – non ci sono stati contatti, mentre è da segnalare un interesse del Borussia Dortmund (che però convince poco giocatore e procuratore). Disponibilità che invece c’è per il Milan, anche se sono da valutare le condizioni economiche e progettuali: i rapporti tra Leonardo e i fratelli Higuain è buono da anni e a brevissimo ci sarà un incontro tra le parti, forse con anche il Pipita. Se arrivasse un accordo, ci sarebbe il via libera anche allo scambio Bonucci-Caldara, subordinato al buon esito della trattativa per l’ex Napoli.

Cosa servirà a Leonardo per convincere il nativo di Brest ad accettare la corte rossonera? Sicuramente uno stipendio in linea con quello garantito dalla Juve (ha ancora tre anni di contratto a 7,5 milioni netti a stagione), ma soprattutto la certezza di un ruolo centrale e di primissimo piano nel progetto milanista: sarà necessario fare accettare a Higuain un trasferimento teoricamente in prestito con diritto di riscatto, ma nei fatti a titolo definitivo in quanto escamotage contabile per splittare il pagamento in due anni, con una prima “rata” da 20 milioni e il riscatto tra dodici mesi per altri 35.

L'esultanza di Suso durante Chievo-Milan

Roma, continua a piacere Suso: colloqui con l’agente, serve una maxi offerta

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La Roma sonda il terreno per Suso. Niente di ufficiale per il momento, ma i giallorossi monitorano con attenzione la situazione dello spagnolo e nelle ultime ore ne hanno parlato con l’agente Alessandro Lucci, procuratore anche di Florenzi. Suso non è l’unica pista di Monchi, ma una delle idee per l’esterno d’attacco per rimediare al danno Malcom.

Il Milan, a meno di offerte da capogiro, non sembra disposto a cedere il proprio numero 8: la clausola rescissoria (valida solo per l’estero) da 40 milioni è scaduta e per strappare Suso servirebbe offrire a Leonardo una cifra importante, essendo considerato un giocatore fondamentale per il gioco di Gattuso.

Gonzalo Higuain

Higuain-Milan, ore calde: domani è in Italia per incontrare Leonardo. Le ultimissime

Gonzalo Higuain pronto a rientrare dalle vacanze: Leonardo proverà a convince lui e il fratello-agente ad accettare l’offerta del Milan

Sarà una domenica rovente per il mercato del Milan. Domani, infatti, può essere il giorno decisivo per la chiusura della maxi operazione imbastita con la Juve ormai da 4-5 giorni. L’evento che può dare il là definitivo è l’arrivo in Italia di Gonzalo Higuain insieme al fratello-agente Nicolas per incontrare di persona Leonardo, provare a trovare l’intesa e mettere a posto l’ultima tessa mancante per completare il puzzle biancorossonero. Nel dettaglio: i due club hanno un’intesa per lo scambio tra Bonucci e Caldara (ed entrambi hanno già accettato la destinazione) e per il prestito oneroso con diritto/obbligo di riscatto per il Pipita, ma per completare l’operazione serve anche l’intesa tra il Diavolo e l’ex Napoli. Seppur indirettamente, sono operazioni legate, in quanto la Vecchia Signora è dispsota a chiudere lo scambio solo se il Milan riuscisse a “liberarlo” dal problema Higuain.

Le indiscrezioni che sono circolate nelle ultime settimane hanno parlato di un Pipita in linea di massima ben predisposto nei confronti del Milan, pista gradita tanto quanto quella che porterebbe al Chelsea del mentore Sarri, ma manca l’intesa tra le parti su alcuni punti sostanziali. In primis sullo stipendio, col giocatore che non intende scendere dai 7,5 milioni a stagione che gli assicura la Juve (e che anzi punterebbe a un leggero rialzo), ma anche sulla formula dell’operazione e sulla “bontà” della soluzione rossonera: l’argentino non gradirebbe un trasferimento in prestito senza la certezza del riscatto, nemmeno se subordinato al raggiungimento di un risultato sportivo (il piazzamento Champions). Un escamotage, quello del prestito molto oneroso (15-20 milioni) con diritto di riscatto per una cifra complessiva di 55 milioni (cioè quanto serve alla Juve per non fare una minusvalenza), necessario per non appesantire troppo il bilancio in vista delle prossime negoziazioni con l’UEFA sul Fair Play Finanziario.

Ecco perché domani potrebbe essere una giornata potenzialmente risolutoria. Higuain rientrerà dalle vacanze e col fratello-agente incontrerà direttamente Leonardo, il quale cercherà di convincere l’attaccante sia dal punto di vista economico sia sportivo. Non c’è una bozza di accordo, anche se la quadra potrebbe trovarsi su queste direttrici: un contratto quadriennale (uno in più rispetto a quello attualmente in vigore con la Juve) e la prospettiva di diventare l’uomo franchigia del nuovo corso targato Elliott, a prescindere dalla formula del trasferimento. Basterà? Milan e Juve restano ottimiste, anche se non è da sottovalutare lo spauracchio Chelsea: i Blues non hanno avanzato al momento proposte allettanti né alla Juve né al giocatore, ma da qui a domani può succedere di tutto.

Tiemoue Bakayoko

Milan, inizia la ricerca del vice Kessie. Due i nomi: Samassekou e Bakayoko

Leonardo si muove per una mezzala di quantità su piste low cost: piacciono Samassekou e Bakayoko

Inizia a muoversi il mercato del Milan. Non sarà una sessione scoppiettante come quella precedente, la necessità di rientrare nei parametri UEFA è una priorità della nuova proprietà, ma si proverà comunque ad accontentare Gattuso regalandogli una mezzala, un esterno d’attacco e un centravanti. Al netto di eventuali cessioni eccellenti (come quella di Leonardo Bonucci, ndr), che costringerebbe inevitabilmente Leonardo ad aumentare il numero degli acquisti.

Una delle priorità emerse nella scorsa stagione è la ricerca di un centrocampista che faccia rifiatare Kessie. In questo senso – riferisce Sky Sport – sono due i nomi nuovi che girano in via Aldo Rossi: Diadie Samassekou del Salisburgo e Tiemoue Bakayoko in forza al Chelsea. Il primo è un play basso dinamico che può giocare anche mezzala, in scadenza di contratto nel 2019, mentre il secondo è più noto al grande pubblico, avendo disputato un’annata di livello col Monaco prima di trovare poco spazio con i Blues. Entrambe operazioni che il Milan potrebbe condurre in prestito con diritto o obbligo di riscatto, senza l’esborso di cifre elevate.

Leonardo Bonucci esulta dopo il proprio gol in Juventus-Milan

Milan-Juve, che intreccio! Bonucci, Caldara, Higuain: si tratta. E Pjaca…

Leonardo e Marotta discuotono di più profili: Bonucci verso la Juve, Caldara il grimaldello per sbloccare la trattativa, Higuain prediletto per l’attacco. Occhio a Pjaca

Un’incredibile notizia di mercato che diventa sempre più concreta. Leonardo Bonucci vuole lasciare il Milan e tornare alla Juventus, appena un anno dopo il clamoroso trasferimento che lo aveva vestito di rossonero: troppo forte la voglia di vincere quella Champions League sfiorata due volte, così come i dubbi nati su un Diavolo che, passato nelle mani di Elliott, ha cambiato totalmente pelle nel giro di pochi giorni. E nulla importa se oggi, in via Aldo Rossi, si respira finalmente aria di stabilità societaria e finanziaria: Bonucci desidera tornare a Torino e finire l’opera lasciata incompleta dodici mesi fa, divorziando da un progetto di cui era capitano e uomo simbolo.

Il Milan ha accolto la richiesta del proprio (ormai ex) capitano, ma non è disposto a svendere né facilitare il suo trasferimento in bianconero. La strategia del nuovo d.t. Leonardo è chiara: sfruttare la volontà della Juve di vincere nel breve periodo, riaccogliendo a casa un campione di 31 anni, per strappargli un prospetto di 24 anni come Mattia Caldara. Superare la resistenza della Vecchia Signora non sarà facile, ma il brasiliano sta mantenendo la propria posizione: i rossoneri vogliono solo l’ex Atalanta come pedina di scambio per Bonucci. Non che Higuain non piaccia, anzi, ma questa è un’operazione slegata e da finanziare con le cessioni in attacco: i 55-60 milioni necessari per il Pipita dovranno arrivare dalle partenze di Kalinic, Bacca e André Silva.

Non solo Bonucci, Caldara e Higuain nell’incontro a tre di ieri tra Leonardo, Marotta e Paratici e nei contatti continui tra le dirigenze. La Juve ha provato a inserire nella trattativa altri nomi come Benatia, trovando il “no” del Milan, mentre un profilo caldo che potrebbe rientrare nella maxi operazione è quello di Marko Pjaca. Già cercato in passato e vicino nel 2016 a vestire la nostra maglia, il croato è chiuso dai tanti giocatori offensivi a disposizione di Allegri e dovrà partire: il Milan può sfruttare le titubanze di Fiorentina e Sampdoria e infilarsi, regalando a Gattuso (o chi per lui) il fantasista che manca per completare il pacchetto con Suso e Calhanoglu. Da definire la formula: la Juve non sembra volerlo cedere in prestito con diritto di riscatto.

Gonzalo Higuain

Milan, 150 milioni per il mercato. Leonardo punta Higuain

Elliott fissa il budget per le prossime stagioni, mentre Leonardo progetta il colpo in attacco: il pallino è Higuain

Leonardo è pronto a diventare il direttore tecnico del nuovo Milan targato Elliott. Manca solo l’ufficialità e il brasiliano potrà tornare a lavorare in rossonero, riprendendo una storia durata ben tredici anni prima dell’addio del 2010 causato dai dissapori con l’allora presidente Berlusconi. Ex giocatore, dirigente, presidente di Fondazione Milan e allenatore, Leonardo tornerà dietro la scrivania per occuparsi della parte sportiva e del mercato. La nuova proprietà del Diavolo ha progetti importanti: indiscrezioni parlano di una cifra tra i 100 e 150 milioni investiti nei prossimi mesi – scrive La Gazzetta dello Sport – di cui 50 già in questa sessione.

Dopo le firme e l’ufficialità, Leo potrà finalmente iniziare a mettere mano alla squadra. L’urgenza è nota: il Milan ha bisogno di un grande centravanti, da almeno 20 gol a campionato, che finalizzi il gioco e che riesca a portare a casa anche partite “sporche” e bloccate. I nomi usciti nelle scorse settimane sono quelli di Morata, Higuain, Benzema e Immobile, ma l’avvento di Leonardo segnare un’accelerata per il Pipita: l’argentino è un pallino di Leonardo già dai tempi del PSG, dove aveva provato a portarlo senza successo. Il giocatore gradirebbe l’ipotesi Milan, ma la Juve non scende sotto i 55-60 milioni: sarà necessario vendere gli esuberi in attacco prima di tentare l’assalto.

Ricardo Rodriguez, terzino del Milan

Milan, sirene dalla Bundesliga per Ricardo Rodriguez: piace a Bayern e BVB

In Germania piace Ricardo Rodriguez: il terzino elvetico è valutato dal Milan non meno di 15 milioni

Tentazione Bundesliga per Ricardo Rodriguez. Il terzino della Nazionale svizzera, arrivato dodici mesi fa al Milan proprio dalla Germania, piace molto a diversi club tedeschi, tra cui soprattutto il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund: il d.s. dei bavaresi è l’ex compagno al Wolfsburg Salihamidzic mentre in giallonero ritroverebbe Favre, suo allenatore ai tempi dello Zurigo.

Al momento – informa Gianluca Di Marzionon c’è in corso alcuna trattativa per Ricardo Rodriguez tra il Milan e altri club (solo primi contatti con l’entourage del giocatore), ma c’è già una prima quotazione: da via Aldo Rossi è valutato non meno di 15 milioni, cioè la cifra spesa un anno fa per vestirlo di rossonero.

Il direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli

Milan, estate di addii e cessioni: il mercato in uscita dei rossoneri

Movimenti in ogni zona del campo per il Milan, che tra senatori e big perderà sul mercato diverse pedine. Enigma Donnarumma

Non sarà un’estate pirotecnica come quella del 2017, in cui sono arrivati ben undici giocatori per una spesa totale di oltre 200 milioni, ma per il Milan sarà comunque una sessione estiva di mercato molto movimentata. Non sono in programma tanti acquisti – le indicazioni che arrivano da Casa Milan e Milanello parlano di 3-4 innesti mirati, ndr -, ma alcune cessioni più o meno illustri potrebbero cambiare le carte in tavola e dare il là a quella che sarebbe una mini rivoluzione della rosa a disposizione di Gattuso.

Il caso sicuramente più spinoso è quello relativo a Gigio Donnarumma. Milan-Fiorentina – riporta Sky Sport – potrebbe essere seriamente l’ultima partita in rossonero del “99”, il quale non è più considerato incedibile dalla dirigenza e nemmeno dai tifosi. Ma ad oggi, nonostante una lunga lista di corteggiatori (PSG, Bayern Monaco, Real Madrid, Man United, Arsenal e Liverpool i più accreditati), non è arrivata ancora nessuna offerta concreta: difficile quantificare il valore economico di un 19enne sì talentuoso, ma incappato in un’annata difficile, culminata coi clamorosi errori in finale di Coppa Italia. L’idea del Milan sarebbe quella di vendere Gigio solo a fronte di un’offerta economica congrua, che rispecchi il valore del ragazzo, ma è difficile ipotizzare oggi un prezzo più alto di 45-50 milioni.

Passando alla difesa, è più chiara la situazione relativa a Luca Antonelli: praticamente mai utilizzato né da Montella né da Gattuso, svestirà il rossonero e lascerà posto alla new entry Strinic. Rimarrà Ignazio Abate, chiuso sia dal rientrante Conti sia dal rampante Calabria ma desideroso di continuare a frequentare lo spogliatoio di Milanello, mentre è in dubbio la permanenza di Cristian Zapata: il colombiano, seppur primo cambio di Bonucci e Romagnoli, ha un solo anno di contratto e potrebbe cercare stimoli altrove. Possibili saluti anche per l’ex capitano Riccardo Montolivo, anch’egli in scadenza al 30 giugno 2019: per Rino è la terza scelta dietro Biglia e Locatelli.

Attesi parecchi movimenti anche nel parco attaccanti: Suso ha una clausola rescissoria da 40 milioni e può partire a prescindere dalla volontà di Fassone e Mirabelli (salvo un nuovo rinnovo contrattuale che la cancelli, ndr), mentre almeno uno (se non entrambi) tra Kalinic e André Silva lascerà il Milan. Solo un ribaltone potrà cambiare il destino del croato, destinato a cercare una nuova sistemazione dopo una stagione pessima, ma sarà necessario trovare un acquirente disposto rilevarne il cartellino a una cifra che scongiuri una minusvalenza; il pupillo di CR7 ha giocato poco e deluso relativamente, in quanto era preventivabile un primo campionato di apprendistato all’Italia e alla Serie A, ma dovesse arrivare un’offerta vicina al prezzo d’acquisto (38-40 milioni, ndr) si faranno dei pensieri su una cessione a titolo definitivo. I club interessati, al momento, sono Monaco e Wolverhampton.

Gennaro Gattuso e Massimiliano Mirabelli

Milan, ecco le linee del mercato: arriveranno leader esperti e pronti

In attesa delle sanzioni UEFA (e di staccare il pass per la UEL), il Milan pensa a come rinforzare la squadra sul mercato

Tecnicismi contabili per rientrare nei parametri FIGC e permettere l’iscrizione al prossimo campionato, ma anche le linee guida del prossimo mercato. L’assemblea dei soci tenutasi ieri pomeriggio a Casa Milan ha sancito lo spostamento di otto mesi (da ottobre 2018 a giugno 2019) della scadenza di uno dei due bond del Milan da 54 milioni servito a finanziare gli acquisti della scorsa estate (sottoscritto da Elliott, ndr), ma non solo: ha anche fornito indicazioni preziose su come i rossoneri si muoveranno per rafforzare la rosa a disposizione di Rino Gattuso.

Si dovrà attendere la sanzione della UEFA per il settlement agreement (e la conquista di un posto in Europa League) prima di programmare nei dettagli la campagna rafforzamenti, ma già oggi è chiara la bozza tracciata da Fassone e Mirabelli per puntellare la squadra e puntare alla Champions League: 3-4 innesti mirati, come già trapelato, ma soprattutto giocatori di esperienza e personalità. Il Diavolo farà un’infornata di leader tecnici e caratteriali da avvicinare ai pochi già presenti in rosa come Bonucci e Biglia: l’acquisto di Pepe Reina va in questa direzione ed è emblematico di come la società si muoverà in estate.

I reparti da rinforzare, invece, sono noti da tempo: il Milan necessita sicuramente di un bomber da 20 gol a campionato, ma anche di una mezzala che sappia fare bene la doppia fase (e che abbia nelle corde inserimenti senza palla e reti) e di un esterno offensivo che possa sia dare il cambio a Calhanoglu e Suso sia rappresentare un’arma a gara in corso. Le cessioni di pezzi pregiati, invece, non sono punti all’ordine del giorno: non c’è necessità di vendere ed eventuali partenze illustri (vedi Donnarumma) sarebbero figlie solo di valutazioni tecnico-sportive. Discorso diverso per Suso, il quale ha una clausola da 40 milioni: il Milan, se arrivasse un’offerta di quella cifra, sarebbe costretto a liberarlo.

Sandro, centrocampista del Benevento

Milan, piace Sandro

Nome nuovo per la mediana rossonera: Sandro del Benevento seguito in vista dell’estate

Milan, occhi su Sandro. Il centrocampista del Benevento, tra gli “eroi” che hanno compiuto l’impresa sannita di sabato a San Siro, può rappresentare un’opzione per il mercato rossonero: il profilo del brasiliano – informa MilanNews.itè attenzionato dalla dirigenza, anche se al momento non è tra i primi nomi sul taccuino di Mirabelli. Molto dipenderà dalle scelte del Benevento, che deve ancora decidere se riscattare Sandro dall’Antalyaspor per 2,3 milioni di euro.

Il direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli

Milan, il piano sul mercato: tre innesti e un bomber. Ma occhio a Donnarumma…

Fassone e Mirabelli al lavoro in vista del prossimo mercato: obiettivo primario la punta da 20 gol. Gigio a rischio cessione

Nessuna rivoluzione, ma un progetto mirato sul mercato che permetta il salto di qualità per puntare alla Champions. Partendo ovviamente da Rino Gattuso, fresco di rinnovo contrattuale per tre stagioni. Il Milan è atteso da un ultimo mese e mezzo di stagione cruciale, in cui dovrà conquistarsi un posto in Europa – ora l’attenzione sarà solo sull’Europa League, a rischio dopo la frenata in classifica – e giocarsi la finale di Coppa Italia contro la Juventus, ma la dirigenza è già al lavoro per pianificare l’anno che verrà. E con esso, com’è logico, la campagna rafforzamenti della rosa.

Fassone e Mirabelli hanno le idee chiare su cosa serve al Diavolo verso la prossima stagione: tre innesti mirati – racconta Sky Sporte soprattutto un centravanti da 20 gol, l’elemento che più è mancato in questa prima stagione “cinese”. Nessuna bocciatura né per Cutrone (la stagione di Patrick è straordinaria, ma è ancora acerbo per essere il titolare) né per André Silva (il portoghese rimarrà dopo questa stagione di rodaggio per esplodere), ma la necessità di regalare a Gattuso un bomber pronto, esperto e spietato che possa duellare ad armi pari in reti e curriculum coi “rivali” Dzeko, Icardi e Immobile. A pagare sarà Kalinic: pagato ad agosto ben 25 milioni, è richiesto in Cina e Russia.

Detto del centravanti, il Milan dovrà trovare sul mercato anche altri puntelli. Per primo almeno una mezzala, uno/due uomini che diano il cambio a Kessie e Bonaventura, ma anche un esterno d’attacco che sia un buon rincalzo per Suso e Calhanoglu. Il calo dei tre fantasisti, sempre in campo e “unici” nella rosa, è una delle chiavi che spiega il crollo delle ultime settimane. Jack, Jesus e Hakan sono arrivati stremati dopo quattro mesi in cui non hanno mai tirato il fiato, con la conseguenza di un Milan molto meno brillante rispetto all’inverno: trovare i cambi giusti è prioritario. In uscita occhio alla cessione di un big come Donnarumma (può partire in caso di offerta monstre), mentre sono virtualmente rossoneri i parametro zero Reina e Strinic. Saper cogliere le occasioni migliori sarà necessario per riuscire nella missione: a Mirabelli l’arduo compito.

Andrea Belotti, centravanti del Torino e della Nazionale italiana

A volte ritornano: il Milan ripensa al Gallo Belotti

Belotti-Milan, un’attrazione reciproca mai sopita: un anno dopo può arrivare il “sì” sognato

Sarà il 2018 l’anno del Gallo? Non è un mistero che Andrea Belotti fosse tra i primissimi nomi sul taccuino di Fassone e Mirabelli la scorsa estate, quando il Milan cercò vanamente di acquistare un nome di grido per l’attacco e fu costretto a ripiegare ad agosto inoltrato su Kalinic: colpa di una richiesta fuori mercato da parte di Cairo, disposto a liberare il proprio gioiello solo per i 100 milioni previsti dalla clausola rescissoria, e di un Diavolo inerme di fronte a cifre così alte. Ma dodici mesi dopo, le cose sono cambiate radicalmente.

I 26 gol realizzati dal Gallo nello scorso campionato sono infatti un ricordo lontano. Un rendimento nettamente insufficiente, causato soprattutto dai tanti problemi fisici e da un Torino nel suo complesso molto deludente, ha reso Belotti uno dei flop più cocenti di questa Serie A 2017-18: appena 4 reti in 17 partite, un bottino decisamente troppo misero per un bomber di razza come lui. E neanche il Milan se la passa bene, nonostante i 60 milioni circa spesi per Kalinic e André Silva: la cura Gattuso ha rivitalizzato tanti giocatori e rialzato i rossoneri dalle secche di inizio stagione, ma non ha ancora suonato la sveglia ai centravanti della rosa.

Ecco perché le strade di Milan e Belotti potrebbero davvero incrociarsi. Nonostante l’esplosione di Cutrone, a Milanello manca ancora un bomber di razza: il Gallo non vede l’ora di vestire la maglia rossonera e raccogliere il testimone dell’idolo Shevchenko, al quale Andrea è stato accostato proprio da Gattuso. E lo scoglio Cairo? Un anno dopo dovrebbe essere più facile da superare: un’annata così negativa, senza nemmeno la possibilità di una sua rivalutazione ai Mondiali, impone una sforbiciata al prezzo di vendita. Fassone e Mirabelli hanno le antenne dritte, pronti a piazzare il colpo sognato e non realizzato.

Ivan Strinic, terzino della Samp e della Croazia

Milan, colpo a sorpresa: fatta per Strinic, arriverà a parametro zero

Rinforzo in vista della prossima stagione: Ivan Strinic è virtualmente rossonero

Arrivo a sorpresa in casa Milan in vista della prossima stagione. I rossoneri, infatti, hanno chiuso la trattativa per Ivan Strinic, terzino della Sampdoria e della Nazionale croata, protagonista di un’ottima stagione in blucerchiato. Classe ’87, mancino, l’ex Napoli si legherà al Milan da luglio – assicura Gianluca Di Marzio – quando si sarà liberato a parametro zero.

Fermo nella sessione invernale di trattative per una precisa scelta di mister Gattuso, il Diavolo si è mosso con anticipo rispetto alla finestra estiva, piazzando il primo colpo verso la stagione 2018-2019. Strinic arriverà a rimpolpare la batteria degli esterni bassi milanisti, con l’idea di un ruolo da vice Ricardo Rodriguez: con Conti sicuro titolare della corsia destra e Calabria jolly spendibile su ambo i lati, sono Abate e Antonelli i favoriti a partire.

Milan, via Gabriel: il portiere va all’Empoli in prestito

Affare fatto: Gabriel è dell’Empoli. Sostituirà l’infortunato Provedel

Gabriel lascia il Milan e si trasferisce all’Empoli con la formula del prestito. Il brasiliano, mai utilizzato in questa stagione né da Montella né da Gattuso, sveste la maglia rossonera e si trasferisce in Toscana a titolo temporaneo: decisivi i colloqui di questa mattina tra le due dirigenze, ma soprattutto il grave infortunio occorso al portiere azzurro Provedel.

Niccolò Zanellato durante la tournée in Cina dell'estate 2017

Zanellato lascia il Milan: accordo col Crotone, sarà prestito con obbligo

Intesa tra Milan e Crotone per Zanellato, con i rossoneri che però ne mantengono il “controllo”

È arrivata la chiusura della trattativa tra Milan e Crotone per Niccolò Zanellato. Il centrocampista cresciuto nella cantera rossonera – informa Gianluca Di Marzio – si trasferisce in Calabria con la formula del prestito con obbligo di riscatto, con il Diavolo che però non lo perderà in quanto manterrà la possibilità o di ricomprarlo o di ottenere una percentuale sulla futura rivendita. Classe ’98, Zanellato andrà a rinfoltire la batteria dei centrocampisti a disposizione di mister Zenga.

Gustavo Gomez e M'Baye Niang, insieme al Milan nella stagione 2016/2017

L’agente di Gomez cannoneggia: “Fassone-Mirabelli non all’altezza del Milan”

Clamoroso attacco del procuratore di Gustavo Gomez, Augusto Pareja, alla società milanista

Gustavo Gomez al Boca Juniors è stata la trattativa più chiacchierata e lunga di questa sessione invernale a tinte rossonere, conclusasi in un nulla di fatto per la mancanza dell’accordo economico tra club. L’agente del difensore, però, non ci sta. Decisamente arrabbiato per il mancato trasferimento del proprio assistito agli Xeneizes, Augusto Paraja ha cannoneggiato la società milanista:

Di quello che dicono sia successo in sede (pare che abbia distrutto un vetro dell’ufficio di Mirabelli con una sedia, ndr), preferisco non parlare. Ma vi garantisco che il Milan sta attraversando un momento di grande confusione. E mi auguro che quanto prima il Milan venga rappresentato di nuovo da personaggi all’altezza. Se prendi un giocatore di terza o quarta categoria – ha raccontato Paraja a Tuttosport – e lo metti in Serie A, non devi stupirti se poi fa brutta figura. Se non ha il livello intellettuale e professionale per dirigere un grande club e te lo danno lo stesso in mano, i risultati non sono buoni.

Ormai, nel mondo del calcio tutti i giocatori, tutti i dirigenti, tutti gli allenatori ridono della situazione che si è venuta a creare al Milan. Noi siamo stati trattati malissimo, senza motivo. I dirigenti del Boca sono arrivati da Buenos Aires, hanno portato una maglia come regalo e in cambio non hanno ricevuto nemmeno un caffè. Questo è stato l’inizio, immaginatevi com’è finita la riunione. Quando ci siamo ritrovati insieme in ascensore, quelli del Boca non volevano credere a quello che è successo. Hanno offerto, 5 e poi 6 milioni per Gustavo Gomez: niente da fare. Eppure era un affare anche per il bilancio. Nemmeno nella serie C argentina si comportano in questo modo. La stessa cosa era successa 6 mesi fa quando ero venuto con i dirigenti del Fenerbahce e avevo anche allora un’offerta concreta.

Al Milan è tutto improvvisato, non ha nemmeno accettato di negoziare. Io non so adesso cosa succederà: io non credo di avere altre possibilità. Ma magari arriva un altro procuratore, che gli porta un’altra offerta, magari un mediatore a loro più vicino, e può anche essere che lo vendano. Ma non con me. Non gioca mai, non ha alcuna possibilità di essere utilizzato, ma questo è il Milan oggi. E tutti lo sanno: persino se prendi un taxi, se chiedi al tassista che cos’è il Milan, ti risponde esattamente così. Perché tutti, ormai, sanno quel che capita al Milan di questi tempi“.

Il direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli

Milan, fatta per il talentuoso Mionic: arriva dalla Croazia

Colpo per il futuro in casa Milan: preso il promettente classe 2001 Mionic

Immobile in entrata per la prima squadra, ma attivo per rafforzare le proprie selezioni giovanili. Il Milan ha concluso un interessante colpo in prospettiva, tesserando un talento croato di nome Antonio Mionic. Centrocampista classe 2001, cresciuto nell’Nk Istra 1961, andrà a rafforzare gli Allievi Nazionali di mister Baldo a partire dal mese di febbraio.

Mionic è un giocatore tutto da scoprire e da formare, ma ha caratteristiche precise: è una mezzala in grado di giocare anche da trequartista – racconta La Gazzetta dello Sport – dotata di ottima tecnica individuale, velocità palla al piede e dribbling. Un talento interessante, il quale arriverà in rossonero a parametro zero. Per averlo, il Milan ha dovuto battere la concorrenza dell’Atalanta, società storicamente attenta alla ricerca e alla valorizzazione dei giovani.

Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre: per tutti, Suso.

Il Milan alza il muro: “Suso, non ti cediamo nemmeno per 80 milioni”

La società rossonera toglie i propri giocatori dal mercato e ribadisce l’importanza di Suso

Suso resta e con lui anche i prezzi pregiati della rosa e gli acquisti fatti nell’ultima sessione estiva di trattatve. Il Milan non rifugge ai rumors di calciomercato e chiarisce la propria posizione sul mercato in uscita, confermando in toto il gruppo a disposizione di Gattuso sul proprio sito ufficiale:

“Con Suso, il Milan è stato molto chiaro in estate: non ti cediamo nemmeno per una offerta da 80 milioni di euro, era stata la battuta zoccolo duro del confronto con il campione spagnolo che ha prolungato il contratto con il Milan nello scorso mese di settembre. Un’operazione molto importante.

Tutti gli altri giocatori rossoneri citati oggi e in questi giorni nelle cronache di mercato fanno assolutamente parte del progetto, da Biglia a Kalinic a Locatelli. È così, compatto e confermato, che il Milan riprende oggi ad allenarsi in vista delle prossime gare contro Cagliari, Lazio e ancora Lazio in Coppa Italia”.

Gustavo Gomez, difensore paraguaiano

Boca-Milan, si continua a trattare per Gustavo Gomez

Gli Xeneizes insistono per Gustavo Gomez, ma ancora non c’è l’accordo economico col Milan

È alle battute finali la trattativa per il trasferimento di Gustavo Gomez al Boca Juniors. Dopo settimane di contatti e di proposte e controproposte sul prezzo del cartellino, Milan e Xeneizes prenderanno una decisione definitiva sul difensore entro lunedì: l’ultima offerta arrivata ai rossoneri è 500 mila dollari di prestito e diritto di riscatto a 5 milioni, con gli argentini che sembrano disposti ad alzare ancora un po’ l’offerta.

Il Diavolo ha dato segnali di apertura, ma manca ancora l’ok: la trattativa dovrà definirsi entro lunedì – fa sapere Gianluca Di Marzio – altrimenti il Boca Juniors virerà su obiettivi diversi.

Gerard Deulofeu ai tempi del Milan

Deulofeu, nostalgia canaglia: si è proposto per tornare al Milan

Geri lascerà il Barça e si è offerto al Milan. Ma dalla società non sono arrivate aperture

Nostalgia canaglia, per Gerard Deulofeu. In uscita dal Barcellona appena sei mesi dopo il rientro in blaugrana, Geri sarebbe tornato ben volentieri a vestire la maglia del Milan, dove dodici mesi fa ha firmato una straordinaria seconda metà di stagione, tanto che sono stati proprio i rossoneri i primi ai quali si è proposto in questa sessione invernale tramite il proprio procuratore.

Dal Milan, però, non sono arrivate aperture: la società di via Aldo Rossi – fa sapere Gianluca Di Marzio a Speciale Calciomercato su Sky Sport non ha Deulofeu tra i piani di questa finestra di trattative. Almeno per il momento…

L'attaccante del Milan André Silva

Cina, offerta per André Silva. Ma il Milan è fermo: non si vende

Il Milan crede nel talento di André Silva: l’attaccante non partirà in questa sessione di mercato

André Silva non lascerà il Milan. Nonostante il poco spazio in campo e le tante richieste arrivate dal mercato, il portoghese rimarrà alla corte di Rino Gattuso: la società rossonera – riferisce Sky Sport – crede nell’ex Porto ed è fermamente intenzionata a non cederlo. Tra le offerte pervenute al procuratore Jorge Mendes e in via Aldo Rossi per Silva, anche una dalla Cina da 35 milioni di euro che però non ha fatto vacillare il Diavolo, deciso a tenere in rosa il pupillo di Cristiano Ronaldo.

Massimiliano Mirabelli, d.s. del Milan

Milan, Mirabelli lavora per il futuro: nel mirino Lincoln e Maroni

In via Aldo Rossi caccia ai migliori talenti del Sudamerica: Mirabelli avvia i contatti per il brasiliano Lincoln e segue da vicino l’argentino Maroni

Il Milan lavora per il futuro. E monitora da vicino due talenti grezzi per il Diavolo che verrà. Il mercato di gennaio non dovrebbe vedere i rossoneri protagonisti, ma si stanno già gettando basi per le prossime sessioni. Oggi il d.s. Mirabelli ha avuto un vertice col suo caposcout Luxoro: insieme hanno fatto il punto sui giocatori più interessanti – riferisce Gianluca Di Marzio a Sky Sport – in particolare dal Sudamerica.

Due, come accennato, i nomi più apprezzati: il brasiliano Lincoln, classe 2000, per il quale sono stati già avviati i contatti col Flamengo. Qualità tecnica, velocità, colpo di testa, tendenza ad aiutare la squadra e venire incontro, è considerato il “9” della Seleçao del futuro, in cui ha giocato già (e bene). Il Milan sta cercando di prenotarlo per il futuro e anticipare concorrenza. L’altro profilo più apprezzato è quello di Gonzalo Maroni: mezzala ’99 del Boca Juniors, il Diavolo può strappare un’opzione per lui nell’ambito della trattativa con gli Xeneizes per Gustavo Gomez.

Il direttore sportivo del Milan Massimiliano Mirabelli

Mirabelli, tour per l’Europa a caccia di talenti

È sempre calciomercato anche per Massimiliano Mirabelli. Il direttore sportivo del Milan continua a scandagliare i campionati europei alla ricerca di talenti, sfruttando anche la “tranquillità” della sosta delle Nazionali per visionare giocatori impegnati con le proprie selezioni.

Il d.s. Mirabelli ha visionato più gare: due partite del Belgio, l’amichevole della Nazionale maggiore contro il Messico e il match dell’Under 21 contro Cipro (qualificazioni agli Europei di categoria), ma anche Giappone-Brasile disputatasi a Lille. Osservati tanti calciatori, in cima alla lista c’è Leander Dendoncker: centrocampista dell’Anderlecht, classe ’95, tra i prospetti più interessanti del calcio belga.

Lavoro di scouting e di osservazione, per Mirabelli, anche se il Milan non ha in programma acquisti in vista del mercato di gennaio. A meno di infortuni gravi o cambi di programma, il Diavolo non ha in canna nessun colpo nella sessione invernale di trattative: Montella continuerà a lavorare per integrare al meglio gli 11 arrivi dell’estate. Eccetto, però, eventuali occasioni che offrirà il mercato.

Aguero: “Milan? Non so niente, avranno parlato col mio sosia…”

Dopo le notizie uscite nei giorni scorsi circa un suo imminente approdo in rossonero, l’attaccante del Manchester City Sergio Aguero ha parlato ai microfoni di Tyc Sports: “Ho sentito parlare del mio passaggio al Milan, non so con chi abbiano fatto l’accordo, forse con il mio sosia”.

Battute a parte, una chiusura che pare netta: “Ero a casa per recuperare dall’infortunio alla costola. Non so niente, ho letto la notizia e sono rimasto sorpreso”.

Dalla Spagna: “Il Milan pensa a Dani Ceballos per gennaio”

Il quotidiano Sport rivela la notizia dell’interessamento del club rossonero per il centrocampista del Real Madrid, eletto miglior giocatore dell’ultimo Europeo U21: solo 111 minuti disputati da inizio stagione

L’ultimo Europeo Under 21 disputato con la Spagna è stato a dir poco straordinario, tant’è che il ko in finale contro la Germania non ha comunque impedito la sua elezione a miglior giocatore del torneo. Dani Ceballos, in estate, ha lasciato il Betis Siviglia per trasferirsi a Madrid. Il Real ha sborsato ben 17 milioni di euro per regalare a Zinedine Zidane un centrocampista di talento e dal futuro assicurato. L’avvio di stagione però non è stato tra i più positivi: 111 minuti con la maglia dei blancos in appena sei partite.

A nulla sono bastate le due reti siglate alla prima da titolare, giocata a fine settembre contro l’Alaves. Il quotidiano catalano Sport riporta la notizia dell’interessamento del Milan, disposto a farne il leader della mediana già durante il prossimo mercato di gennaio. Il Real però non è assolutamente a favore della cessione perché Dani Ceballos diventerà in tutta sicurezza una delle pedine insostituibili del tecnico francese per le future stagioni. Chissà che non possa aprirsi l’ipotesi di un prestito.

Fonte: Corriere dello Sport

Il Milan adesso punta sul Kun Aguero

Il Milan prepara già i colpi per il mercato di gennaio. E di fatto la società è pronta a rinforzare ancora una volta il reparto offensivo. Il nome in pole position è quello del Kun Aguero. Secondo la stampa britannica il passaggio dal Manchester City al Milan potrebbe concretizzarsi con un’offerta da 89 milioni di euro. Già la scorsa estate i rossoneri avevano provato a portare a casa l’attaccante del ManCity per un probabile arrivo di Alexis Sanchez. Poi l’affare tra Arsenal e Manchester City è sfumato, così Aguero è rimasto in Premier.

Ma a gennaio i giochi si riaprono e lo scambio in Gran Bretagna lo danno praticamente per fatto con un Kun Aguero in uscita pronto a volare a Milano. Di fatto con l’arrivo del Kun il reparto offensivo dei rossoneri sarebbe sovraffollato con Andre Silva, Kalinic, Cutrone, Suso e Aguero. Ma va considerato un fattore determinante: il Milan ha l’obiettivo primario di raggiungere un piazzamento in Champions. L’esperienza di un giocatore come Aguero nel reparto d’attacco potrebbe servire anche nel percorso in Europa League.

Fonte: Il Giornale

Milan, sondato il terreno per André Gomes

Gli ottimi rapporti con Jorge Mendes e la necessità di prendere un altro centrocampista – che poi non è arrivato, ndr – hanno spinto il Milan a informasi e a provarci per André Gomes. Il portoghese – informa il Corriere dello Sport – è stato tra i profili sondati in estate dai rossoneri oltre a Renato Sanches e Jankto per rimpolpare la mediana, bisognosa di un uomo che permetta a Kessie di rifiatare. A gennaio il Diavolo tornerà sul mercato per colmare la lacuna: chissà che non possa ritentare anche per Gomes.

Milan, tentato il blitz last minute per Aubameyang

Pallino di Mirabelli e sogno estivo dei tifosi rossoneri, Pierre-Emerick Aubameyang è stato l’obiettivo numero per l’attacco del Milan. Più di Kalinic, a quanto pare, nonostante il croato fosse da mesi la prima scelta di Montella, tanto da aver provato in extremis il colpo Aubameyang: il d.s. Mirabelli e Alessandro Moggi – racconta la Repubblica citando fonti tedesche – hanno provato il blitz vincente con un jet privato per la stella del BVB, evidentemente senza successo.

Milan, per il centrocampo piace lo spagnolo Trigueros

Idea di mercato dalla Spagna per il centrocampo del Milan. I rossoneri – fa sapere il portale fichajes.com – avrebbero messo gli occhi su Manu Trigueros, classe ’91 in forza al Villarreal. Uomo chiave della mediana del Submarino Amarillo, Trigueros ha una clausola rescissoria da 40 milioni di euro.

Milan, Suso e l’agente Lucci a Casa Milan: oggi è attesa la firma per il rinnovo

Una settimana fa è arrivato l’accordo per il rinnovo di contratto di Suso. Oggi, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe arrivare la firma del fantasista spagnolo, che proprio in questo momento si trova a Casa Milan in compagnia del suo agente Alessandro Lucci. Suso firmerà un contratto che lo legherà alla società rossonera fino a giugno del 2022 e andrà a percepire un ingaggio da 3 milioni l’anno più bonus legati a presenze, gol, assist e obiettivi raggiunti.

La novità è che si va verso l’inserimento di una clausola rescissoria compresa tra 40 e 50 milioni di euro. Tutto pronto quindi, Suso è pronto a rimanere rossonero per altri 5 anni.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Milan-Suso, rinnovo ad un passo: si attendono soltanto le firme

Il rinnovo di Suso con il Milan è ormai in via di definizione. In serata, infatti, i rossoneri manderanno la documentazione con il nuovo contratto al legale del calciatore spagnolo, che poi nelle prossime ore rimanderà il tutto già firmato.

Dopo gli ulteriori passi in avanti dei giorni scorsi, il Milan e Suso hanno definito i contorni dell’operazione. Si attende solo la firma e il comunicato, poi sarà ufficiale: Suso e il Milan ancora insieme.

Fonte: Gianluca Di Marzio

Aubameyang: “Il Milan mi voleva e io ero interessato, ma niente”

Nome caldo dell’ultimo mercato estivo rossonero, sogno – disatteso – di milioni di tifosi milanisti per l’attacco. Eppure la pista Pierre-Emerick Aubameyang è stata battuta, con il Diavolo che ha provato a riportare a casa la stella del Borussia Dortmund: “Il Milan mi ha contattato, mi ha offerto qualcosa. Io ero molto interessato al loro progetto – ha dichiarato Auba a RMC – ma non è successo niente per molte ragioni”.

Milan, è Jankto il Kessie-bis

Un vice Kessie è tra le priorità rossonera in vista della prossima sessione di mercato: una mezzala completa, con passo, per permettere all’insostituibile ivoriano di tirare il fiato durante la stagione. Il nome caldo sul taccuino di Mirabelli rimane quello di Jakub Jankto, centrocampista dell’Udinese e della Nazionale ceca già trattato in estate.

I contatti con i friulani e con l’agente Riso sono continui – scrive il Corriere dello Sport – ed è possibile che la trattativa subisca un’accelerata già a gennaio, ma tutto dipenderà dalla situazione di classifica dei bianconeri: qualora navigassero ancora in cattive acque, blinderebbero i gioielli della rosa, Jankto compreso.

Milan, casting aperto per la mezzala: piacciono Jankto, Fofana, Duncan e Barella

È uno dei pochissimi colpi mancati dell’estate, ma potrebbe trovare concretezza già a gennaio. Il Milan ha provato a regalare a Montella un’altra mezzala per completare la batteria dei centrocampisti, ma il finale di mercato non ha portato le sorprese sperate. In inverno, quando riapriranno le trattative, il Diavolo potrebbe colmare la lacuna: i nomi più caldi e graditi – riferisce Tuttosportsono quelli di Jankto e Fofana dell’Udinese, Duncan del Sassuolo e Barella del Cagliari.