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Ivan Gazidis, a.d. del Milan

Gazidis: “Talenti, basi solide e niente false promesse: ecco il Milan del futuro. Voglio Maldini d.t.”

Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dei progetti futuri del club all’indomani degli addii di Gattuso e Leonardo.

Scusate il ritardo – «Sono arrivato a dicembre e ho sfruttato tutto il tempo a disposizione per capire il club e il calcio italiano. E’ stata una full immersion. Se non ho parlato in questa annata così intensa è perché con umiltà era giusto prima studiare tutto. Ma ora che la stagione è finita è arrivato il momento di spiegare il progetto della proprietà e il mio punto di vista. Partendo dall’inizio però e ricordando che Elliott ha preso inaspettatamente il club alla fine di luglio e ha dovuto in un paio di settimane risolvere problemi enormi. Ha ereditato un club che non poteva pagare i propri debiti e sulla testa la spada di Damocle di pesanti sanzioni. Diciamolo subito: il Milan è stato salvato. Sono stati versati nel club 220 milioni di euro per rifornirlo di capitale e rispondere agli obblighi. Non farlo avrebbe significato bancarotta e rischio retrocessione. Subito dopo abbiamo preso Leonardo che ringrazierò sempre per il grande lavoro svolto in quelle settimane per risollevare il club. Gli saremo sempre grati».

Il piano Elliott – «La visione è chiara, togliere dal Milan le zavorre finanziarie e rimetterlo nella giusta direzione, rendendolo un club moderno. Il Milan muove passioni e sentimenti incredibili, quasi commoventi. Ma nel 2019 non abbiamo ancora una App. Dobbiamo modernizzare il club, farlo crescere. Il brand c’è, la storia pure, ma il calcio si è evoluto, non si può continuare a guardarsi indietro. Tre sono i punti fondamentali, senza un ordine gerarchico, perché vanno di pari passo e si intrecciano tra loro ogni giorno: 1) Riorganizzazione economica, con la capacità di generare profitti e reinvestirli 2) Aumentare la qualità della squadra, riportandola al top del calcio italiano ed europeo 3) Trovare le giuste soluzioni per lo stadio. Che sia San Siro o un nuovo impianto, dovrà essere invidiato nel mondo».

Tempi e paletti – «Elliott non ha mai posto un termine temporale. La sua è una chiara visione. Non abbiamo una dead line, e non faccio promesse di accorciare i tempi. Sfrutteremo ogni minuto delle nostre giornate finché non avremo raggiunto lo scopo. Di tempo ne servirà, ma ci riusciremo. Questo club è speciale, ho enorme rispetto per l’amore che suscita e questo amore io non lo prendo in giro. Il Milan deve essere orgoglioso della sua straordinaria storia, ma non è nel passato che troveremo la soluzione dei problemi. Per tornare in alto il mondo Milan deve credere nel cambiamento. Chi cerca un demiurgo che schioccando le dita e aprendo i rubinetti economici, risolva tutto, non lo troverà qui. Di illusioni e bugie ce ne sono già state abbastanza. Siamo al Milan per assicuragli un futuro nei vertici mondiali, con un percorso serio, realistico. Non significa non sognare, significa lavorare duramente per rendere i sogni realtà. Abbiamo grandi sfide davanti e la volontà di giocare stabilmente in Europa, ma nel rispetto del Financial Fair Play e dei paletti esistenti. Saltare le regole cercando un improbabile “All in” come se fossimo a un tavolo di poker non solo è rischioso, è sbagliato, perché dietro un presunto godimento del momento c’è il baratro. L’obiettivo delle prossime stagioni è crescere nel rispetto del FFP e portare al Milan giocatori di qualità che crescano col club mostrando il loro valoreediventando l’orgoglio dei tifosi. Non compreremo giovani talenti per rivenderli, ma perché restino e facciano la storia futura del Milan. Ma tutti dobbiamo aver chiaro dove siamo oggi e qual è il cammino da fare. Ai nostri tifosi faccio un discorso pieno di trasparenza e onestà. La storia delle belle promesse non mantenute è finita. Ma se sono qui è perché sono estremamente ottimista e convinto che si possa fare, che il Milan tornerà presto ai vertici. Dobbiamo girare l’angolo, non saràfacile, ma troveremo la strada giusta.Epotrà farlo anche il calcio italiano, se sarà capace di evolversi nelle scelte e senza più commettere quegli errori che hanno fatto sprecare l’enorme quantità di entrate degli anni novanta che non furono mai impiegate per crescere nelle infrastrutture e nella gestione delle società».

Passione e sentimento – «Ai manager spetta l’analisi, le scelte, la gestione delle pressioni. Ma il calcio resta passione e sentimento, non lo dimentico mai. Senza, non c’è nulla. Ma quella passione deve poter contare su basi solide. E vogliamo ridarle al Milan. Per questomanterrò sempre la barra dritta. Per il bene del club».

Milan club aperto – «Vogliamo una società aperta, che nella diversità delle persone che lavorano qui trovi spinta e benefici. Dai giocatori a chi lavora nel Milan, vogliamo accogliere culture, nazionalità, religioni, colori, orientamenti sessuali. La nostra è una società aperta, contraria a ogni forma di discriminazione e razzismo. Vogliamo abbracciare il futuro in campo e fuori».

La squadra che verrà – «Ci sarà il giusto bilanciamento tra giovani di qualità e giocatori che abbiano leadership ed esperienza. Ma la nostra strategia non è investire in giocatori Top o che lo sono già stati, ma in chi può diventarlo con la nostra maglia. Non bruceremo i nostri fondi per una sola stagione nel presente, ma vogliamo costruirci il futuro: una generazione di calciatori forti che crescano velocemente insieme al club. Gente che abbia entusiasmo e sia pronta alla sfida».

L’addio di Leo e Rino – «Leo ha deciso di lasciare e vivere nuove sfide. Avrà sempre il mio grazie per ciò che ha fatto. Nessun conflitto, ma il massimo riconoscimento per lui e il suo grande sforzo. Non ho parole per descrivere Gattuso: un uomo straordinario che ha portato la piena responsabilità della stagione sulle sue spalle. Forse anche troppo. Ha fatto una analisieuna scelta di grande onestà: non ce la faceva a portare ancora questo peso. Ma Rino rimarrà un amico del club per sempre. Non lo conoscevo prima, ho un enorme rispetto per lui».

Campos? No, Maldini – «Io non ho mai pensato a Campos, è un dirigente del Lille, dove sta facendo bene, e non verrà al Milan. Io quello che la stampa voleva far fareaCampos – ma lo dico col sorriso e senza polemica – lo voglio far fare a Maldini. Vorrei davvero che Paolo restasse con noi e mi aiutasse in questa grande sfida con un ruolo sempre più centrale e importante. Lo ammiro immensamente. Lui rappresenta i valori e la cultura del club. Non in moto etereo, ma reale. Vedi Maldinievedi il Milan. Lui è l’ideale per gestire l’area tecnica. Avrebbe intorno uno staff all’altezza. Non un ruolo di facciata ma assolutamente centrale nelle scelte tecniche. Non gli chiedo di fare tutto da solo. Si lavora in gruppo, sarà supportato ed aiutato, può darci tantissimo. E’ stata una stagione logorante per tutti e anche Paolo ha chiesto tempo per riflettere e capire se ha l’energia giusta per ripartire con questo progetto difficile, arduo, che richiede il massimo impegno e che va sposato totalmente. Deve sentirsela al 100 per 100. Questa è la condizione per chiunque voglia venire al Milan. Ma nel caso di Maldini non deve venire al Milan, lui è il Milan…».

Allenatore e scelte – «Non voglio pensare ad altri profili diversi rispetto a Maldini, aspetto la decisione di Paolo: poi prenderemo tecnico e giocatori. Il nuovo allenatore sarà scelto con cura: non importa l’età o la nazionalità, importa che sia adatto a ciò che vogliamo fare e costruire. Nelle mie esperienze di dirigente di calcio negli Stati Uniti e in Inghilterra non mi sono mai vantato di giudicare tecnicamente un giocatore, ma so studiare i profili di chi è adatto a ricoprire un ruolo in una struttura. La scelta del tecnico, con l’aiuto spero di Maldini, sarà fatta con calma, studiando ogni particolare: storia, personalità, profilo, risultati, statistiche. Non vogliamo sbagliare nulla. Abbiamo una lunga e stimolante partita da giocare. Sono sicuro che la vinceremo».

Un anno di Milanismo – Stagione 2018/19

Il calendario mensile di Milanismo con tutti gli impegni dell’A.C. Milan, stampabile in formato A4 e in versione per Google Calendar.

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Stagione 2017/2018

Zlatan Ibrahimovic.

Milan, si studia il clamoroso ritorno di Ibrahimovic

A Casa Milan si lavora per affiancare un altro centravanti a Higuain e Cutrone: Leo e Maldini lavorano per Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic torna al Milan. Una suggestione a dir poco clamorosa, rilanciata dal Corriere della Sera proprio stamane, giorno del 37° compleanno dello svedese. A Casa Milan si starebbe segretamente studiando il bis del campione di Malmo in vista del prossimo mercato di gennaio, quando Gattuso potrebbe chiedere alla società un rinforzo in attacco. Higuain e Cutrone assicurano i gol, ma le ultime settimane hanno certificato che due soli centravanti di ruolo sono pochi: ecco che nasce l’ipotesi Z.

La pista è tutt’altro che semplice, ma Leonardo e Maldini stanno provando a capirne la fattibilità. Ibrahimovic è legato ai Los Angeles Galaxy sino al dicembre 2019, ma sarebbe pronto a chiudere in anticipo il legame coi californiani per intraprendere l’avventura del ritorno in rossonero. D’altronde non è un mistero che Zlatan si sia trovato benissimo al Milan e che se ne sia andato a malincuore, ceduto nella nefasta estate del 2012 per meri motivi economici. I sondaggi sono già iniziati: per Ibra – informa il quotidiano meneghino – sarebbe pronto un contratto di sei mesi, da gennaio a giugno 2019, per riportare il Milan in Champions e poi ridirsi addio.

Mancano ancora tre mesi pieni di partite ed impegni prima del prossimo calciomercato, ma l’idea Ibrahimovic è tutt’altro che assurda. Il Diavolo ha la necessità di rimpolpare la batteria delle punte per evitare le emergenze totali viste con Empoli e Sassuolo e lo svedese si sente ancora un calciatore di alto livello, voglioso di giocare altri due anni in un top club come il Milan prima di chiudere la carriera in patria al Malmo. Senza dimenticare il parere fondamentale della famiglia e in particolare della moglie Helena, entusiasta di un possibile ritorno a Milano.

Comunicato Ufficiale AC Milan: rimborsato in anticipo il prestito obbligazionario

Milano, 25 settembre 2018. In data odierna, A.C. Milan S.p.A. (la “Società”) ha esercitato, con comunicazione inviata all’unico titolare delle obbligazioni denominate “Prestito Obbligazionario Garantito Associazione Calcio Milan S.p.A. 2017 – 2018 – Serie 1” (ISIN Code IT005254435) (le “Obbligazioni Serie 1”) e “Prestito Obbligazionario Garantito Associazione Calcio Milan S.p.A. 2017 – 2019 – Serie 2” (ISIN Code IT0005254443) (le “Obbligazioni Serie 2” e, unitamente alle Obbligazioni Serie 1, le “Obbligazioni”) emesse dalla Società e quotate presso il Terzo Mercato della Borsa di Vienna, nonché all’agente di calcolo e dei pagamenti, l’opzione di rimborso anticipato volontario integrale delle Obbligazioni ai sensi dell’art. 9.2 dei rispettivi regolamenti delle Obbligazioni.

La data di rimborso delle Obbligazioni è fissata al 28 settembre 2018.

Fonte: AC Milan

Il Meet&Greet con Higuain

Il Meet&Greet con Higuain

Martedì 11, dalle 18.00, Gonzalo incontrerà i tifosi

Avete gioito al suo acquisto, riservandogli una grande accoglienza a partire dalle visite mediche a La Madonnina. E poi Piazza Duomo, Milanello, soprattutto San Siro. Adesso, per i tifosi rossoneri, è arrivato il momento di incontrare Higuain da vicinissimo. Gonzalo, martedì 11 settembredalle 18.00, sarà il protagonista di uno speciale Meet&Greet a Casa Milan. Un appuntamento esclusivo, organizzato dal Club, per regalare ai milanisti una serata in compagnia del nostro bomber argentino.

I posti saranno limitati: presso il Milan Store e il museo Mondo Milan della sede di via Aldo Rossi, nella giornata di martedì 11, dalle 10.00 alle 18.00, verranno messi a disposizione solo ai possessori della Cuore Rossonero dei braccialetti numerati (fino a esaurimento) che dovranno essere esibiti per poter accedere alla sessione di foto e autografi.

Non mancate: vi aspettiamo!

Fonte: Casa Milan

Si riparte, sotto il segno del «diciannove» e «siamo a posto così»

Diciannove. Il numero del capitano della scorsa stagione, certo, ma soprattutto quello dei giocatori transitati dal Milan in un anno. Undici lo scorso anno, otto questo. Diciannove. Giustamente ci si domanda cosa vorrà dire, a prescindere dalle ovvietà, per esempio che il Milan dell’ultima gestione Berlusconi-Galliani andava rifondato, per usare un eufemismo. Di quel progetto là portiamo ancora i segni, beffardamente evidenziati proprio venerdì dall’elegante uscita di scena di tale Marchisio Claudio, un professionista che, con ancora due anni di contratto che lo legavano alla società più aziendalista d’Italia, ha preferito defilarsi e trovare fortuna altrove per quest’ultima parte della propria carriera. Che Dio l’aiuti. Da noi c’è chi altrettanto buon senso non ha avuto, nemmeno in considerazione del fatto che oggi non è nelle condizioni di dare al Milan ciò che Marchisio avrebbe forse potuto ancora dare alla sua Juve (o forse no). Diciannove, dicevamo: come l’anno in cui ci apprestiamo a entrare, nel corso quale inevitabilmente ci aspettiamo segnali forti, magari non decisivi, ma potenti.

Mesi addietro, come un disco rotto, andavo ripetendo ad amici e conoscenti che del mercato in entrata mi sarebbe interessato poco; intendiamoci, non perché non vi fosse bisogno di nuovi innesti. Il mio ragionamento verte(va) sul fatto che il Milan di oggi sta ancora scontando certe colpe del passato, e lo fa mediante la presenza in rosa di quei giocatori che, sfortunati quanto si vuole, Milanello avrebbero dovuto lasciarlo tempo addietro. So di toccare un nervo scoperto, in un senso o nell’altro, ma non posso farci alcunché se nel calcio non conta solo il calcio. Fino all’ultimo Leonardo ha provato ad accomodare soluzioni che soddisfacessero tutti, sebbene l’impressione è che in uscita a venirne fuori un po’ più ammaccata sia stata la società anziché i singoli giocatori.

Kalinic Nikola, vice-campione del Mondo senza medaglia e super campione d’Europa con medaglia annessa, se ne va ad un prezzo che a quanto pare, dicono i contabili, non ci aiuta granché ma tutto sommato nemmeno ci danneggia troppo. Bonucci Leonardo, il presente assente della scorsa stagione, emblema di una proprietà dalla consistenza analoga, andava accompagnato alla porta in ogni modo lecito, ed in fondo lo scambio alla pari con Caldara ci sta soprattutto in considerazione del fatto che si è trattato della chiave di volta per sbloccare Higuain. Gonzalo, GH9. È lui la vera bomba del nostro mercato, la seconda della serie A dopo colui per cui è stato allestito un Truman Show di dubbio gusto il giorno stesso che ha messo piede nella Penisola. Sulle spalle del centravanti argentino e del nostro splendido giovane comasco, Patrizio, l’intero peso di un attacco che come minimo deve fare meglio dell’anno scorso, obiettivo alla portata (ché se non lo fosse, davvero, meglio non pensarci). Nota a margine per Manuel Locatelli e André Silva. Per quanto riguarda il classe ’98, figlio nostro, specie alla luce di come si sono conclusi i lavori, non sarebbe stato affatto male dargli un’ultima chance – per quanto mi riguarda meritava lui molto più di altri. Quanto al portoghese, apprezzato da alcuni, detestato da molti, mi spiace: il ragazzo i numeri ce li ha, non scherziamo; forse, come dicono, non era ancora pronto per il nostro campionato, forse, ancora più probabile, deve ancora limare certe asperità caratteriali, certamente non avrebbe accettato il ruolo di terza punta, ed il suo procuratore in tutto ciò non è stato certo dalla nostra parte (e speriamo che il 9 e il 63 non prendano nemmeno un raffreddore). Pero oh, è un altro che avrei voluto vedere messo alla prova un’altra volta. Entrambi sacrificati sull’altare dei conti, ineludibili.

Sui vari Bakayoko, Laxalt e Castillejo, ultimi arrivati, mi sembra opportuno sospendere il giudizio. Si tratta di pedine da cui ci si può aspettare di tutto, meraviglie così come delusioni cocenti. Non dei fuoriclasse, certo, sebbene chi scrive coltivi un debole per Laxalt, e da tempi non sospetti – un mio caro amico, genoano, incassò i complimenti del sottoscritto due anni or sono, con un bel «è l’unico dei vostri che prenderei, mentre invece ci mandate sempre quelli sbagliati». Bakayoko viene da dodici mesi non esaltanti a fronte di una stagione al Monaco che lo aveva trasformato nel sogno proibito di chissà quanti (chissà, non ricordo), mentre di Castillejo si parla in termini di vice-Suso, laddove i pochi stralci visionati su YouTube paiono suggerirmi qualcosa di diverso. Ad ogni modo, il Milan la scorsa stagione, tra le altre cose, ha sofferto la penuria di rincalzi, in alcuni casi proprio la totale assenza. Sanno pure i custodi dei campetti di periferia che senza una buona panchina non si va da nessuna parte, sebbene Gattuso dia l’impressione di essere più Sarriano che Allegriano, per cui se si fissa con quei 13/14 vai a capire che ne sarà degli altri. Toh, guarda caso quelli siamo, non da un punto di vista strettamente numerico ma ci siamo capiti.

Siamo a quel punto del discorso che vorremmo liquidare in fretta e furia, mentre invece rimestare in certe cose può essere a suo modo terapeutico. Lo ammetto: rientro tra quelli che in Milinkovic-Savic ci ha creduto forte. Non sperato, sia chiaro… ero proprio persuaso che, in un modo o nell’altro, sarebbe stato nostro. L’incognita, da par mio, non era il FPF, la (non)potenza di Elliott o che so io. No. L’incognita era Lotito Claudio, che non a caso si è dimostrato ancora una volta terribile controparte in una qualunque trattativa, figurarsi in relazione al suo pezzo più pregiato. Ora, se di trattativa si è trattato, sì o no, non saprei: non conosco personalmente nessuno che avrebbe modo di confermare o smentire. A occhio mi pare che qualcosa di più di una semplice «consultazione» vi sia stata. Leonardo smentisce categoricamente, e a noi non rimane che prenderlo in parola. Se avessi però voluto vaneggiare, così, giusto perché non saprei come allungare il brodo, avrei scritto che per Elliott presentarsi con una trattativa così lunga ed estenuante uscendone a mani vuote avrebbe rappresentato un biglietto da visita non in linea coi loro standard, e siccome sapevano che non sarebbe stato affatto semplice, tra paletti e venditore, meglio negare sin dall’inizio, «nenti sacciu e nenti ricu», così da un lato ti fai mediaticamente rispettoso agli occhi della UEFA (che comunque sono convinto sia stata consultata ogni due per tre), dall’altro non getti discredito su una realtà consolidata, sì, ma che qui da noi si conosce poco tra i profani, e che nel calcio, in fin dei conti, specie nel nostro, è neofita. Sono convinto anch’io che 120 milioni fossero troppi, sì, ma è stato bello, anzi stupendo sperarci, e secondo me Lotito ha fatto bene a resistere: non lo perderà di certo a poco, e chi sa che non abbia già avuto specifiche rassicurazioni in tal senso.

Nondimeno, sia chiaro, quali che siano le intenzioni nel medio-lungo periodo, Elliott non è un giocatore come tutti gli altri: la sua sola presenza rischia di mettere in discussione certi equilibri consolidati, dare una scossa a un sistema che, campanilismi a parte, ne ha estremo bisogno. Finora, ed è ancora presto, lo ha fatto con discrezione, oserei dire sottobanco, riprendendo dai capelli una squadra che fra un mese il giovedì sera si sarebbe limitato a preparare l’incontro della domenica sulla lavagna tattica. E guardate che non è poco, essere stati riammessi all’Europa League intendo, sul cui peso potremmo pure discutere fino al prossimo Capodanno cinese, ma che rimane un appuntamento al quale un Milan che aspira a cose grandi non può né deve mancare. Certo, il nostro «grande» per ora ha dimensioni ridotte, quelle di una competizione liquidata da molti con l’appellativo di «coppetta». La «coppetta» in questione, tuttavia, è l’anticamera per quella che è la nostra vera abitazione, perché il Milan sarà sempre in terra straniera solo finché giocherà in casa, sul suolo patrio, dove a regnare sono storicamente altri (gli ultimi sette anni sono un’anomalia e una conferma al contempo).

È evidente che il progetto sia stato costruito attorno a lui, Gennarino Gattuso da Gallarate, e non perché sui manifesti della campagna abbonamenti campeggi il suo faccione serioso. Gli sono stati consegnati alcuni tra i giocatori che aveva già chiesto a Mirabelli, e che non a caso erano già sotto la lente (vedi Castellejo). Capisco le ragioni di chi su quella sedia ci avrebbe visto il reduce inglese, Antonio Conte, ma negare che Gattuso meritasse questa chance non si rivela discutibile solo da un punto di vista, banalmente, umano. Per natura si è tutti precari, mica ‘sta cosa l’hanno inventata gli economisti (almeno questa), perciò se a fronte di una preparazione seguita personalmente ed un gruppo seguito da principio non porterà risultati, ebbene, chi di dovere tirerà le somme. E questo è il contraltare di quanto rilevato sopra circa il «costruirgli un progetto attorno». Sarà dura, è evidente, per via del contesto, delle premesse, dei sei terzini e quasi nessuna mezz’ala. Confidiamo che le immancabili difficoltà ne enfatizzino l’indole, quella di chi, nelle ristrettezze, si esalta e aguzza l’ingegno. Che coraggio però, va detto, nel non dotarlo di questa benedetta mezz’ala dai piedi buoni, merce rara da oramai troppo tempo, e puntare su due esterni come l’uruguagio e lo spagnolo, che sulla carta non corrispondono all’identikit del nostro ricercato, uno che, tra le altre cose, la mette dentro di tanto in tanto, a doppia cifra sarebbe magnifico.

Alcuni, a tal proposito, temono un Montella-bis, il che, entro una certa misura, rappresenta un rischio calcolato, nel senso appunto di aver tenuto in considerazione che una deriva del genere sia possibile ancorché (si spera) poco probabile. Abbiamo costruito e demolito già due volte in un anno, farlo una terza comporterebbe dei rischi notevoli, lato tecnico, di gestione, umano e mettiamoci pure finanziario. Lo sappiamo noi, lo sanno coloro che adesso prendono le decisioni. Ma, come si dice dalle mie parti, questa è la fidanzata, perciò ci si rimbocchi le maniche e sotto col lavoro. Ecco, in vista di questo nuovo corso, l’ennesimo, vorrei si ripartisse da qui, dal lavoro. Gattuso è certamente un gran lavoratore, Leonardo idem, gli emissari di Elliott immagino lo stesso. Roma non è stata costruita in un giorno e, come diceva Chesterton, non era amata dai romani perché era grande, bensì fu grande perché amata dai romani.

Non avvenga per noi, dunque, ciò che dice il protagonista di Boy Meets Girl di Leos Carax: «non mi piace realizzare i miei sogni, preferisco sognarli». Il tifoso milanista negli ultimi anni è sembrato questo qui, uno la cui squadra ha tanti sogni ma che in fondo preferisce restino tali, o perché considerati irraggiungibili o perché perché perché. Siamo stati abituati bene, tanto bene che la mancata ciliegina sulla torta di un mercato che sanno per primi loro, Maldini e Leonardo, essere stato estenuante ma per certi versi incompleto, sembra essersi subito tramutata in una scusa per mandare al diavolo Sansone e tutti i filistei. Nossignore. Al diavolo ci andranno gli altri, anzi, verrà lui da loro. Il calciomercato è puro intrattenimento, quantunque da tale attività di sollazzo dipenda almeno in parte l’andamento di una stagione.

Su Twitter ho visto gente incazzarsi, molti in maniera scomposta, altri sognare, altri ancora soffrire. Ebbene, tutte queste cose qui ci restituiscono un tifoso che ancora è vivo, a cui gliene frega qualcosa. Non me la sento di scagliarmi così veementemente contro i cosiddetti insiders o chi per loro; che abbiano fomentato molti utenti con dolo o meno è affare della loro coscienza. In alcuni casi hanno però intrattenuto, alimentato il fuoco di una tifoseria che mai come in questi anni stiamo scoprendo così eterogenea, a tal punto da essere frammentata, smarrita se vogliamo. Ma a differenza di altri, non ritengo sia un male: non credo vi sia un modo e uno soltanto per tenere alla propria squadra, sebbene amore e convenienza siano concetti universali, perciò passino le fasi alterne, purché non sia ammesso il letargo, che è la morte della passione. Senza contare che ieri si è chiusa questa sessione di mercato, particolarissima poiché condotta praticamente in un mese e a fronte di una situazione piuttosto incerta. Già a gennaio, sperando di aver capito cosa ne pensa davvero la UEFA di questa nuova proprietà, magari ottenendo ‘sto benedetto Voluntary Agreement che, francamente, ci toglierebbe buona parte delle preoccupazioni; ecco, magari a queste condizioni si avrà modo di lavorare meglio. Malgrado tutto, è vero, ancora per un po’ l’extra-calcio dovrà necessariamente essere sulla bocca di tanti, non si scappa.

Quale che siano le somme di questa sessione di calciomercato, ad ogni buon conto, sappiamo già che basterà uscire dalla metro e trovarsi davanti quelle mastodontiche colonne, entrare dalla solita porta accompagnati dall’odore di salamelle arrostite, salire per le scale e poi trovarsi davanti quell’immagine lì, sempre la stessa eppure ogni volta diversa. Poi inizia la partita, la palla si muove, ventidue persone la rincorrono e tutto ciò che viene dopo. Così fino a maggio. Maggio, quando potremo finalmente affermare in maniera meno equivocabile possibile ciò che di buono e/o di cattivo è stato fatto.

Leonardo.

UFFICIALE: il mercato del Milan in entrata è chiuso

Castillejo e Laxalt altri innesti della nuova era del Club. Definite le cessioni di Carlos Bacca e Gianluca Lapadula

AC Milan comunica di aver acquisito a titolo definitivo dal Villarreal CF il diritto alle prestazioni sportive dell’attaccante Samuel Castillejo Azuaga (“Samu”) e di aver acquisito a titolo definitivo dal Genoa CFC il diritto alle prestazioni sportive del centrocampista Diego Sebastian Laxalt Suárez(“Diego”).

Nato il 18 gennaio 1995 a Malaga, Samu è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della sua città. Nella prima stagione da professionista, a 19 anni, ha collezionato 34 presenze in Liga. Nel giugno 2015 approda al Villarreal, dove ha stabilmente fatto parte della formazione titolare.

Nato il 7 febbraio 1993 a Montevideo, Diego ha fatto il suo esordio in Serie A nel 2013 con la maglia del Bologna proprio contro il Milan. Vanta ad oggi 130 presenze nel nostro campionato tra Genoa, Bologna e Empoli. Ha recentemente disputato il Mondiale con l’Uruguay arrivando fino ai quarti di finale.

Con l’arrivo di Bakayoko, Castillejo e Laxalt, AC Milan termina le operazioni in entrata di questa sessione estiva di mercato.

Il Club comunica la contestuale cessione a titolo definitivo dell’attaccante Carlos Arturo Bacca Ahumada al Villarreal CF e dell’attaccante Gianluca Lapadula, sempre a titolo definitivo, al Genoa CFC. Il Club desidera ringraziare entrambi i giocatori per la professionalità dimostrata, augurando loro le migliori soddisfazioni sportive.

Diego e Samu verranno presentati alla stampa oggi, venerdì 17 agosto, alle 15:00 CET a Casa Milan, contestualmente alla presentazione di Tiémoué Bakayoko. Le loro prime parole in rossonero saranno trasmesse in diretta sul Club Channel “Milan TV” e in “live streaming” su Facebook.com/acmilan (in lingua italiana) e su Youtube.com/acmilan (lingua inglese). 

Fonte: AC Milan

Sergej Milinkovic-Savic.

Sì, il Milan ci ha provato davvero per Milinkovic-Savic

Sky Sport parla apertamente di un interesse e di un tentativo fatto dal Milan per Milinkovic-Savic. Il punto a -24 ore dalla fine del mercato

Sergej Milinkovic-Savic è il sogno di tutti i tifosi del Milan, ma a meno di clamorose novità nelle prossime 24 ore sarà destinato a rimanere tale. Non è un mistero che alla dirigenza rossonera SMS piaccia parecchio e nelle ultime settimane indiscrezioni hanno parlato di seri tentativi per strapparlo alla Lazio e regalare a Gattuso un altro campione oltre a Higuain. Ma al momento non sembrano esserci i margini perché il serbo arrivi a Milano.

Sky Sport non ha mai creduto possibile questo trasferimento né accreditato il Milan alla corsa a Milinkovic-Savic, ma oggi, per la prima volta, ha parlato di un interesse vero e reale, con il Diavolo che ha provato concretamente a vestirlo di rossonero. Al momento, però, non risultano trattative in corso e a un giorno dal gong finale del calciomercato la considerano un’operazione difficile da mettere a segno. Niente è escluso a priori nel mercato, ma il giudizio è che difficilmente lo si vedrà lontano dalla Lazio e lo stesso Simone Inzaghi è convinto che potrà contare su di lui nella prossima stagione.

Per Sergej al Milan, secondo Di Marzio e colleghi, non sarebbe un problema di margini economici, bensì del poco tempo a disposizione che non permetterebbe né al Milan di concludere una trattativa così complicata né alla Lazio di trovare un sostituto. In un giorno non sembrano esserci le condizioni per chiudere un colpo di questa portata. SMS sì o SMS no? Ancora 24 ore e lo capiremo definitivamente.

Diego Laxalt.

Milan, accordo col Genoa per Laxalt

Rossoneri a un passo da Diego Laxalt: c’è l’intesa economica col Genoa

Il Milan è a un passo da Diego Laxalt. Il club rossonero ha accelerato per l’uruguaiano e avrebbe trovato un accordo economico con il Genoa: trasferimento a titolo definitivo per 14 milioni più 4 di bonus – riferisce Sky Sport -, di cui 11 arriveranno subito dal riscatto del cartellino di Lapadula da parte del Grifone. Domattina può arrivare la fumata bianca.

Laxalt vicinissimo a vestire la maglia del Milan, ma non dovrebbe sostituire nessun terzino attualmente a disposizione di Gattuso: il nativo di Montevideo dovrebbe arrivare per sopperire all’assenza di Strinic, ancora ai box dopo il rientro dalle vacanze causa problemi fisici. Per Ricardo Rodriguez, invece, non ci sono offerte concrete sul tavolo e resterà rossonero.

Leonardo e Paolo Maldini.

Il Milan non ha finito: Leonardo e Maldini lavorano a un ultimo colpo in entrata

Sky Sport svela i piani rossoneri: la dirigenza vuol mettere a segno un altro acquisto

Dopo Bakayoko sta arrivando Castillejo, ma non è ancora finita. Mancano tre giorni alla chiusura del mercato estivo e il Milan continua a lavorare, sia sulle uscite per qualche esubero della rosa (Gabriel, Mauri e Montolivo per fare qualche nome) sia soprattutto un ultimo colpo in entrata da regalare a Gattuso allo scadere delle trattative.

A svelare i piani di Casa Milan è Sky Sport: Leonardo e Maldini stanno pianificando un colpo di coda last minute, tanto che la sede in via Aldo Rossi viene descritta in fermento. Il profilo del giocatore su cui si sta operando è ancora top secret, ma non si tratterebbe di un big da 70 milioni e sarebbe dunque esclusa l’ipotesi Milinkovic-Savic: nelle prossime ore sono attese novità.

Samu Castillejo.

Milan, ecco l’esterno: si punta a Castillejo

Individuato in Castillejo l’ala da inserire nella rosa: fatta la prima offerta al Villarreal

Dopo Bakayoko, il Milan punta a chiudere un altro colpo e regalare a Gattuso l’esterno d’attacco di cui ha bisogno.  L’idea di Leonardo – scrive Gianluca Di Marzio – sarebbe quella di puntare su Samu Castillejo, ala classe ’95 del Villarreal: la prima offerta rossonera è un prestito con obbligo di riscatto per 18 milioni più il cartellino di Bacca, già al Submarino Amarillo la scorsa stagione.

Una proposta che però non è piaciuta al Villarreal: gli iberici vogliono 25 milioni cash per liberare il proprio esterno, senza l’inserimento del Peluca che pure è un giocatore di loro interesse e per il quale continuano a trattarne l’acquisto. Condizioni che il Milan non è disposto a soddisfare, ma la dirigenza non demorde e spera di sbloccare l’affare.

Manuel Locatelli.

Locatelli torna in vendita: il Milan tratta col Sassuolo

Colloqui Leonardo-Carnevali per la cessione di Manuel: la formula e le cifre

Manuel Locatelli torna ad avere la valigia in mano. A un passo dall’addio a luglio con la dirigenza Fassone-Mirabelli, poi tolto dal mercato con l’inizio del nuovo corso Elliott, sembrava destinato a restare in rossonero, ma le ultime mosse di mercato a centrocampo hanno ravvivato con forza la pista cessione. L’acquirente è sempre il Sassuolo, vicinissimo a prelevarlo non più tardi di un mese fa.

La volontà di Locatelli era emersa con chiarezza già nelle scorse settimane: vuole giocare di più e al Milan è troppo chiuso. Oggi da Biglia, il titolare davanti alla difesa, e domani probabilmente anche da Bakayoko, rossonero in pectore che può giocare in tutti i ruoli della mediana. Ecco perché il Sassuolo torna a essere più di un’ipotesi: in Emilia troverebbe spazi, un ambiente ottimale per crescere e un allenatore (De Zerbi) che sarebbe pronto a piazzarlo al centro del proprio progetto tecnico. Il massimo per un giovane che dopo tanta panchina vuole giocarsi le proprie carte in Serie A.

Milan e Sassuolo trattano per trovare una soluzione: si lavora per un trasferimento a titolo definitivo con diritto di recompra, ma nonostante un incontro avvenuto nel pomeriggio a Casa Milan tra Leonardo e il d.g. neroverde Carnevali non è arrivata la fumata bianca. Le parti sono ancora distanti sulla valutazione: le indiscrezioni di luglio parlavano per Locatelli di un’intesa per 12 milioni più 2 di bonus. Ma è tutto da rifare.

Paolo Maldini e Leonardo.

Casa Milan, giornata di incontri per Maldini e Leonardo: da Bakayoko alle uscite

Il punto sulle trattative rossonere: caldo Bakayoko, discussioni con Antonelli e José Mauri

Giornata intensa a Casa Milan. Nella sede rossonera, infatti, si sono susseguiti incontri di mercato per tutto il corso del pomeriggio: per primo si è presentato il fratello-manager di Bakayoko, nome rovente per la mediana di Gattuso, poi è stato il turno dei procuratori Antonelli (era presente anche il giocatore) e José Mauri.

Sul fronte Bakayoko si registrano passi avanti positivi. Maldini e Leonardo lavorano per acquisire il francese in prestito con diritto di riscatto fissato tra i 30 e i 35 milioni di euro – aggiorna Gianluca Di Marzio: la trattativa prosegue spedita, anche se manca l’intesa definitiva col Chelsea sia sulla formula sia sullo stipendio del giocatore che essendo estremamente alto (6,5 a stagione) dovrebbe essere diviso tra i due club.

Nessuna novità sostanziale, al momento, per Antonelli e José Mauri, anche se entrambi sono con la valigia in mano e potrebbero lasciare il Milan già nei prossimi giorni. Per il difensore ci sono le piste Genoa ed Empoli, ma lo stipendio elevato è un ostacolo ancora tutto da superare.

Tiemoué Bakayoko.

Milan, incontro Maldini, Leonardo e fratello-manager di Bakayoko

Sprint per Bakayoko: a Casa Milan si prova a chiudere per il centrocampista 

 Il Milan accelera forte per Tiemoué Bakayoko. Dopo le indiscrezioni di ieri, Leonardo e Maldini sono passati all’attacco: in questo momento – informa MilanNews.it – è in corso un incontro a Casa Milan tra i due dirigenti rossoneri e il fratello-manager del giocatore.

Le parti stanno trattando per limare gli ultimi dettagli del contratto e trovare l’intesa economica: il suo stipendio è di 6,5 milioni a stagione e il Chelsea lo pagò 40 milioni appena dodici mesi fa, il Diavolo proverà a prenderlo in prestito con diritto di riscatto.

Gordon e Paul Singer

È arrivato Gordon Singer: prima Milanello, poi Casa Milan

Con la visita a Milanello è cominciata la giornata di full immersion rossonera di Gordon Singer, che assieme al padre Paul guida il fondo statunitense Elliott, nuovo proprietario del club dopo il default del cinese Li Yonghong. Lo hanno accolto nel centro sportivo il presidente del Milan Paolo Scaroni e Leonardo, direttore generale dell’area tecnico-sportiva.

Il programma di Gordon Singer prevede in seguito una visita a Casa Milan, dove alle 16.30 verrà presentato alla stampa Paolo Maldini, tornato dopo 9 anni a far parte della società rossonera come Direttore sviluppo strategico area sport. In serata il manager, a capo dell’ufficio londinese di Elliott, dovrebbe incontrare anche l’allenatore Rino Gattuso, di ritorno nel pomeriggio in Italia con la squadra dopo la tournée statunitense.

Fonte: ANSA

"Una bandiera si vede quando il vento soffia forte": Paolo Maldini torna al Milan

UFFICIALE: Paolo Maldini torna al Milan

Ora è ufficiale: Paolo Maldini è finalmente tornato a casa

La notizia dell’anno è ufficiale: Paolo Maldini torna al Milan. I rossoneri riabbracciano la propria leggenda dopo nove anni, quando l’ex capitano giocò la sua ultima partita da professionista e lasciò il club in cui ha trascorso tutta la carriera. Voluto da Paul Singer in persona, Maldini entra a far parte della dirigenza: ricoprirà il ruolo di Direttore Sviluppo Strategico Area Sport.

Ecco il comunicato ufficiale del Milan:

Il nuovo corso di AC Milan è ulteriormente rafforzato dalla nomina di Paolo Maldini a nuovo Direttore Sviluppo Strategico Area Sport. Paolo è una leggenda vivente nella storia rossonera per la sua eccezionale classe, per il talento, la leadership, la lealtà, e il suo record di successi, senza pari. Tali qualità giocheranno un ruolo determinante per far tornare il Milan alla grandezza che merita.

Il cognome “Maldini” tocca il cuore di tutti i milanisti, simbolo di una dinastia di dedizione e successo. La gloriosa storia della famiglia Maldini iniziò con l’indimenticabile Cesare, padre di Paolo, capitano della squadra che vinse la prima Coppa dei Campioni nel 1963. La forza dei Maldini è testimoniata dalla storica maglia rossonera numero 3, che è stata ritirata, e in futuro potrà essere indossata solo da altri Maldini.

La storia di Paolo nel Milan non ha eguali. Ha debuttato in serie A  a soli 16 anni, il 20 gennaio 1985. Nel corso della sua carriera da difensore, Paolo ha vinto 26 trofei: 7 campionati nazionali; 1 Coppa Italia; 5 Supercoppeitaliane; 5 UEFA Champions League (giocando in 8 finali, un record che condivide con Francisco Gento); 5 Supercoppe europee; 2 Coppe Intercontinentali e 1 Coppa del Mondo per Club. Paolo si è ritirato alla fine della stagione 2008/09 e dopo 25 anni gloriosi in maglia rossonera, con 648 presenze in serie A, record assoluto, e 419 partite con la fascia da capitano.

Paolo Scaroni, Presidente di AC Milan, ha dichiarato: “Non ci sono parole per descrivere ciò che Paolo Maldini rappresenta per il Milan. E’ stato un privilegio vederlo giocare e vincere innumerevoli trofei in campo. Sono felice e onorato di lavorare con lui in questo suo nuovo ruolo. La leadership e l’esperienza di Paolo saranno di grande beneficio per il Club, così come la sua passione e la sua energia. La nomina di oggi è un ulteriore segno dell’impegno di Elliott per costruire una solida base per un successo a lungo termine. Non sarà facile e ci vorrà del tempo, ma abbiamo obiettivi ambiziosi e l’arrivo di Paolo è un passo importante verso il ritorno al grande Milan”.

Bentornato a casa, Paolo <3

Paolo Maldini, ex capitano del Milan e della Nazionale italiana

Maldini vicinissimo al ritorno al Milan: ufficialità in giornata?

La leggenda Paolo Maldini pronto ad entrare nella dirigenza

Paolo Maldini è a un passo dal ritorno al Milan. L’ex capitano sarebbe vicinissimo ad entrare nella nuova dirigenza rossonera: l’annuncio e l’ufficialità potrebbero arrivare addirittura in giornata. È ancora da stabilire il ruolo che andrebbe a ricoprire – riferisce Sky Sport –, ma secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe diventare il nuovo vicepresidente esecutivo.

Gonzalo Higuain in Piazza Duomo

L’esordio di Higuain sarà per tutti: Real Madrid-Milan verrà trasmessa in chiaro

L’amichevole dell’11 agosto tra Milan e Real Madrid verrà trasmessa da Canale 5

Annuncio che farà felice tutti i tifosi rossoneri sparsi per il Belpaese. L‘amichevole dell’11 agosto tra Real Madrid e Milan verrà trasmessa in diretta e in chiaro da Canale 5: ad annunciarlo è stata la stessa Mediaset tramite i propri canali. Con ogni probabilità, il Trofeo Bernabeu sarà l’occasione per i neoarrivati Higuain e Caldara di esordire in rossonero: la “prima” del Pipita sarà visibile per tutti. Il match si disputerà alle ore 21 allo Stadio Santiago Bernabeu di Madrid.

UFFICIALE: Higuain e Caldara sono rossoneri

Gonzalo Higuain e Mattia Caldara: due tasselli della nuova era del Milan

AC Milan comunica di aver acquisito dalla Juventus FC il diritto alle prestazioni sportive dei calciatori Gonzalo Higuain e Mattia Caldara. Gonzalo e Mattia sono due importanti tasselli della nuova era del Club.

Gonzalo Higuain approda all’AC Milan con la formula del prestito oneroso fino al 30 giugno 2019 con diritto di riscatto. Mattia Caldara arriva a titolo definitivo, nell’ambito dell’operazione di scambio alla pari con Leonardo Bonucci, che torna alla Juventus. Il difensore 24enne ha siglato un contratto che lo lega all’AC Milan fino al 30 giugno 2023.

Il Club dedicherà l’intera giornata di domani alla presentazione alla stampa e ai tifosi dei due nuovi arrivati, secondo il seguente programma:

Al mattino, test fisici a Milanello, con lo staff di MilanLab;
h 12.00, visita al Museo Mondo Milan e al Casa Milan Store;
h 14.00, conferenza stampa di presentazione;
h 16.30, TV/photo set e saluto ai tifosi in Piazza del Duomo, terrazza “Giacomo Arengario”.

La conferenza stampa di presentazione si terrà alle 14.00 a Casa Milan, in via Aldo Rossi 8, con diretta televisiva sul Club Channel “Milan TV”, “live streaming” in lingua italiana su Facebook/acmilan e in lingua inglese su YouTube/acmilan.

Fonte: AC Milan

Gonzalo Higuain

Milan, fissate le visite mediche di Higuain e Caldara

Le visite mediche, poi l’ufficialità per Higuain e Caldara al Milan

Gonzalo Higuain e Mattia Caldara sono pronti a legarsi ufficialmente ai colori rossoneri. Trovati gli accordi tra club e giocatori, il Pipita e l’ex Atalanta sosterranno domattina le visite mediche di rito alla clinica “La Madonnina” di Milano: se non ci saranno intoppi firmeranno i contratti che li legheranno al Diavolo e diventeranno a tutti gli effetti nuovi giocatori del Milan. Grandi aspettative attorno all’argentino, atteso alle ore 8.

È FATTA: HIGUAIN È DEL MILAN

Trovata l’intesa tra Milan, Juve e Higuain: il Pipita è rossonero!

È FATTA: Gonzalo Higuain è virtualmente un nuovo giocatore del Milan. Il trasferimento sarà ufficiale solo dopo le visite mediche di rito, ma le parti hanno raggiunto ed è ciò che più conta: i rossoneri prelevano l’argentino dalla Juventus in prestito con diritto di riscatto, mentre il giocatore firmerà un contratto di durata quadriennale.

E ORA POSSIAMO ANDARE CON L’INNO!

Gonzalo Higuain

Higuain-Milan, ancora niente fumata bianca: tutti i nodi da sciogliere

Non è ancora arrivata l’intesa definitiva per il passaggio in rossonero di Higuain (e lo scambio Bonucci-Caldara): questione di soldi, ma non solo

Un’altra giornata di incontri e trattative non ha portato all’attesa fumata bianca per il trasferimento al Milan di Gonzalo Higuain. Il Pipita, la Juventus e i rossoneri non hanno ancora trovato la quadra definitiva sia sulle cifre che il giocatore dovrà percepire a Milano sia per i soldi che vorrebbe avere dalla Vecchia Signora come buonuscita. Le parti – scrive Gianluca Di Marzio – si fermeranno qualche ora, poi riprenderanno a trattare per superare i problemi e trovare gli accordi che ancora mancano.

Ma quali sono i punti di discordia tra Higuain e il Milan e tra lo stesso argentino e la Juve? La formula del prestito oneroso (a 18 milioni) con diritto di riscatto (a 36) continua a non esaltare l’ex Napoli, ma Leonardo va avanti a lavorare per fargli capire che si tratta solo di un espediente contabile in quanto così il trasferimento graverebbe su due bilanci (2018 e 2019) e permetterebbe al Milan di presentarsi davanti alla UEFA con dei conti migliori. Dubbi “sportivi” non ce ne sono: Gonzalo sarebbe il numero 9, la stella e l’uomo copertina del nuovo corso rossonero.

Più complessa è la questione relativa all’ingaggio. Il Pipita percepisce in bianconero uno stipendio da 7,5 milioni netti a stagione per tre anni e non ha alcuna intenzione di dare sforbiciate; al contrario, vorrebbe un leggero aumento per “accettare” un club che non gioca la Champions League. Il Milan, dal canto suo, offre un contratto più lungo (quattro anni) ma a cifre più basse (attorno ai 6 milioni): ecco il perché del tentativo di Nicolas Higuain, fratello e agente del bomber, di ottenere la differenza (4,5 milioni) dalla Juve sotto forma di buonuscita. Per ora, senza successo. La trattativa non è ancora chiusa, mancano: la sensazione – chiosa sempre Di Marzio – è che tutte le parti dovranno fare uno sforzo per chiudere e fare il passo decisivo per lo scambio Bonucci-Caldara.

Adrien Rabiot

Milan, per il centrocampo spunta Rabiot: contatti con la mamma-agente

Leonardo si muove anche per la mezzala: due giorni fa  il contatto con Adrien Rabiot

Higuain e Caldara sono in rampa di lancio, con il Milan pronto alla chiusura finale della trattativa imbastita con la Juventus, ma Leonardo non è intenzionato a fermarsi qui. Dal mercato dovrà arrivare anche una mezzala e il nome nuovo – ha twittato Guglielmo Mastroianniè quello di Adrien Rabiot, per il quale Leo ha avuto contatti due giorni fa con la mamma-agente. Il centrocampista francese è in scadenza di contratto col PSG al 30 giugno 2019.

Gonzalo Higuain

Higuain verso il “sì”: oggi si definisce l’intesa. Fatta per Bonucci-Caldara

È il giorno decisivo per il trasferimento al Milan di Gonzalo Higuain e per il maxi scambio Bonucci-Caldara

Dopo l’incontro fiume in nottata a Casa Milan tra Leonardo e Nicolas Higuain, oggi è tutto pronto per la chiusura definitiva delle trattativa tra i rossoneri e il Pipita: l’argentino dovrebbe vestire la maglia rossonera così come Mattia Caldara, mentre Bonucci tornerà a Torino appena un anno dopo il clamoroso trasferimento al Diavolo.

Le distanze tra le parti, in particolare tra Milan e Higuain, sembrano essere state appianate nel vertice di quasi quattro ore tra la dirigenza e l’entourage: oggi la Juve incontrerà a Milano tutte le parti in causa – informa Gianluca Di Marzio – e definirà i dettagli dell’intesa totale. Gonzalo ha accettato la formula del prestito oneroso per 18 milioni con diritto di riscatto a 36, mentre lo scambio tra Bonucci e Caldara sarà puro: la valutazione di entrambi è di 40 milioni.

Gustavo Gomez e M'Baye Niang, insieme al Milan nella stagione 2016/2017

Gustavo Gomez, trattativa avanzata col Palmeiras

Il difensore vicino all’addio al Milan: può partire già domani in direzione San Paolo

È in fase avanzata l’uscita di Gustavo Gomez dal Milan. Il difensore è a un passo dal Palmeiras: il club brasiliano – riporta Gianluca Di Marzio – lavora per un prestito oneroso da 1,5 milioni di euro con obbligo di riscatto a 4,5/5 milioni legato al raggiungimento di un numero di presenze. Gomez è a Milano con gli intermediari dell’operazione, mentre l’agente è a San Paolo a definire l’operazione: il paraguaiano può partire già domani.

Gonzalo Higuain

Higuain, ore decisive per il futuro: incontra il Milan, si può chiudere

Vertice tra i fratelli Higuain e la dirigenza bianconera, poi incontro con Leonardo: sono ore caldissime

È arrivato il giorno di Gonzalo Higuain. Il Pipita, rientrato dalle vacanze insieme al fratello-agente Nicolas, è tornato ad allenarsi da oggi con la Juve, ma potrebbe essere solo una toccata con fuga: già oggi i due Higuain hanno incontrato la dirigenza bianconera e fatto il punto sul futuro. È noto che i bianconeri vogliano liberarsi dell’argentino, che però ha puntato a stabilire le condizioni di uscita prima di trattare con altri club.

Tra Chelsea e Nicolas – informa Gianluca Di Marzio – non ci sono stati contatti, mentre è da segnalare un interesse del Borussia Dortmund (che però convince poco giocatore e procuratore). Disponibilità che invece c’è per il Milan, anche se sono da valutare le condizioni economiche e progettuali: i rapporti tra Leonardo e i fratelli Higuain è buono da anni e a brevissimo ci sarà un incontro tra le parti, forse con anche il Pipita. Se arrivasse un accordo, ci sarebbe il via libera anche allo scambio Bonucci-Caldara, subordinato al buon esito della trattativa per l’ex Napoli.

Cosa servirà a Leonardo per convincere il nativo di Brest ad accettare la corte rossonera? Sicuramente uno stipendio in linea con quello garantito dalla Juve (ha ancora tre anni di contratto a 7,5 milioni netti a stagione), ma soprattutto la certezza di un ruolo centrale e di primissimo piano nel progetto milanista: sarà necessario fare accettare a Higuain un trasferimento teoricamente in prestito con diritto di riscatto, ma nei fatti a titolo definitivo in quanto escamotage contabile per splittare il pagamento in due anni, con una prima “rata” da 20 milioni e il riscatto tra dodici mesi per altri 35.

Gordon e Paul Singer

Gordon Singer in arrivo a Milano: incontrerà il “suo” Milan

Figlio di Paul, Gordon Singer sarà a Milano settimana prossima: parlerà con Scaroni e Leonardo, ma non solo

Elliott sta per scendere direttamente in campo per il Milan. Anche fisicamente, dopo averlo fatto nelle scorse settimane a livello giuridico e finanziario, procedendo con l’escussione del pegno sulle azioni rossonere e assicurando al club le risorse necessarie per ritrovare stabilità. A farlo sarà Gordon Singer, atteso a Milano la prossima settimana: il figlio di Paul incontrerà tutto il nuovo Milan e inizierà a calarsi in questa nuova realtà.

Figlio di Paul Singer, il fondatore di Elliott, Gordon è a capo dell’ufficio di Londra, oltre che grande tifoso dell’Arsenal. Ma presto dovrà iniziare a parteggiare anche per i colori rossoneri, se non con il cuore sicuramente con il conto corrente: il fondo americano ha annunciato chiaramente di voler avviare un progetto di medio-lungo termine in cui investire risorse per ridare al Milan stabilità economica, credibilità agli occhi della UEFA e riportarlo nelle élite del calcio europeo dopo anni di vacche magre e di turbolenze cinesi.

Ecco perché la proprietà, incarnata da Gordon Singer, arriverà a Milano e parlerà con il presidente Scaroni e con il direttore Leonardo – riporta il Corriere della Sera – e chissà che non acceleri sul fronte dirigenziale per i ruoli di direttore generale (favorito Gandini) e direttore sportivo (circola il nome di Paolo Maldini). Come amministratore delegato, invece, vuole strappare ai “suoi” Gunners Ivan Gazidis, il quale però non può liberarsi subito e arriverebbe solo da ottobre: c’è ottimismo per il buon esito della trattativa.

L'esultanza di Suso durante Chievo-Milan

Roma, continua a piacere Suso: colloqui con l’agente, serve una maxi offerta

Titolo

La Roma sonda il terreno per Suso. Niente di ufficiale per il momento, ma i giallorossi monitorano con attenzione la situazione dello spagnolo e nelle ultime ore ne hanno parlato con l’agente Alessandro Lucci, procuratore anche di Florenzi. Suso non è l’unica pista di Monchi, ma una delle idee per l’esterno d’attacco per rimediare al danno Malcom.

Il Milan, a meno di offerte da capogiro, non sembra disposto a cedere il proprio numero 8: la clausola rescissoria (valida solo per l’estero) da 40 milioni è scaduta e per strappare Suso servirebbe offrire a Leonardo una cifra importante, essendo considerato un giocatore fondamentale per il gioco di Gattuso.

Gonzalo Higuain

Higuain-Milan, ore calde: domani è in Italia per incontrare Leonardo. Le ultimissime

Gonzalo Higuain pronto a rientrare dalle vacanze: Leonardo proverà a convince lui e il fratello-agente ad accettare l’offerta del Milan

Sarà una domenica rovente per il mercato del Milan. Domani, infatti, può essere il giorno decisivo per la chiusura della maxi operazione imbastita con la Juve ormai da 4-5 giorni. L’evento che può dare il là definitivo è l’arrivo in Italia di Gonzalo Higuain insieme al fratello-agente Nicolas per incontrare di persona Leonardo, provare a trovare l’intesa e mettere a posto l’ultima tessa mancante per completare il puzzle biancorossonero. Nel dettaglio: i due club hanno un’intesa per lo scambio tra Bonucci e Caldara (ed entrambi hanno già accettato la destinazione) e per il prestito oneroso con diritto/obbligo di riscatto per il Pipita, ma per completare l’operazione serve anche l’intesa tra il Diavolo e l’ex Napoli. Seppur indirettamente, sono operazioni legate, in quanto la Vecchia Signora è dispsota a chiudere lo scambio solo se il Milan riuscisse a “liberarlo” dal problema Higuain.

Le indiscrezioni che sono circolate nelle ultime settimane hanno parlato di un Pipita in linea di massima ben predisposto nei confronti del Milan, pista gradita tanto quanto quella che porterebbe al Chelsea del mentore Sarri, ma manca l’intesa tra le parti su alcuni punti sostanziali. In primis sullo stipendio, col giocatore che non intende scendere dai 7,5 milioni a stagione che gli assicura la Juve (e che anzi punterebbe a un leggero rialzo), ma anche sulla formula dell’operazione e sulla “bontà” della soluzione rossonera: l’argentino non gradirebbe un trasferimento in prestito senza la certezza del riscatto, nemmeno se subordinato al raggiungimento di un risultato sportivo (il piazzamento Champions). Un escamotage, quello del prestito molto oneroso (15-20 milioni) con diritto di riscatto per una cifra complessiva di 55 milioni (cioè quanto serve alla Juve per non fare una minusvalenza), necessario per non appesantire troppo il bilancio in vista delle prossime negoziazioni con l’UEFA sul Fair Play Finanziario.

Ecco perché domani potrebbe essere una giornata potenzialmente risolutoria. Higuain rientrerà dalle vacanze e col fratello-agente incontrerà direttamente Leonardo, il quale cercherà di convincere l’attaccante sia dal punto di vista economico sia sportivo. Non c’è una bozza di accordo, anche se la quadra potrebbe trovarsi su queste direttrici: un contratto quadriennale (uno in più rispetto a quello attualmente in vigore con la Juve) e la prospettiva di diventare l’uomo franchigia del nuovo corso targato Elliott, a prescindere dalla formula del trasferimento. Basterà? Milan e Juve restano ottimiste, anche se non è da sottovalutare lo spauracchio Chelsea: i Blues non hanno avanzato al momento proposte allettanti né alla Juve né al giocatore, ma da qui a domani può succedere di tutto.

Tiemoue Bakayoko

Milan, inizia la ricerca del vice Kessie. Due i nomi: Samassekou e Bakayoko

Leonardo si muove per una mezzala di quantità su piste low cost: piacciono Samassekou e Bakayoko

Inizia a muoversi il mercato del Milan. Non sarà una sessione scoppiettante come quella precedente, la necessità di rientrare nei parametri UEFA è una priorità della nuova proprietà, ma si proverà comunque ad accontentare Gattuso regalandogli una mezzala, un esterno d’attacco e un centravanti. Al netto di eventuali cessioni eccellenti (come quella di Leonardo Bonucci, ndr), che costringerebbe inevitabilmente Leonardo ad aumentare il numero degli acquisti.

Una delle priorità emerse nella scorsa stagione è la ricerca di un centrocampista che faccia rifiatare Kessie. In questo senso – riferisce Sky Sport – sono due i nomi nuovi che girano in via Aldo Rossi: Diadie Samassekou del Salisburgo e Tiemoue Bakayoko in forza al Chelsea. Il primo è un play basso dinamico che può giocare anche mezzala, in scadenza di contratto nel 2019, mentre il secondo è più noto al grande pubblico, avendo disputato un’annata di livello col Monaco prima di trovare poco spazio con i Blues. Entrambe operazioni che il Milan potrebbe condurre in prestito con diritto o obbligo di riscatto, senza l’esborso di cifre elevate.

Leonardo Bonucci esulta dopo il proprio gol in Juventus-Milan

Milan-Juve, che intreccio! Bonucci, Caldara, Higuain: si tratta. E Pjaca…

Leonardo e Marotta discuotono di più profili: Bonucci verso la Juve, Caldara il grimaldello per sbloccare la trattativa, Higuain prediletto per l’attacco. Occhio a Pjaca

Un’incredibile notizia di mercato che diventa sempre più concreta. Leonardo Bonucci vuole lasciare il Milan e tornare alla Juventus, appena un anno dopo il clamoroso trasferimento che lo aveva vestito di rossonero: troppo forte la voglia di vincere quella Champions League sfiorata due volte, così come i dubbi nati su un Diavolo che, passato nelle mani di Elliott, ha cambiato totalmente pelle nel giro di pochi giorni. E nulla importa se oggi, in via Aldo Rossi, si respira finalmente aria di stabilità societaria e finanziaria: Bonucci desidera tornare a Torino e finire l’opera lasciata incompleta dodici mesi fa, divorziando da un progetto di cui era capitano e uomo simbolo.

Il Milan ha accolto la richiesta del proprio (ormai ex) capitano, ma non è disposto a svendere né facilitare il suo trasferimento in bianconero. La strategia del nuovo d.t. Leonardo è chiara: sfruttare la volontà della Juve di vincere nel breve periodo, riaccogliendo a casa un campione di 31 anni, per strappargli un prospetto di 24 anni come Mattia Caldara. Superare la resistenza della Vecchia Signora non sarà facile, ma il brasiliano sta mantenendo la propria posizione: i rossoneri vogliono solo l’ex Atalanta come pedina di scambio per Bonucci. Non che Higuain non piaccia, anzi, ma questa è un’operazione slegata e da finanziare con le cessioni in attacco: i 55-60 milioni necessari per il Pipita dovranno arrivare dalle partenze di Kalinic, Bacca e André Silva.

Non solo Bonucci, Caldara e Higuain nell’incontro a tre di ieri tra Leonardo, Marotta e Paratici e nei contatti continui tra le dirigenze. La Juve ha provato a inserire nella trattativa altri nomi come Benatia, trovando il “no” del Milan, mentre un profilo caldo che potrebbe rientrare nella maxi operazione è quello di Marko Pjaca. Già cercato in passato e vicino nel 2016 a vestire la nostra maglia, il croato è chiuso dai tanti giocatori offensivi a disposizione di Allegri e dovrà partire: il Milan può sfruttare le titubanze di Fiorentina e Sampdoria e infilarsi, regalando a Gattuso (o chi per lui) il fantasista che manca per completare il pacchetto con Suso e Calhanoglu. Da definire la formula: la Juve non sembra volerlo cedere in prestito con diritto di riscatto.

Massimiliano Mirabelli

Mirabelli esonerato: lettera d’addio al Milan e ai tifosi

L’ex d.s. milanista Mirabelli ha affidato ai propri profili social una lunga lettera di commiato

Massimiliano Mirabelli non è più il direttore sportivo del Milan. L’avvicendamento al timone della società tra Yonghong Li ed Elliot ha provocato allontanamenti eccellenti: dopo Fassone, licenziato per giusta causa nel corso del CdA di sabato, stamane è toccato a Mirabelli, il quale non ha trovato un accordo economico con il neo presidente Scaroni ed è stato sollevato dall’incarico.

In una lunga lettera affidata ai propri profili social, l’ormai ex d.s. rossonero ha voluto congedarsi dal Milan, parlando in particolare ai tifosi:

“Cari milanisti, quando arriva il momento di dire grazie, vuol dire che qualcosa che era cominciato, poi finisce. Non è mai facile, soprattutto quando ripensi alle interminabili giornate di lavoro dedicate a un unico e dichiarato obiettivo, il bene del Milan.

Vorrei partire da qui, da questo immenso mondo chiamato Milan e dalla sconfinata passione che lo circonda. Vorrei partire da voi: dal vostro amore, dalle vostre ansie e dai vostri sogni, dalle gioie e dalle paure, da tutto quello che mi avete trasmesso in questi difficili ma splendidi 15 mesi di lavoro, dei quali vado fiero.

Grazie. Con voi, non io, ma tutta la squadra del Milan non è mai stata sola. Vi ho incontrato per le strade e nelle città dove il Diavolo è andato a giocare, ho provato le vostre stesse emozioni, sono rimasto colpito dall’affetto che mi avete dimostrato con i vostri striscioni e comunicati e mi emoziono ancora se ripenso a quella sera dell’Olimpico dopo la sconfitta in Coppa Italia con la Juve. Avevamo perso, ma voi avete vinto.

Ho provato con tutte le mie forze a regalarvi il miglior Milan possibile, perché voi milanisti meritate di tornare sul tetto d’Europa e del mondo. Ci tornerete, ne sono sicuro. In questi 15 mesi abbiamo fatto tante operazioni: acquisti per un progetto di lunga durata, rinnovi complicatissimi ma portati in porto e tutta una serie di cessioni che hanno consentito al club di ridurre il passivo. Questo Milan, consentitemelo, è una creatura che sento molto mia.

Prima di tutto voglio dire grazie a Mister Gattuso, che ho voluto fortemente alla guida della squadra perché ci ha unito non solo il sangue della nostra stessa terra, ma soprattutto l’odore del campo.

Abbiamo lottato e sofferto insieme su ogni singolo pallone, come nel suo stile, e gli auguro tutte le fortune di questo mondo, perché Rino se le merita tutte.

Abbraccio tutta la squadra, anzi tute le squadre del Milan: da capitan Bonucci al più piccolo dei talenti rossoneri, e un grande in bocca al lupo alle ragazze di Carolina Morace, alla loro prima stagione targata Milan.

Ho creduto in ognuno di loro e ho cercato di costruire un progetto concreto e duraturo: sono sicuro che il Diavolo che verrà avrà basi solide e occhi ambiziosi.

Grazie allo staff di mister Gattuso e a tutti i dipendenti e i collaboratori di Milanello, dal primo all’ultimo anello di una catena rossonera che ha lavorato senza sosta insieme a me e mi ha accompagnato in questo fantastico viaggio.

Grazie ai dipendenti di Casa Milan, con i quali ho condiviso tutte le emozioni di questa avventura e a tutti i componenti del Vismara che tra tecnici, collaboratori, consulenti e osservatori con il loro lavoro hanno dato forza e speranza a tantissimi ragazzi.

Grazie a tutti i giornalisti, a tutto il mio staff e a chi ha creduto in me e mi ha concesso questa enorme opportunità professionale: servire il Milan per me è stato un onore.

Infine grazie alla mia famiglia, fonte inesauribile di amore, soprattutto nei momenti più difficili.

Gli uomini passano, il Milan resta.

Forza Vecchio Cuore Rossonero!
Max”.

L'ex capitano del Milan, Paolo Maldini

Milan, ecco la nuova dirigenza: da Gazidis a Maldini, i nomi del corso Elliott

Definiti uomini e ruoli della nuova dirigenza rossonera scelta da Elliott: nomi di alto profilo e ritorni eccellenti

È (quasi) tutto pronto. La dirigenza del nuovo Milan targato Elliott è ormai definita: non è da escludere qualche ritocco last minute, ma le scelte sostanziali sull’organigramma sono state fatte. A cominciare dall’amministratore delegato, che sarà Ivan Gazidis: direttore esecutivo dell’Arsenal ed ex vice commissario della MLS, il sudafricano – scrive l’edizione online de Il Sole 24 ORE – erediterà la poltrona liberata da Fassone, licenziato dai nuovi proprietari per giusta causa.

Il direttore generale sarà invece la vecchia conoscenza milanista Umberto Gandini: una vita trascorsa nel Milan di Berlusconi da direttore responsabile delle attività del club (fu definito in passato il “Ministro degli Esteri” rossonero, ndr), Gandini ha mantenuto il ruolo di vicedirettore dell’European Club Association e trovato poi spazio nella dirigenza della Roma di Pallotta. In rossonero avrà il compito fondamentale di ricucire i rapporti con le istituzioni della UEFA e stabilire relazioni diplomatiche ottimali dopo le tensioni registrate nel periodo cinese.

Tutto fatto anche per un altro ritorno eccellente come quello di Leonardo, ex giocatore, dirigente e allenatore del Diavolo: il brasiliano sarà il nuovo responsabile dell’area tecnica.  Non sarà il solo nome “pesante” della parte sportiva. Leo potrebbe essere affiancato dalla bandiera Paolo Maldini: l’ex capitano e leggenda del club arriverebbe con competenze ancora da definire. Niente di sicuro, le discussioni su Maldini sono in corso, ma sono aperti spiragli importanti. Dopo il CdA di sabato, il Milan entra in una fase rovente: le prossime ore potrebbero essere decisive e vedere le nuove nomine ufficiali.

Leonardo Bonucci e Pepe Reina prima della partenza per la tournée americana

Al via la tournée negli USA: il programma del Milan

Rossoneri impegnati nella tournée in America del Nord: i prossimi appuntamenti della squadra

Partirà di fatto domani la spedizione del Milan negli Stati Uniti d’America, dove si disputeranno tre partite della International Champions Cup e proseguirà la preparazione estiva della stagione 2018/2019. Dopo aver fatto scalo a Parigi, Bonucci e compagni raggiungeranno Los Angeles e inizieranno la tournée a stelle e strisce: nella notte italiana ci sarà il primo allenamento in California – informa il Milan -, seguito dalla conferenza stampa del mister Gattuso insieme a un giocatore della rosa.

Il lavoro della squadra proseguirà anche mercoledì, mentre giovedì sarà tempo di scendere in campo: alle ore 20 di Los Angeles (le 5 italiane, ndr) si giocherà Milan-Manchester United. Successivamente i rossoneri si sposteranno a Minneapolis, dove nel weekend proseguirà la preparazione agli ordini di Gattuso sino al match del 31 luglio tra Tottenham e Milan, in calendario in Minnesota alle 19.30 locali (2.30 del 1° agosto in Italia).

Gonzalo Higuain

Milan, 150 milioni per il mercato. Leonardo punta Higuain

Elliott fissa il budget per le prossime stagioni, mentre Leonardo progetta il colpo in attacco: il pallino è Higuain

Leonardo è pronto a diventare il direttore tecnico del nuovo Milan targato Elliott. Manca solo l’ufficialità e il brasiliano potrà tornare a lavorare in rossonero, riprendendo una storia durata ben tredici anni prima dell’addio del 2010 causato dai dissapori con l’allora presidente Berlusconi. Ex giocatore, dirigente, presidente di Fondazione Milan e allenatore, Leonardo tornerà dietro la scrivania per occuparsi della parte sportiva e del mercato. La nuova proprietà del Diavolo ha progetti importanti: indiscrezioni parlano di una cifra tra i 100 e 150 milioni investiti nei prossimi mesi – scrive La Gazzetta dello Sport – di cui 50 già in questa sessione.

Dopo le firme e l’ufficialità, Leo potrà finalmente iniziare a mettere mano alla squadra. L’urgenza è nota: il Milan ha bisogno di un grande centravanti, da almeno 20 gol a campionato, che finalizzi il gioco e che riesca a portare a casa anche partite “sporche” e bloccate. I nomi usciti nelle scorse settimane sono quelli di Morata, Higuain, Benzema e Immobile, ma l’avvento di Leonardo segnare un’accelerata per il Pipita: l’argentino è un pallino di Leonardo già dai tempi del PSG, dove aveva provato a portarlo senza successo. Il giocatore gradirebbe l’ipotesi Milan, ma la Juve non scende sotto i 55-60 milioni: sarà necessario vendere gli esuberi in attacco prima di tentare l’assalto.

Gennaro Gattuso a Milanello

Milan, 28 i convocati di Gattuso per la tournée negli Stati Uniti

La lista dei convocati di Gattuso per la tournée in America e l’ICC

Mister Rino Gattuso ha diramato la lista dei convocati per la tournée del Milan negli Stati Uniti, che vedrà i rossoneri impegnati in tre partite amichevoli dell’International Champions Cup contro Man United, Tottenham e Barcellona. Domani pomeriggio la squadra si ritroverà a Milanello, poi si sposterà  a Linate e partirà alla volta di Parigi, dove lunedì volerà con destinazione Los Angeles.

Ecco la lista:

PORTIERI: Donnarumma A., Donnarumma G., Reina;
DIFENSORI: Abate, Antonelli, Bellodi, Bonucci, Calabria, Musacchio, Rodriguez, Romagnoli, Simic, Zapata;
CENTROCAMPISTI: Bertolacci, Bonaventura, Brescianini, Calhanoglu, Halilovic, Kessie, Locatelli, Mauri, Torrasi;
ATTACCANTI: Borini, Cutrone, Kalinic, André Silva, Suso, Tsadjout.

Paul Singer, billionaire and chief executive officer of Elliott Management Corp.

COMUNICATO UFFICIALE AC MILAN: “L’inizio di una nuova era”

Il comunicato del Milan dopo il primo CdA dell’era Elliott: le parole del neopresidente Scaroni e di Paul Singer

L’inizio di una nuova era per il Milan

Elezione di un nuovo Consiglio e di un nuovo Presidente Esecutivo

Impegno a rispettare le norme UEFA in materia di FFP

MILANO, LONDRA (21 luglio 2018) – A seguito del cambio di proprietà della scorsa settimana, con l’assunzione del controllo del club da parte di Elliott, il Milan ha eletto oggi un nuovo Consiglio d’Amministrazione (il “Consiglio”) nel corso dell’assemblea degli azionisti tenutasi oggi a Milano e che segna l’inizio di una nuova era per il club. Il nuovo consiglio è composto da Paolo Scaroni, Marco Patuano, Franck Tuil, Giorgio Furlani, Stefano Cocirio, Salvatore Cerchione, Alfredo Craca e Gianluca D’Avanzo.

Con effetto immediato, Marco Fassone lascia la carica di Amministratore Delegato del club. L’attuale Consigliere Paolo Scaroni è stato eletto Presidente Esecutivo e assume ad interim il potere di sovrintendere alla gestione del club, fino alla nomina, a tempo debito, di un nuovo Amministratore Delegato che è stato identificato.

Il Consiglio si riunirà a breve per riesaminare un nuovo business plan per il club, che presenti un chiaro percorso per riconquistare lo status da Champions League. Il Consiglio esaminerà anche un nuovo budget per il club. L’obiettivo finale è quello di rafforzare la competitività della squadra, in conformità alle norme UEFA sul Fair Play Finanziario. Come chiarito ieri nella decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport di revocare il divieto alla partecipazione alla UEFA Europa League, “il Collegio … ha rilevato in particolare che l’attuale situazione finanziaria del Club è ora migliore, in seguito al recente cambio di proprietà del Club”. Elliott ha già espresso il suo forte sostegno al club, con un aumento di capitale previsto di 50 milioni di euro e ritiene che i cambiamenti di oggi siano fondamentali per il successo del club nel lungo periodo.

Paolo Scaroni, Presidente Esecutivo, ha dichiarato: “Sono felice di avere l’opportunità di guidare il Consiglio di Amministrazione del Milan e sono grato per la fiducia e il sostegno dei miei colleghi membri del Consiglio. Questo è un momento cruciale nella storia del club e siamo tutti grati di avere un nuovo proprietario impegnato a riportare il Milan al suo antico splendore. A livello del Consiglio, faremo tutto il possibile per mettere l’allenatore e i giocatori nella posizione di avere successo. C’è molto da fare e siamo ansiosi di sfruttare il momentum positivo creatosi oggi”.

Paul Singer, fondatore, Co-CEO e Co-CIO di Elliott Management Corporation ha dichiarato: “L’elezione di un nuovo Consiglio d’Amministrazione segna un ulteriore passo per riportare il Milan sulla giusta strada. Elliott è ben attrezzata per fornire stabilità finanziaria e adeguata supervisione, elementi fondamentali per il successo sul campo e un’esperienza di livello mondiale per i tifosi. Riconosciamo il posto di primo piano che AC Milan occupa nel mondo del calcio e siamo consapevoli della responsabilità che deriva dal possedere una franchigia così storica”.

Fonte: AC Milan

Milan, ecco il nuovo CdA. Scaroni presidente e a.d. ad interim: “Un onore”

Nasce ufficialmente il Milan di Elliott: Scaroni presidente e a.d., Fassone revocato per giusta causa

Si è conclusa oggi la breve era cinese del Milan. Nel corso del CdA convocato stamane, Elliott ha scelto i nuovi rappresentanti che frequenteranno gli uffici di Casa Milan: Paolo Scaroni è stato nominato presidente e amministratore delegato ad interim, mentre gli altri consiglieri scelti sono Marco Patuano, Frank Tuil, Giorgio Furlani, Alfredo Craca, Salvatore Cerchione, Gianluca D’Avanzo e Stefano Cocirio. Il nuovo CdA resterà in carica sino al 30 giugno 2020.

“Sono milanista, è un grande onore essere presidente” le prime parole proferite da Scaroni dopo la nomina a numero uno del Milan. Revocati, invece, i membri “cinesi”: allontanato per giusta causa Marco Fassone – gli vengono imputati la gestione dei contratti interni alla società, la responsabilità nei piani prospettici e la struttura del mercato cinese, in accordo con MilanNews.it – oltre a Yonghong Li, David Han Li, Lu Bo e Renshuo Xu.

L'ex presidente del Milan Yonghong Li

Il ritorno di Yonghong Li: “Che errore, pensavo che Elliott fosse un partner fidato”

Lettera dell’ormai ex presidente del Milan Yonghong Li: il cinese ha attaccato Elliott

Dopo settimane di silenzio assordante, Yonghong Li è tornato a parlare. Persa la proprietà del Milan per un mancato aumento di capitale di 32 milioni di euro, e vista l’entrata al comando della società di Elliott, l’ormai ex presidente rossonero ha affidato il proprio sfogo a una lettera pubblicata da Il Sole 24 ORE: “È con grande rammarico che, in qualità di Presidente, rivolgo questa lettera a tutti i sostenitori, azionisti e dipendenti della prestigiosa A.C. Milan. Confermo che l’Assemblea degli Azionisti dell’associazione calcistica, convocata da Elliott in data 21 luglio, sancirà la mia revoca e quella dei direttori da me nominati nel CdA del club.

L’acquisto dell’A.C. Milan non è stata né una decisione incauta né tantomeno una decisione dettata da una mia infatuazione passeggera: deriva dalla mia passione per la squadra e dalla mia convinzione circa il potenziale economico di un investimento in una delle più nobili squadre di calcio al mondo. Fino al 30 giugno 2018, ho versato quasi € 880 milioni a favore dell’A.C. Milan, dei quali solo € 280 milioni finanziati attraverso Elliott, mentre ho provveduto personalmente per la restante parte. Ero convinto che Elliott fosse un investitore fidato, ma soprattutto un partner con cui condividere i doveri e gli onori di un’avventura così stimolante… Ho commesso un errore e l’ho scoperto solo strada facendo e a mio grande discapito”.

Milan, comunicato all’ANSA: “Con Elliott per tornare solidi”

Il comunicato del club rossonero affidato all’agenzia ANSA

“Il Milan guarda avanti, con un nuovo proprietario, Elliott Advisors, per tornare alla piena solidità sportiva e finanziaria, e si impegna a rispettare regole del Financial Fair Play della Uefa”: è quanto afferma il club in un comunicato affidato all’Ansa, in cui esprime soddisfazione per la decisione del Tas di annullare il divieto imposto dalla Uefa alla partecipazione all’Europa League.

Fonte: ANSA

Parte oggi la Campagna Abbonamenti 2018/19

A San Siro più forti insieme: Club, squadra e tifosi. Prezzi invariati, confermate le formule Under 25 e Family&Friends

Parte oggi, martedì 17 luglio alle ore 10, la fase di prelazione della Campagna Abbonamenti per la stagione 2018/2019. San Siro è pronto a ospitare tutti i tifosi per una nuova avventura da vivere con passione ed entusiasmo. Lo slogan scelto sarà “Più forti insieme”, un modo per confermare lo stretto legame che esiste da sempre tra la squadra e i suoi abbonati.

Dal 17, dunque, fino al 31 luglio sarà attiva la fase di prelazione ordinaria per gli abbonati della scorsa stagione che vorranno riconfermare il proprio posto allo stadio. Dal 1 al 5 agosto, invece, sarà aperta la fase di prelazione speciale, dedicata a chi vorrà rinnovare l’abbonamento scegliendo un posto differente.
La vendita libera degli abbonamenti, infine, partirà il 7 agosto, per tutti coloro che vogliono essere protagonisti insieme alla squadra nella prossima stagione.

Particolarmente significativa la scelta di lasciare invariato il listino dei prezzi degli abbonamenti, a partire dai 205 € per il secondo anello blu e il secondo anello verde. Confermate, inoltre, le formule speciali Under 25 e Family&Friends.

L’Under 25 è pensato per tutti i giovani tifosi da 17 ai 25 anni che potranno sottoscrivere un abbonamento nei settori dal 167 al 172 del Primo anello arancio al prezzo speciale di 290 €.
L’abbonamento Family&Friends è dedicato alle famiglie in cui la passione per il Milan e la condivisione dei colori rossoneri è unica: i settori in cui è disponibile sono il 150, il 152 e il 154 del Primo anello arancio. Due i pacchetti pensati: 1 adulto + 1 Under 14 al prezzo totale di 500 €; 2 adulti + 2 Under 14 al prezzo totale di 1000 €. Potranno usufruire dell’offerta non solo mamma, papà e figli, ma anche zii, nonni, nipoti e amici rigorosamente tifosi del Milan.

Gli abbonamenti potranno essere rinnovati/acquistati online nella sezione biglietteria di acmilan.com, presso la Biglietteria di Casa Milan (tutti i giorni dalle 10 alle 18), presso tutta la rete di vendita Banco BPM e presso la rete di vendita TicketOne (ad esclusione di Milano e Provincia).

A Casa Milan, inoltre, sarà possibile fare richiesta di finanziamento dell’abbonamento tramite Banco BPM, orari e informazioni sul nostro sito.

La tessera Cuore Rossonero resta obbligatoria per caricare l’abbonamento anche per la stagione 2018/2019.

Fonte: AC Milan

La famiglia Ricketts

I Ricketts, miliardari americani pronti a comprare il Milan

Il futuro rossonero potrebbe essere a stelle e strisce, perché la famiglia Ricketts dopo i rumors dei giorni scorsi ha fatto sapere attraverso un comunicato di essere interessata all’acquisizione di quote del Milan. Ipotesi che prenderebbe ancora più valore dal momento che a breve potrebbe essere il fondo Elliott a gestire la rivendita diretta  e decidere quindi il destino del club di Via Aldo Rossi.

Ma chi Sono i Ricketts? L’uomo principale a cui si fa riferimento è Thomas Ricketts, già noto allo sport Americano per aver acquisito nel 2009 i Chicago Cubs con un’offerta complessiva di 875 milioni di dollari, investendo negli anni molto nel Baseball e portando la società a vincere le Word Series per la prima volta nella loro storia nel 2016. “Forbes”, rivista specializzata spesso nello stilare i patrimoni dei grandi uomini della terra, riporta ad oggi una ricchezza riguardante i Ricketts che si aggira ai 2,4 miliardi di dollari.

Il padre Joseph è stato uno dei miliardari a sostenere la campagna politica di Donald Trump,  nonché fondatore della TD Ameritrade Holding Corporation, società diretta dal figlio Thomas,mentre il fratello John Peter è il governatore del Nebraska. Thomas Ricketts, dopo gli studi universitari, ricoprì il compito di market maker per Chicago Board Options Exchange  fino al 1994, poi divenne vicepresidente con Mesirow Financial e in seguito di ABN AMRO, lasciando quest’ ultima nel 1999, quando fondò la banca di investimento Incapital LCC, della quale è l’attuale Presidente e direttore esecutivo.

Con  il comunicato firmato dall’intera famiglia che ha fatto il giro del web in poco tempo, potrebbe prendere vita un nuovo Milan Americano gestito in futuro dai Ricketts che entrerebbero in affari rossoneri come azionisti di minoranza, per poi diventare totalmente  proprietari del club. Ci sono quindi spiragli di nuovi inizi in questa estate che comincia a diventare improvvisamente, molto bollente.

Hakan Calhanoglu morde lo stemma del Milan

Supercoppa italiana a gennaio, Calhanoglu esulta: sarà a disposizione

Diffidato e ammonito all’ultima giornata, pareva scontato che Calhanoglu venisse squalificato per la Supercoppa. E invece…

La decisione di disputare la Supercoppa italiana Juventus-Milan in Arabia Saudita e a gennaio 2019 ha fatto tirare un sospiro di sollievo in casa rossonera, in quanto Hakan Calhanoglu non sarà indisponibile per squalifica. Diffidato e ammonito nell’ultima gara della Serie A 2017-18, il turco dovrà scontare un turno di stop nella prima gara ufficiale della stagione tra campionato e Supercoppa, che non sarà evidentemente la finale, calendarizzata dalla Lega Serie A il prossimo inverno. Calha, dunque, salterà per squalifica la prima gara della Serie A 2018-19 ma sarà regolarmente a disposizione di Gattuso per Supercoppa.

Ricardo Rodriguez, terzino del Milan

Milan, sirene dalla Bundesliga per Ricardo Rodriguez: piace a Bayern e BVB

In Germania piace Ricardo Rodriguez: il terzino elvetico è valutato dal Milan non meno di 15 milioni

Tentazione Bundesliga per Ricardo Rodriguez. Il terzino della Nazionale svizzera, arrivato dodici mesi fa al Milan proprio dalla Germania, piace molto a diversi club tedeschi, tra cui soprattutto il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund: il d.s. dei bavaresi è l’ex compagno al Wolfsburg Salihamidzic mentre in giallonero ritroverebbe Favre, suo allenatore ai tempi dello Zurigo.

Al momento – informa Gianluca Di Marzionon c’è in corso alcuna trattativa per Ricardo Rodriguez tra il Milan e altri club (solo primi contatti con l’entourage del giocatore), ma c’è già una prima quotazione: da via Aldo Rossi è valutato non meno di 15 milioni, cioè la cifra spesa un anno fa per vestirlo di rossonero.

Il presidente del Milan Yonghong Li

Ufficiale: Milan, deadline a Yonghong Li per l’aumento di capitale

Nota ufficiale AC Milan sull’aumento di capitale di Yonghong Li

Egregio Azionista,

Premesso che:

il Consiglio di Amministrazione di Associazione Calcio Milan S.p.A. (la “Società”) del 17 aprile 2018 e del 25 maggio 2018, in parziale esercizio della delega conferita ai sensi dell’art. 2443 c.c. dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 18 maggio 2017, ha deliberato di aumentare il capitale sociale, a pagamento, in via scindibile, per massimi nominali euro 1.123.200 (la “Seconda Tranche dell’Aumento di Capitale Delegato”), mediante emissione di numero 2.160.000 nuove azioni ordinarie (le “Azioni Milan”) del valore nominale di euro 0,52 ciascuna, con applicazione di un sovrapprezzo di euro 9,25 per ogni Azione Milan, e così per un valore complessivo di euro 9,77 per Azione Milan e un sovrapprezzo complessivo di euro 19.980.000, da offrirsi in opzione a tutti gli Azionisti ai sensi dell’art. 2441 comma 1 c.c. in proporzione alla partecipazione posseduta da ciascun Azionista, con un rapporto di sottoscrizione di n. 1 Azione Milan per ogni n. 100 azioni ordinarie possedute (l'”Offerta in Opzione”);

il diritto di opzione per la sottoscrizione delle Azioni Milan può essere esercitato entro il termine del 15 giugno 2018 (il “Termine di Opzione”), fermo restando che il Modulo di Adesione dovrà pervenire entro i termini e nelle modalità di seguito indicate;

contestualmente alla sottoscrizione delle Azioni Milan, i sottoscrittori dovranno versare un importo pari alla somma aritmetica tra il 100% del valore nominale delle Azioni Milan sottoscritte (e., euro 0,52 per azione) e l’intero sovraprezzo (i.e., euro 9,25 per azione) e, pertanto, complessivamente euro 9,77 per azione, restando inteso che le relative Azioni Milan sottoscritte saranno emesse a seguito dello spirare del termine di collocamento dell’eventuale inoptato, in data 29 giugno 2018;

ai sensi dell’art. 2441 comma 3 c.c., contestualmente all’esercizio del diritto di opzione, i sottoscrittori delle Azioni Milan potranno dichiarare l’eventuale intenzione di esercitare il diritto di prelazione sulle Azioni Milan rimaste eventualmente inoptate, fermo restando che, nel caso in cui il numero di Azioni Milan rimaste inoptate risultasse inferiore al numero di Azioni Milan richiesto in prelazione dall’Azionista, si procederà al riparto in misura proporzionale rispetto al numero di azioni ordinarie detenute da ciascun Azionista computandosi, in tale calcolo, quelle già sottoscritte in precedenza;

con riferimento alla predette eventuali Azioni Milan rimaste inoptate, si segnala tuttavia che il socio di maggioranza ha manifestato la propria intenzione di richiederne l’integrale acquisto, in sede di sottoscrizione della propria porzione della Seconda Tranche dell’Aumento di Capitale Delegato;

al fine di rispettare il principio di parità di trattamento tra tutti i soci, il socio di maggioranza si è reso disponibile a fare tutto quanto possibile al fine di consentire la partecipazione alla Seconda Tranche dell’Aumento di Capitale Delegato ai soci il cui diritto di opzione risulti compresso, in ragione del rapporto di sottoscrizione, pari a 1 Azione Milan per ogni n. 100 azioni ordinarie possedute;

in pendenza della completa esecuzione della prima tranche dell’aumento di capitale delegato deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 13 marzo 2018, per un importo complessivo di massimi euro 38.880.000,00, eventuali sottoscrizioni giunte dagli Azionisti a favore della Società in relazione alla Seconda Tranche dell’Aumento di Capitale Delegato si intenderanno perfezionate a titolo di “versamenti in conto futuro aumento di capitale” e verranno automaticamente imputate a capitale sociale a seguito dell’ avvenuta liberazione di tutte le azioni precedentemente emesse (art. 2438, comma 1, c.c.).

Tutto ciò premesso, con la presente la Società informa che gli Azionisti che intendessero partecipare alla Seconda Tranche dell’Aumento di Capitale Delegato, aderendo all’Offerta in Opzione nei termini di cui sopra, dovranno far pervenire a Computershare S.p.A. il modulo di adesione allegato sub “A” (il “Modulo di Adesione”), compilato in ogni sua sezione, entro e non oltre il 15 giugno 2018 alle ore 17:00:

tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo:

AC Milan c/o Computershare S.p.A. Via Lorenzo Mascheroni 19, 20145 Milano

ovvero, in alternativa

al seguente indirizzo PEC (tramite invio da indirizzo PEC): ufficiomilano@pecserviziotitoli.it

ovvero

a mani, all’indirizzo di cui alla precedente lettera a).

I dati identificativi dell’Azionista indicati nel Modulo di Adesione verranno utilizzati anche ai fini dell’iscrizione a libro soci e delle successive comunicazioni della Società. A tale riguardo, si segnala che gli Azionisti che abbiano esercitato il diritto di opzione per la sottoscrizione delle Azioni Milan e/o dichiarato l’intenzione di esercitare il diritto di prelazione sulle Azioni Milan rimaste inoptate riceveranno apposita comunicazione da parte della Società circa i tempi e le modalità di pagamento degli importi ancora eventualmente dovuti.

Ai fini della validità dell’adesione alla Seconda Tranche dell’Aumento di Capitale Delegato, al Modulo di Adesione dovranno essere allegati i seguenti documenti:

nel caso in cui l’Azionista sia una persona fisica, copia del documento d’identità/passaporto dell’Azionista ovvero, nel caso in cui l’Azionista sia una società, copia del documento d’identità/passaporto del legale rappresentante e visura camerale aggiornata della società;

copia della ricevuta del versamento effettuato ai fini della sottoscrizione delle Azioni Milan, eseguito alle coordinate bancarie di cui al Modulo di Adesione.

Cordiali saluti,

Marco Fassone (Amministratore delegato AC Milan)

Fonte: AC Milan

La probabile formazione scelta da Gattuso per Milan-Fiorentina, 38° giornata di Serie A 2017-18

Milan-Fiorentina, la probabile formazione: Cutrone alla Mandzukic, riecco Calabria e Locatelli

Gattuso non cambia modulo nell’ultima gara della stagione: senza Suso e Borini, da “7” giocherà Cutrone. La probabile formazione verso Milan-Fiorentina

L’emergenza esterni alti alla vigilia di Milan-Fiorentina – Suso ha già chiuso la stagione per una lesione muscolare e Borini è squalificato – non provocherà un cambio di modulo. Le indicazioni arrivate da Milanello verso l’ultima gara di campionato escludono il passaggio al trequartista dietro a due punte centrali: Rino Gattuso confermerà il proprio 4-3-3 nel match decisivo per blindare il 6° posto adattando Cutrone sulla fascia, in un ruolo simile (seppur sul lato opposto) a quello ricoperto alla Juve da Mandzukic, mentre al centro dell’attacco sarà confermato Kalinic a completare il reparto con Calhanoglu.

Oltre al cambio obbligato di Suso, dovrebbero esserci altre due novità rispetto all’Atalanta. In difesa tornerà dal 1′ Calabria insieme ai soliti Bonucci, Romagnoli e Rodriguez, mentre in cabina di regia si rivedrà Locatelli, affiancato da Kessie e Bonaventura: Biglia è a disposizione del mister nonostante noti i problemi alle vertebre lombari, ma partirà solo dalla panchina e subentrerà in solo caso di necessità. In porta, infine, spazio a Gigio Donnarumma: per il “99”, nel mirino della critica e dei tifosi dopo la disastrosa finale di Coppa Italia e la papera di Bergamo, potrebbe essere l’ultima presenza con il Milan prima della cessione.

Ecco il probabile undici rossonero verso Milan-Fiorentina, 38° e ultima giornata di Serie A 2017-18:

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia, Bonaventura; Cutrone, Kalinic, Calhanoglu.

Il direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli

Milan, estate di addii e cessioni: il mercato in uscita dei rossoneri

Movimenti in ogni zona del campo per il Milan, che tra senatori e big perderà sul mercato diverse pedine. Enigma Donnarumma

Non sarà un’estate pirotecnica come quella del 2017, in cui sono arrivati ben undici giocatori per una spesa totale di oltre 200 milioni, ma per il Milan sarà comunque una sessione estiva di mercato molto movimentata. Non sono in programma tanti acquisti – le indicazioni che arrivano da Casa Milan e Milanello parlano di 3-4 innesti mirati, ndr -, ma alcune cessioni più o meno illustri potrebbero cambiare le carte in tavola e dare il là a quella che sarebbe una mini rivoluzione della rosa a disposizione di Gattuso.

Il caso sicuramente più spinoso è quello relativo a Gigio Donnarumma. Milan-Fiorentina – riporta Sky Sport – potrebbe essere seriamente l’ultima partita in rossonero del “99”, il quale non è più considerato incedibile dalla dirigenza e nemmeno dai tifosi. Ma ad oggi, nonostante una lunga lista di corteggiatori (PSG, Bayern Monaco, Real Madrid, Man United, Arsenal e Liverpool i più accreditati), non è arrivata ancora nessuna offerta concreta: difficile quantificare il valore economico di un 19enne sì talentuoso, ma incappato in un’annata difficile, culminata coi clamorosi errori in finale di Coppa Italia. L’idea del Milan sarebbe quella di vendere Gigio solo a fronte di un’offerta economica congrua, che rispecchi il valore del ragazzo, ma è difficile ipotizzare oggi un prezzo più alto di 45-50 milioni.

Passando alla difesa, è più chiara la situazione relativa a Luca Antonelli: praticamente mai utilizzato né da Montella né da Gattuso, svestirà il rossonero e lascerà posto alla new entry Strinic. Rimarrà Ignazio Abate, chiuso sia dal rientrante Conti sia dal rampante Calabria ma desideroso di continuare a frequentare lo spogliatoio di Milanello, mentre è in dubbio la permanenza di Cristian Zapata: il colombiano, seppur primo cambio di Bonucci e Romagnoli, ha un solo anno di contratto e potrebbe cercare stimoli altrove. Possibili saluti anche per l’ex capitano Riccardo Montolivo, anch’egli in scadenza al 30 giugno 2019: per Rino è la terza scelta dietro Biglia e Locatelli.

Attesi parecchi movimenti anche nel parco attaccanti: Suso ha una clausola rescissoria da 40 milioni e può partire a prescindere dalla volontà di Fassone e Mirabelli (salvo un nuovo rinnovo contrattuale che la cancelli, ndr), mentre almeno uno (se non entrambi) tra Kalinic e André Silva lascerà il Milan. Solo un ribaltone potrà cambiare il destino del croato, destinato a cercare una nuova sistemazione dopo una stagione pessima, ma sarà necessario trovare un acquirente disposto rilevarne il cartellino a una cifra che scongiuri una minusvalenza; il pupillo di CR7 ha giocato poco e deluso relativamente, in quanto era preventivabile un primo campionato di apprendistato all’Italia e alla Serie A, ma dovesse arrivare un’offerta vicina al prezzo d’acquisto (38-40 milioni, ndr) si faranno dei pensieri su una cessione a titolo definitivo. I club interessati, al momento, sono Monaco e Wolverhampton.